«MPS-MEDIOBANCA? CHIARA VISIONE FUTURO, FUORI DA SOLITI SCHEMI»

Il commento del segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, sull’offerta pubblica di scambio lanciata dal Monte dei Paschi di Siena sul gruppo bancario milanese

«MPS-MEDIOBANCA? CHIARA VISIONE FUTURO, FUORI DA SOLITI SCHEMI»

«L'offerta pubblica di scambio del Monte dei Paschi di Siena su Mediobanca rappresenta un’azione strategica di grande rilevanza, decisa, da chi ha una visione chiara del futuro del settore, della finanza e del Mondo, anche al di fuori dei soliti schemi e rituali.

 

L’operazione potrebbe contribuire a completare le dinamiche del sistema finanziario italiano, in un contesto di forte consolidamento. Mps, storicamente al centro di vicende complesse, ora si muove in una direzione ambiziosa. L’operazione conferma, tra altro, che Mps, completamente risanata grazie all’indispensabile contributo delle lavoratrici e dei lavoratori oltre che all’ottimo lavoro dell’amministratore delegato Luigi Lovaglio e del consiglio di amministrazione, può proseguire in un percorso che preservi la sua storia e la sua autonomia, come ho auspicato più volte, pubblicamente, negli ultimi anni. Un’operazione di questa portata, in ogni caso, non può essere valutata solo sul piano economico e strategico, ma vanno considerati con attenzione gli impatti politici e sociali. La tabella di marcia indicata dal Monte dei Paschi conferma la determinazione nel completare rapidamente gli obiettivi prefissati. I tempi relativamente brevi delineati da Mps fanno emergere la necessità di avviare fin da subito un dialogo costruttivo tra le parti coinvolte, incluse istituzioni, azionisti e organizzazioni sindacali, per garantire che il percorso sia socialmente sostenibile e condiviso. La gestione dell’integrazione di due realtà di rilievo come Mps e Mediobanca richiederà un piano industriale chiaro e trasparente, che tuteli le lavoratrici e i lavoratori, la clientela e i territori. La Fabi, assieme alle altre organizzazioni sindacali, vigilerà su tutto il percorso». Lo dichiara il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni.

Roma, 24 gennaio 2025

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