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FABI UNITED MILANO, SILEONI: È LA PRIMA GUERRA MONDIALE DEL SETTORE
Cinquecento delegati in platea per assistere all’evento organizzato dalla Federazione “Milano capitale finanziaria italiana”. Sul palco: Roberto Cascella, Ilaria Dalla Riva, Roberto Speziotto e Andrea Merenda, responsabili delle risorse umane di Intesa Sanpaolo, Unicredit, BancoBpm e Bper; Paolo Citterio, Stefano Cefaloni, Gianpaolo Fontana e Antonella Sboro, per la Fabi. Immancabile Lando Maria Sileoni.

Scalate, aggregazioni, digitalizzazione e intelligenza artificiale applicate al mondo del lavoro bancario. "Milano capitale finanziaria italiana", l’evento targato Fabi United, fa il pieno con 500 sindacalisti provenienti da gran parte d’Italia per assistere al confronto tra il segretario generale e i responsabili del personale dei gruppi Intesa Sanpaolo, Unicredit, BancoBpm e Bper: Roberto Cascella, Ilaria Maria Dalla Riva, Roberto Speziotto e Andrea Merenda. Sul palco, anche i quattro coordinatori Fabi dei rispettivi gruppi, Paolo Citterio, Stefano Cefaloni, Gianpaolo Fontana e Antonella Sboro.
A stuzzicare il dibattito le domande di Cristina Casadei, Sole 24 Ore, e Giuseppe De Filippi, vicedirettore del Tg5, che ha moderato l’evento.
«In questa prima fase del consolidamento, delle scalate ostili, bisogna vigilare, leggere quello che le banche non dicono con l’obiettivo di difendere le persone che rappresentiamo da cambiamenti epocali del settore che dovremo affrontare». Non fa sconti Sileoni, parla chiaro alla platea e ai rappresentanti delle banche: «Senza la firma del sindacato le operazioni societarie corrono il rischio di fallire – ha chiosato – Dovremmo essere abili a non farci ingannare dai proclami. Noi sulle vicende di mercato non c’entriamo niente e non vogliamo entrarci: ci dobbiamo concentrare sulla difesa delle persone che rappresentiamo».
E poi le tavole rotonde, l’intelligenza artificiale e la digitalizzazione applicate al settore, all’interno della banca come sistema organizzativo.
L’importanza della formazione, perché riqualificare il personale diventa determinante per non cadere nella trappola degli esuberi. Accompagnare i lavoratori a conoscere e saper utilizzare le nuove tecnologie senza temerne gli effetti. Il contratto ibrido e le pressioni commerciali.
La visione dei banchieri e la risposta dei dirigenti Fabi che la banca la conoscono, come conoscono le preoccupazione dei colleghi.
Nel corso della mattinata sono stati presentati anche i dati sui risparmi in Lombardia, all’interno della relazione della coordinatrice Fabi Milano, Vanessa Di Cola. Nel 2024, secondo l’analisi della Fabi, la ricchezza finanziaria delle famiglie lombarde ha segnato un aumento del 9,6% rispetto al 2023. L’incremento è stato guidato principalmente dalla forte crescita negli investimenti finanziari, tra fondi di investimento, azioni e titoli di Stato, che hanno registrato un aumento del 18,7%. I depositi, al contrario, hanno registrato una leggera contrazione dello 0,9%. La tendenza riflette la maggiore propensione delle famiglie lombarde a cercare rendimenti più elevati tramite strumenti finanziari, piuttosto che mantenere la liquidità nei conti correnti. Milano resta al centro della ricchezza lombarda, con i risparmi delle famiglie aumentati del 10% rispetto al 2023.
Ospite Francesco Vecchi, per capire quali sono le vere implicazioni dell’intelligenza artificiale.
Ma il vero mattatore è sempre lui, il battitore libero della Fabi che non delude la platea: «non possiamo stare tranquilli, perché questa è la Prima guerra mondiale del settore bancario». Applauso.
Milano, 25 marzo 2025