DEUTSCHE BANK NON RISPONDE, ACCORDI SINDACALI IMPOSSIBILI
Con un volantino unitario la Fabi e le altre organizzazioni hanno “ricordato” le diverse dinamiche ancora in sospeso dopo la rottura delle trattative con i vertici aziendali. Marino: «Continuano a non trovare risposta alcuna da parte della banca. L’impossibilità di sottoscrivere un accordo sindacale per la gestione dei 40 esuberi dichiarati dall’azienda costituisce solo la punta dell’iceberg di una situazione sempre più critica»
Non si è ancora risolta la questione degli esuberi in Deutsche Bank. Il tavolo di trattativa è saltato per via del mancato utilizzo da parte della banca del Fondo di solidarietà per l’uscita dei dipendenti coinvolti nella procedura di riorganizzazione.
Con un volantino sindacale unitario la Fabi e le altre organizzazioni hanno comunque “ricordato” le questioni rimaste in sospeso in attesa della ripresa degli incontri.
Il rafforzamento di una consulenza diretta; la creazione di un “Hub” per diminuire il carico amministrativo degli sportelli; il riassorbimento degli “ad personam” nonostante la chiusura dei conti in positivo; le pressioni commerciali e altro sono i temi “in sospeso” per le sigle.
«Stiamo continuando a rimarcare le numerose problematiche che affliggono i colleghi in Deutsche Bank e che purtroppo, nonostante i continui solleciti sindacali, continuano a non trovare risposta alcuna da parte della banca – ha commentato il coordinatore Fabi, Massimiliano Marino – l’impossibilità di sottoscrivere un accordo sindacale per la gestione dei 40 esuberi dichiarati dall’azienda costituisce solo la punta dell’iceberg di una situazione sempre più critica dove l’assenza di una ben precisa strategia industriale si assomma ad una serie di disapplicazioni di normative e di accordi rispetto alle quali la Fabi e le altre organizzazioni sindacali non intendono stare ferme».
«I numerosi comunicati prodotti unitariamente nel corso del mese di luglio, oltre a fare il punto su quanto sta accadendo, sono funzionali alla sensibilizzazione dei colleghi in vista del percorso assembleare che si avvierà col mese di settembre, nel corso del quale affronteremo direttamente con i lavoratori tutti i temi sul tavolo» ha concluso Marino.
Milano, 26 luglio 2024