«POPOLARI SICILIANE, SERVONO SEGNALI CONCRETI NEI CONFRONTI DEI LAVORATORI»
Il 9 settembre via alle trattative per la fusione tra la Banca agricola popolare di Ragusa e Banca popolare Sant’Angelo. Le richieste della Fabi per assicurare massima tutela ai dipendenti
Il 9 settembre via alle trattative per la fusione tra la Banca agricola popolare di Ragusa e Banca popolare Sant’Angelo. Le richieste della Fabi per assicurare massima tutela ai dipendenti
COMUNICATO STAMPA
POPOLARI SICILIANE: RAFFA, SERVONO SEGNALI CONCRETI NEI CONFRONTI DEI LAVORATORI
Palermo, 6 settembre 2024. «Da lunedì 9 settembre ripartirà il confronto della Banca agricola popolare di Ragusa con la Fabi e le altre organizzazioni sindacali sulle ricadute del processo di fusione, in corso di approvazione, tra le due popolari siciliane: Banca agricola popolare di Ragusa e Banca popolare Sant’Angelo. Nel confermare un giudizio fortemente positivo perché dall’operazione si darà vita a una banca tutta siciliana e per i siciliani, chiediamo agli amministratori di tenere in alta considerazione le aspettative di tutte le lavoratrici e i lavoratori, riconoscendo le giuste richieste che saranno formulate unitariamente al tavolo dalla Fabi e dalle altre organizzazioni sindacali. Auspichiamo che il negoziato si concluda in armonia tra sindacati e azienda, con la soddisfazione delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno un ruolo fondamentale per il futuro di questa banca». Lo dichiara il coordinatore regionale della Fabi Sicilia, Carmelo Raffa. La delegazione Fabi sarà composta: dal portavoce Giuseppe Scelta, delegato dalla Segreteria nazionale Fabi; dai coordinatori Antonio Oliveri (Banca agricola popolare di Ragusa) e Dario Liotta (coordinatore Banca popolare sant’Angelo) unitamente ai segretari di coordinamento della Banca agricola popolare di Ragusa Domenica Santino e Filippo Restuccia e dai segretari di coordinamento della Banca popolare Sant’Angelo Fausto Cambiano e Salvatore Tiralongo.