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CASSA CENTRALE BANCA, 600 NUOVE ASSUNZIONI NEL PIANO INDUSTRIALE
Presentato venerdì scorso alle organizzazioni sindacali durante l’incontro con l’amministratore delegato Sandro Bolognesi, avrà validità 2025/2027. Xausa: «Giudichiamo positivi l’aumento dell’occupazione, ma anche l’attenzione del Gruppo per la presenza sul territorio»

Presentato venerdì scorso, nella sede milanese di Cassa centrale, il nuovo piano industriale 2025/2027 del gruppo bancario cooperativo.
All'incontro tra l'amministratore delegato, Sandro Bolognesi, e Fabi, First, Fisac, Uilca e UGL credito, hanno partecipato anche la chief human resources officer, Stefania Buratto, il chief financial officer, Alessandro Failoni, e il chief direzione operations officer, Paolo Sacco.
Elemento chiave del piano è rappresentato dall’incremento dell’organico di 600 unità al netto degli esodi per ricambio generazionale, distribuite per il 45% nel gruppo Cassa centrale e per il 55% presso le singole banche di credito cooperativo.
Il Gruppo conferma così una strategia in controtendenza rispetto al resto del settore bancario, puntando al rafforzamento della presenza territoriale e valorizzando il ruolo della filiale come centro della relazione con la clientela.
Questo approccio si accompagna a significativi investimenti nella tecnologia e nella digitalizzazione, con particolare attenzione ai criteri ESG.
Cassa Centrale intende ampliare lo sviluppo commerciale con un modello distributivo omnicanale, puntando su coordinamento commerciale e-Business Technology, mantenendo sempre la persona al centro. Infine, in tema di organizzazione di Gruppo, il piano prevede interventi finalizzati all’efficientamento operativo dei servizi di back office di Gruppo, ICT e sicurezza.
Positivo il commento della Fabi e del segretario nazionale Giuliano Xausa che ha commentato: «in un contesto di buone relazioni sindacali, giudichiamo con particolare favore un piano industriale che prevede un aumento dell’occupazione di 600 unità, così come l’attenzione che Cassa centrale banca pone alla presenza sul territorio. Per una banca del territorio è fondamentale mantenere la presenza fisica, che funge anche da deterrente contro le truffe informatiche».
Il piano si fonda sui valori della cooperazione, della reciprocità e della capillarità territoriale, sviluppandosi su quattro pilastri: sviluppo del business, efficientamento operativo, fattori abilitanti e gestione rischi.
I principali indicatori di bilancio, tra cui efficienza operativa, redditività, gestione dei rischi, adeguatezza patrimoniale e masse intermediate, hanno registrato nel 2024 risultati positivi rispetto all’anno precedente. Nel prossimo triennio l’utile netto annuo del Gruppo dovrebbe assestarsi intorno agli 800 mln di Euro.
Milano, 7 aprile 2025