UNICREDIT, ACCORDO SU 500 ASSUNZIONI E 1.000 USCITE VOLONTARIE
Firmato dalla Fabi e dalle altre organizzazioni sindacali con gruppo il documento su ricambio generazionale e occupazione. Il coordinatore Cefaloni: “Centralità strategica della formazione”
Firmato dalla Fabi e dalle altre organizzazioni sindacali con gruppo il documento su ricambio generazionale e occupazione. Il coordinatore Cefaloni: “Centralità strategica della formazione”
FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI
COMUNICATO STAMPA
UNICREDIT: FABI, ACCORDO SU 500 ASSUNZIONI E 1.000 USCITE VOLONTARIE
Milano, 17 ottobre 2024. È stato firmato stanotte l’accordo tra Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin con Unicredit per ricambio generazionale, occupazione e formazione. La procedura di efficientamenti, inizialmente prevista per 1.600 unità, è stata ridimensionata a 1.000, con una riduzione del 38% rispetto all’avvio della trattativa. Questo risultato è stato possibile grazie all’inserimento di 600 lavoratori in percorsi di formazione finanziata (Fba), erogati dall’academy del gruppo. Tali percorsi prevedono una significativa componente di formazione in aula. Di questi 600 lavoratori, ben 200, già nel corso del 2025, saranno ricollocati in rete, rafforzando l’organico delle filiali. A fronte di 1.000 uscite volontarie e incentivate (di cui circa 270 sospesi relativi al precedente accordo) sono state concordate 500 nuove assunzioni, cui si aggiungono 250 assunzioni per il cosiddetto turn over, che unitamente ai percorsi di riqualificazione e formazione del personale, costituiscono la risposta positiva per affrontare le future sfide legate alla trasformazione digitale del settore bancario e all’emergere di nuovi modelli di business; riteniamo pertanto raggiunto l’obiettivo per un soddisfacente equilibrio tra ricambio generazionale e bilanciamento occupazionale. La centralità della formazione è stata ulteriormente rafforzata dall’estensione delle giornate di smart learning, portate da 5 a 7. Oltre ai risultati raggiunti dal punto di vista occupazionale, sono stati acquisiti importanti obiettivi sia in termini economici, che di welfare e di conciliazione tempi vita lavoro e valorizzazione professionale. Anzitutto, l’aumento del buono pasto a 8 euro (pima tranche 0,50 marzo 2025 e seconda tranche gennaio 2026); il rinnovo della polizza sanitaria per il biennio 2026-2027 alle stesse condizioni economiche dell’accordo firmato il 4 dicembre 2023 (nella misura di 1.200 euro pro capite l’anno) e la conferma per un biennio della polizza TCM per i mutui. È stato inoltre assunto l’impegno di definire entro il 28 febbraio 2025 un piano di valorizzazione del capitale umano (VAP) che tenga conto dell’importante contributo dei lavoratori e dei risultati economici del gruppo nel 2024. Per quanto riguarda il welfare e la conciliazione vita-lavoro, è stato riconosciuto un permesso retribuito aggiuntivo di 3 giorni per l’assistenza ai familiari in difficoltà.
«Riteniamo che l’accordo raggiunto costituisca un importante risultato per la centralità strategica della formazione, elemento che di fatto consente la piena occupabilità sterilizzando pertanto l’insorgere di potenziali nuovi esuberi. In tema di buona e nuova occupazione, quanto raggiunto conferma ancora una volta il ruolo del sindacato nel garantire il ricambio generazionale ed il bilanciamento degli organici nelle varie funzioni del gruppo. Aver altresì significativamente migliorato l’impianto delle polizze sanitaria e tcm, l’aumento del buono pasto a 8 euro, più giornate di formazione da casa per i lavoratori della rete, l’ottenimento di nuovi permessi retribuiti per la genitorialità ed una maggiore flessibilità nell’utilizzo delle ferie. In questo accordo, il confronto, a volte anche fortemente dialettico, con Ilaria Dalla Riva e Silvio Lops è stato sempre improntato al reciproco rispetto delle posizioni di ognuna delle parti e ha contributo all’esito positivo del negoziato» commenta il coordinatore della Fabi nel gruppo Unicredit, Stefano Cefaloni.