FRODI CREDITIZIE, DIMINUISCONO I CASI MA AUMENTANO I VALORI ECONOMICI IN SICILIA

Un’impennata del 5,6% nella regione siciliana nell’ultimo anno. Sono i dati riportati sull’agenzia di stampa Ansa dal dirigente nazionale Fabi e responsabile salute e sicurezza di Palermo, Gabriele Urzì. «Occorre aumentare l’educazione finanziaria degli utenti pesantemente minacciati dalla crescente incisività dei frodatori agevolati dalle nuove tecnologie»

FRODI CREDITIZIE, DIMINUISCONO I CASI MA AUMENTANO I VALORI ECONOMICI IN SICILIA

Un’impennata del 5,6% nella regione siciliana nell’ultimo anno. Sono i dati riportati sull’agenzia di stampa Ansa dal dirigente nazionale Fabi e responsabile salute e sicurezza di Palermo, Gabriele Urzì. «Occorre aumentare l'educazione finanziaria degli utenti pesantemente minacciati dalla crescente incisività dei frodatori agevolati dalle nuove tecnologie»

 

Fabi, frodi creditizie per 150 milioni di euro nel 2023 Urzì, fenomeno preoccupante (ANSA) – PALERMO, 23 LUG – Le frodi basate sul furto di identità rimangono una minaccia preoccupante per il settore del credito e secondo i dati riportati dall’osservatorio Crif relativi al 2023, lo scorso anno sono stati registrati oltre 32.400 casi in Italia, con un importo medio per frode di 4.666 euro. “Nonostante il numero di casi sia in diminuzione del -5,4% rispetto all’anno precedente, il valore economico complessivo è in aumento del +14,5%, superando i 151 milioni di euro e la Sicilia segna un aumento delle truffe pari al + 5,6 %. Segno chiaro ed inequivocabile che occorre aumentare l’educazione finanziaria degli utenti pesantemente minacciati dalla crescente incisività dei frodatori agevolati dalle nuove tecnologie” afferma Gabriele Urzì dirigente nazionale Fabi e responsabile salute e sicurezza Fabi PALERMO. “Passando all’analisi dei dati si nota in particolare l’aumento del +12,9% delle frodi nella fascia tra i 1.500 e i 3.000 euro, del + 46,7 % per importi compresi tra i 5.000 e i 10.000 euro, e del + 28,6% per importi superiori ai 20.000 euro. Numeri che evidenziano un cambio di strategia dei frodatori, che si concentrano sempre più su colpi di maggiore entità”. I prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi si confermano la categoria di finanziamento più esposta alle frodi, con una quota del 45,3% sul totale dei casi rilevati nel 2023. L’interesse dei truffatori sembra diminuire nei confronti delle carte di credito con un calo del – 32% rispetto all’anno precedente. Gli elettrodomestici rimangono la categoria di beni più ambita dai frodatori, con una quota del 26,4% dei casi analizzati, comparto auto-moto + 29,4%, consumi (inclusi abbigliamento sportivo e beni di lusso) + 68,4%, spese per la salute” +13,7% dei casi di frode. L’aumento percentuale più significativo delle frodi (+ 9,7%) lo fa registrare la fascia degli over 60 mentre si osserva un calo significativo tra gli under 30 (-12,1%). Andando ad analizzare invece la ripartizione per regione delle vittime, si evidenzia una maggiore concentrazione in Lombardia, Sicilia, Campania e Lazio, seguite da Puglia e Piemonte. (ANSA). 2024-07-23 Y93-NU

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