ASSEMBLEA DIPENDENTI ICCREA, RIBADITO IL NO ALLE ESTERNALIZZAIONI

Si sono riuniti ieri a Roma oltre mille dipendenti del Gruppo. Tra i temi al centro dell’incontro il lavoro agile e la situazione di Bcc Sistemi Informatici. Bertinotti: «La riuscita mobilitazione è un forte segnale che le organizzazioni sindacali e le lavoratrici ed i lavoratori indirizzano all’azienda». Alibranti: «Continua il fenomeno della vendita dei gioielli di famiglia del credito cooperativo»

ASSEMBLEA DIPENDENTI ICCREA, RIBADITO IL NO ALLE ESTERNALIZZAIONI

Oltre mille dipendenti Iccrea hanno partecipato ieri all’assemblea unitaria che si è svolta a Roma. Lo rendono noto con un comunicato unitario i rappresentanti della Fabi, First, Fisac, Uilca e Ugl. I temi al centro dell’incontro sono stati: il lavoro agile e la situazione di Bcc Sistemi Informatici; la disdetta e disapplicazione dell’accordo del 2017 sui tornelli; le condizioni per i dipendenti riguardanti i conti correnti e i mutui e i nuovi criteri di valutazione professionale. È stato ribadito il “no” alle esternalizzazioni dell’unità operativa infrastrutture, il ramo della società Bcc Sistemi informatici del gruppo comunicata qualche giorno fa.

“Per la sentita situazione di Bcc Sistemi Informatici e per l’insoddisfacente gestione ed erogazione del lavoro agile – si legge nel comunicato unitario - le lavoratrici e i lavoratori hanno votato all’unanimità le seguenti forme di protesta: sit- in di protesta davanti alla sede di lavoro; controllo degli straordinari da parte delle organizzazioni sindacali e blocco della flessibilità da parte di tutti i dipendenti”.

«È una delle tante iniziative che vanno in contrasto con il piano industriale presentato e rappresentato con enfasi soli pochi mesi fa ed è una incomprensibile deriva verso esternalizzazioni che depauperano il patrimonio del Gruppo. La riuscita mobilitazione è un forte segnale che le organizzazioni sindacali e le lavoratrici ed i lavoratori indirizzano all’azienda» commenta il segretario nazionale Fabi, Luca Bertinotti.

Secondo Mauro Alibranti, membro del coordinamento nazionale della Federazione «la questione della esternalizzazione appare inspiegabile e purtroppo in continuità con la vendita dei gioielli di famiglia del Credito Cooperativo a cominciare dalla vicenda della Monetica. Un accordo del 2020 chiariva che si sarebbero dovute ridurre drasticamente le consulenze con la contestuale valorizzazione del settore informatico. Accordo totalmente disatteso. Stiamo copiando le peggiori prassi del settore Abi»

Roma, 3 ottobre 2024

 

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