news fabi anno VII �� novembre 2006
rassegna stampa quotidiana riservata alle strutture a cura di Bruno PastorelliSe riscontrate anomalie, nei collegamenti comunicatelo a: b.pastorelli@fabi.it, grazie.
vai alle rassegne stampa degli ultimi 31 giorniLA PROVINCIA PAVESE SABATO, 25
NOVEMBRE 2006 LUCE OnLine.org - domenica
26/11/2006 LA SICILIA � PALERMO � PRIMA
PAGINA � SABATO 25 NOVEMBRE 2006 GIORNALE DI SICILIA CRONACA DI
PALERMO VENERDI� 24/11/2006. LA REPUBBLICA Pagina VIII -
Palermo VENERD�, 24 NOVEMBRE 2006 aziende in crisi - Sciopero alla
T-Systems: contratto, salta il rinnovo. Deutsche Telekom tratta �VareseNotizie.net�� - Varese � Gioved�, 23 Novembre 2006 FUSIONI BANCARIE: Documento della
Fabi su Intesa-Cr�dit Agricole Rapinate altre 2 banche nuovo
allarme della Fabi VARESE NEWS Mercoledi 22 Novembre
2006 CORRIERE DELLA SERA/Economia
luned� 27 novembre 2006 Il doppio Iozzo, pubblico e
privato CORRIERE DELLA SERA/Economia
luned� 27 novembre 2006 Contraddizioni Il Paese di
Maastricht - In Olanda non vale il biglietto da 500 euro CORRIERE DELLA SERA/Economia
luned� 27 novembre 2006 CORRIERE DELLA SERA/Economia
luned� 27 novembre 2006 Finanza internazionale - E adesso
anche il Bbva punta sul �corporate� made in Italy CORRIERE DELLA SERA/Economia
luned� 27 novembre 2006 A parlare di welfare vengono i
brividi e spesso la risposta ... CORRIERE DELLA SERA/Economia
luned� 27 novembre 2006 CORRIERE DELLA SERA/Economia
luned� 27 novembre 2006 U na cosa � ormai certa: la
comunicazione finanziaria ... CORRIERE DELLA SERA/Economia
luned� 27 novembre 2006 CORRIERE DELLA SERA/Economia
luned� 27 novembre 2006 Corriere della Sera - NAZIONALE -
sezione: Economia - data: 2006-11-27 num: - pag: 15 Corriere della Sera - NAZIONALE -
sezione: Economia - data: 2006-11-27 num: - pag: 15 I SINDACATI - Bonanni a Rutelli:
su pensioni e lavoro trattiamo LA REPUBBLICA luned� 27 novembre
2006 LA REPUBBLICA luned� 27 novembre
2006 LA REPUBBLICA luned� 27 novembre
2006 LA REPUBBLICA luned� 27 novembre
2006 IL GIORNALE luned� 27 novembre
2006 Liberalizzazioni e pensioni Altol�
di D�Alema a Rutelli LA STAMPA luned� 27 novembre 2006 SE LE BANCHE SI FANNO LA BORSA IN
CASA LA STAMPA luned� 27 novembre 2006 LA STAMPA luned� 27 novembre 2006 LA STAMPA luned� 27 novembre 2006 E-COMMERCE - Acquisti su Internet
- Ecco come evitare le truffe e i furti LA STAMPA luned� 27 novembre 2006 IL RISIKO BANCARIO - Si muove
l�Mps: nozze assicurate LA STAMPA luned� 27 novembre 2006 IL NOME & L�AFFARE - A
Faissola dimostrare che l�Abi c�� ancora LA STAMPA luned� 27 novembre 2006 Al guidatore serve la doppia
assicurazione LA STAMPA luned� 27 novembre 2006 Per acquistare popolarit� bisogna
essere una mediocrit�. LA PROVINCIA PAVESE SABATO, 25 NOVEMBRE 2006
Un intenso confronto sul ruolo degli istituti di credito -
Banche e sviluppo del territorio
�Sul futuro siamo troppo divisi��
PAVIA. �Tutela del risparmio e sviluppo del territorio,
per un ruolo socialmente responsabile delle banche�: questo il titolo dell�interessante
convegno che si � tenuto la sera di gioved� scorso nella sala Santa Maria
Gualtieri, in piazza della Vittoria. Una tavola rotonda con
un progetto impegnativo da affrontare in poche ore, ma sollecitato dai
numerosi cambiamenti vissuti dal sistema bancario negli ultimi anni. Cambiamenti che hanno provocato il rischio dell�aumento della
sfiducia dei consumatori (oltre a vicende di spessore strettamente
giudiziario) e dello scollamento tra banche e territorio locale.
Moderatore della serata � stato Jean Marie Del Bo, giornalista del quotidiano
finanziario milanese �Sole 24 Ore�. �Presenti all�incontro, tra gli altri, il presidente della
Provincia Vittorio Poma, l�assessore comunale alle Attivit� produttive Franco
Sacchi, il presidente della banca regionale Europea (Bre) Mario Cera,
il segretario nazionale del sindacato autonomo bancari (Fabi). �Il tema della
serata - ha detto Poma - pone al centro il modo in cui una banca si rapporta
con i clienti e si correla con il territorio. E
questi due aspetti devono essere uniti dal codice di comportamento della
banca stessa. Un istituto di credito, infatti, deve sempre agire con
chiarezza e completezza informativa. Perch� solo cos� si
pu� instaurare un rapporto di fiducia con i clienti, sia privati sia
pubblici, basato anche su valori etici. E uno di questi valori �
l�importanza che la banca d� al denaro come strumento di scambio, in modo che
l�investimento non venga fatto solo per la crescita
della ricchezza, ma anche per il progresso e la crescita sociale�. L�assessore
Sacchi, invece, ha parlato delle caratteristiche economiche del territorio
pavese. �Pavia - ha detto - ha tre citt� in una: una anziana
con la pancia piena; una fatta di gente con la pancia vuota, ma senza le
risorse per aiutarsi; una che prende il treno con la valigetta da lavoro. A
questa situazione umana, si aggiungono poi grandi doti e risorse territoriali
e ambientali. E due grandi motori di sviluppo come
l�universit� e il sistema sanitario. In tutto ci�, le banche hanno un grande ruolo nel supportare le politiche di sviluppo�. �Il presidente
della �Bre� Mario Cera, da parte sua, ha constatato come nel territorio
pavese �ci siano alcuni problemi che ostacolano lo sviluppo della provincia. Tra questi la costante tendenza alla separatezza, che provoca la
difficolt� di coesione tra i vari attori economici. Altro freno � poi
la difficolt� a produrre impresa. Ma per evitare di essere nel futuro solo un
quartiere di Milano, Pavia deve diventare una citt� di opportunit�
economiche. In questo senso, la Banca regionale europea ha sempre svolto e svolge tuttora un ruolo socialmente responsabile�. LUCE OnLine.org - domenica 26/11/2006�
Superbanca prealpina in campo - Con la fusione
tra la bergamasca Bpu e la bresciana Banca Lombarda nasce il quarto gruppo
del credito in Italia. Una
galassia in cui ci sono molte realt� varesine Dal sindacato segnali di
preoccupazione. Se la
Fabi punta il dito contro gli esuberi, la Fisac Cgil
dice che spesso il vecchio continua dietro nuove sigle
� di: Andrea Giacometti�
� il quarto gruppo bancario italiano per sportelli
(quasi duemila), la pi� grande banca dell�operosa
Lombardia, un tassello insostituibile nella realizzazione di un prezioso arco
bancario prealpino. Grande regista dell�intera
operazione, la Bpu, grande gruppo creditizio con sede a Bergamo, che negli
ultimi anni ha fagocitato alcune delle pi� importanti realt� bancarie �made
in Varese�: nel gruppo orobico confluirono, nel 2003, il Credito Varesino e
la Banca Popolare di Luino e Varese. Ora � la volta delle nozze tra la potente
Bpu e la Banca Lombarda (l�ex banco di Brescia), grande
fusione bancaria che non fa che seguire altre tre operazioni in grande stile
che si sono verificate nel ricco Nord Italia: San Paolo Imi-Banca Intesa
realizzata sull�asse Torino-Milano, Bpvn (Banca Popolare di Verona-Novara) e
Bpi (Banca Popolare Italiana, di Lodi), Veneto Banca e Popolare di Intra. A
proposito del matrimonio pi� recente, quello tra Bpu e Banca Lombarda, esso �
il risultato di una tessitura lunga e complessa. La Superpopolare con radici
a Bergamo e Brescia non sar� guidata da un consiglio d�amministrazione, ma
avr� una struttura duale, composta da un consiglio
di sorveglianza e da un comitato di gestione. Tale struttura garantir� la
presidenza dell�uno alla componente bresciana e
dell�altro alla Bpu: per fare nomi e cognomi, a dirigere il consiglio sar�
Gino Trombi, gi� presidente della Lombarda, mentre Emilio Zanetti, presidente
Bpu, terr� il timone del comitato. Difficile prevedere
conseguenze e ricadute di questa fusione per il nostro territorio provinciale.
Gi� si era alleggerito il suo peso specifico in seguito all�operazione Bpu,
ma ora rischia di subire un�ulteriore riduzione
all�interno della nuova Superpopolare, dove incontrastati dominano i due poli
di Brescia e Bergamo. Un processo di sradicamento che il
vertice Bpu aveva tentato di arginare attraverso la nascita di una
fondazione, in grado di intercettare e comunicare le esigenze del tessuto
locale al vertice bancario, anche se alla prova dei fatti questa fondazione
si � rivelata scarsamente incisiva. Ora, a margine della pi� recente
fusione prealpina, si torna a parlare di uno strumento analogo, con analoghe funzioni, per garantire il presidio del
territorio. Vedremo. LA SICILIA � PALERMO � PRIMA PAGINA � SABATO 25
NOVEMBRE 2006
SICUREZZA: SONO IN AUMENTO DEL 10% GLI ASSALTI
ALLE BANCHE CITTADINE, ALLARME DELLA FABI. - ESCALATION DI RAPINE AGLI
ISTITUTI BANCARI.
Leone Zingales Una vera e propria escalation di rapine in banca e negli
uffici postali sta mettendo a dura prova gli apparati anti-crimine della
forze dell Secondo gli ultimi dati ufficiali
forniti dall �Questa non � comunque una nota
positiva ma il calo - ha continuato Urz� - � dovuto al mutamento del
rapinatore tipo: un tempo bande ben organizzate, oggi anche solitari criminali�. Gli orari �a rischio rapina�, secondo quanto riscontrato
dalla Fabi, sono quelli compresi nella fascia dalle 8,30 alle 11,00 (il 29,6% del totale) e dalle 11 alle 13,30 (ben il
41,2 % del totale) e le giornate pi� a rischio sono quelle del luned� e del
venerd�, oltre ovviamente a quelle legate a particolari scadenze. L E i dati del 2006, ricavati dalla
FABI, non sono assolutamente in controtendenza, soprattutto in Sicilia. �L GIORNALE DI SICILIA CRONACA DI PALERMO VENERDI�
24/11/2006.
BDS E BANCA DI PALERMO. DUE RAPINATORI PORTANO VIA SETTEMILA
EURO DALL�AGENZIA DI VIA EMERICO AMARI, POCO DOPO ALTRI TRE NE RAZZIANO 15 MILA IN VIA VILLAREALE. INDAGA LA
POLIZIA. - BANDITI SCATENATI, NUOVI RAID IN CENTRO.
DUE BANCHE ASSALTATE NEL GIRO DI TRE ORE. - DAL SINDACATO
FABI LA RICHIESTA DI UNO �SFORZO STRAORDINARIO� PER INTENSIFICARE LA
SORVEGLIANZA.
I rapinatori di banca tornano in azione in grande stile. Ieri mattina hanno firmato due colpi,
prendendo di mira il Banco di Sicilia di via Emerico
Amari e la Banca di Palermo di via Villareale. Assalti che hanno fruttato
rispettivamente 7 mila e 15 mila euro. Sui due colpi
indaga la polizia, che ha gi� ascoltato impiegati degli istituti di credito e
testimoni. II primo allarme alla centrale operativa della questura
� arrivato intorno alle 10,30, quando due banditi
con i volti coperti da calzamaglie ma non armati hanno fatto irruzione nell I due assalti di ieri mattina, in istituti di credito
che si trovano in pieno centro, in un LA REPUBBLICA Pagina VIII - Palermo VENERD�, 24
NOVEMBRE 2006
L�ALLARME - Irruzione armata al Bds di via Emerico Amari. In via
Villareale un impiegato minacciato con un taglierino - Raid in centro,
assaltate due banche - I sindacati di settore "L�emergenza rapine �
stata sottovalutata Servono pi� agenti"�
In centro e a colpo sicuro. Sono stati velocissimi i
rapinatori che ieri sono entrati in azione prima al Banco di Sicilia di via Emerico Amari e poi alla Banca di Palermo di via
Villareale. Il primo colpo, che ha messo in allerta polizia
e carabinieri � stato messo a segno pochi minuti dopo le 10. Noncuranti della presenza della Guardia di finanza, in servizio
sia all�ingresso del porto che nella caserma in prossimit� della filiale 3
del Banco di Sicilia, due rapinatori con il volto coperto da passamontagna si
sono introdotti all�interno dell�agenzia. Hanno minacciato clienti e
impiegati ai quali hanno detto di essere armati. La coppia � riuscita a
prendere 7 mila euro e poi � fuggita a bordo di uno scooter Honda Sh 50 in
direzione di via Crispi. La presenza della
videosorveglianza e un sistema di controllo on line
collegato con la sala sicurezza del Bds, ha consentito di dare
l�allarme immediato. Tuttavia le ricerche non hanno dato esito. L�altra rapina � avvenuta intorno alle 13,30. Tre banditi armati di tagliabalsa hanno assaltato
la succursale della Banca di Palermo di via
Villareale. Il terzetto � entrato nell�istituto di credito dopo aver segato
le sbarre antirapina di una piccola finestra situata alle spalle
dell�edificio. Uno dei banditi ha preso in ostaggio uno degli impiegati,
puntandogli un tagliabalsa alla gola e costringendo i presenti a rimanere
immobili. Intanto gli altri due complici prendevano dalle casse denaro
contante per 15 mila euro. Duro l�attacco dei sindacati di
settore. ��
urgente l�attivazione di tutte le misure concordate tra osservatorio sulla
sicurezza e azienda, relative all�implementazione e al rafforzamento delle
guardie armate, all�estensione del sistema di video sorveglianza, al
completamento delle difese perimetrali delle filiali. � altrettanto urgente,
tuttavia, che lo Stato e le sue istituzioni si riapproprino
del pieno controllo del territorio - dicono Francesco Re, coordinatore Fisac
Cgil e Elia Randazzo della segreteria coordinamento Fiba Cisl - Non � pi�
differibile il rafforzamento delle forze dell�ordine dedicate al controllo
del territorio cos� come una maggiore disponibilit� per tali fini di mezzi e
risorse. La politica e le istituzioni riservino alla conclamata emergenza
Palermo un�attenzione e un impegno concreto, nelle
sedi pertinenti, almeno pari a quella che hanno recentemente mostrato di
voler mettere in campo per le altre citt� del nostro paese�. Dello stesso parere Gabriele Urz� rappresentante della
Sicurezza Fabi e Giuseppe Angelini dell�Osservatorio sicurezza BdS: �Occorre
uno sforzo straordinario delle forze dell�ordine e delle istituzioni visto
l�acuirsi di fenomeni criminosi a danno di banche, uffici postali e esercizi commerciali. Stupisce il
fatto che si verifichino episodi criminosi con una facilit� estrema a
opera sia di rapinatori professionisti che di delinquenti comuni, forse anche
pi� pericolosi�.� IL DENARO 24-11-2006
aziende
in crisi - Sciopero alla T-Systems: contratto, salta il rinnovo. Deutsche
Telekom tratta
Napoli - I trentacinque dipendenti assunti a tempo
indeterminato e i circa dieci tra consulenti e contratti atipici della sede
napoletana della T-Systems Italia (gruppo Deutsche Telekom) scioperano luned�
prossimo �per difendere i posti di lavoro, per un piano industriale credibile
e realistico, che valorizzi le professionalit� e che garantisca prospettive
future a livello occupazionale e salariale contro il pericolo della
frammentazione, per difendere un�azienda giovane e competitiva dalle grandi
potenzialit� e per dire basta all�attuale vuoto decisionale�. E� quanto si
legge in una nota diffusa dalle organizzazioni sindacali della societ� delle
sigle Fiba/Cisl, Fabi, Fisac/Cgil e Uilca, che indicono
lo sciopero anche con l�astensione dal lavoro straordinario e dalla
reperibilit� fino al prossimo 29 novembre compreso. I motivi dell�agitazione
sono due, spiega Gianfranco Dentale, Rsu Uilca di Napoli: �Il primo, di
natura strutturale, risiede nell �VareseNotizie.net�� - Varese � Gioved�, 23 Novembre 2006
FUSIONI BANCARIE: Documento della Fabi su Intesa-Cr�dit
Agricole
Varese, 23 novembre 2006 � La Fabi di Varese, sindacato
dei bancari, ha diffuso il seguente comunicato in merito alle conseguenze
occupazionali della fusione Intesa-San Paolo: �Orizzonte pi� chiaro sul
fronte della cessione di sportelli di Banca Intesa al
Cr�dit Agricole. E� di oggi, infatti, la
risposta dell�Amministratore Delegato Corrado Passera alla Banca francese,
che nell�elenco originario delle sue richieste includeva filiali situate su
importanti piazze storiche per Cariplo, Comit ed Ambroveneto. Dipendenti e
Clienti della sede ex Cariplo di Piazza San Vittore a Varese e della filiale
di piazza V. Veneto a Caronno Pertusella, possono tirare un sospiro di
sollievo: uffici e sportelli, sulle due piazze, non risultano pi� tra quelli
da cedere, figurano invece in un altro elenco, insieme ad
altre 25 filiali sottratte alle velleit� francesi. Stando quindi alle ultime,
e ormai pare certo, sotto il �Bernascone� continuer� ad illuminarsi l�insegna
di Banca Intesa, sulla sede storica che ancora tutti ricordano come Cariplo,
mentre cambier� insegna la filiale ex Cariplo di via
Quintino Sella a Busto Arsizio, che sar� ceduta insieme alle altre due, della
stessa piazza, gi� segnalate.La rivisitazione dell�elenco di 193 filiali,
originariamente chieste dal Cr�dit Agricole, ha
portato a 202 il numero totale delle agenzie cedute, poich� a fronte di 27
filiali non cedibili, ne saranno vendute altre 36, interessando maggiormente
le aree di Napoli, Torino e Liguria. La Fabi, dopo aver purtroppo registrato
tante voci contrastanti, nelle ultime settimane, esprime soddisfazione per
questo segnale di certezza che viene dato dalla
Banca e che porta quella dovuta e attesa serenit� ai colleghi sul posto di
lavoro ed ai clienti, che insieme e sempre pi� frequentemente chiedono
sicurezze sul destino della propria banca. Con l�elencazione
definitiva delle agenzie oggetto di scambio, si apre, per il
sindacato, la delicata fase di studio e ricerca contrattata delle migliori
tutele per le Lavoratrici ed i Lavoratori coinvolti. La Fabi si pone in prima
linea, insieme ai Colleghi, per costruire un percorso accettabile e condiviso
che porter� all�integrazione con Cariparma, evento che si svilupper� nel
corso del 2007�. LA SICILIA 24 11 2006
Rapinate altre 2 banche nuovo allarme della Fabi��
Due banche sono state rapinate ieri in poche ore nel
centro di Palermo. Il primolo Nel pomeriggio tre banditi armati di tagliabalsa hanno
rapinato invece la succursale della Banca di Palermo di via
Villareale e hanno portato via denaro contante per 15 mila euro. Il terzetto � entrato nell �Occorre uno sforzo straordinario delle Forze dell Leone zingales VARESE NEWS Mercoledi 22 Novembre 2006
Varese - Le sedi storiche non passeranno al Cr�dit Agricole, mentre cambier� insegna la filiale ex
Cariplo di via Quintino Sella a Busto Arsizio - Banca Intesa resta sotto al
"Bernascone"
Orizzonte pi� chiaro sul fronte
della cessione di sportelli di Banca Intesa al Cr�dit Agricole. E� di oggi,
infatti, la risposta dell�Amministratore Delegato Corrado Passera alla Banca
francese, che nell�elenco originario delle sue richieste includeva filiali
situate su importanti piazze storiche per Cariplo, Comit ed Ambroveneto. Dipendenti e Clienti della sede ex Cariplo di Piazza San
Vittore a Varese e della filiale di piazza V. Veneto a Caronno Pertusella,
possono tirare un sospiro di sollievo: uffici e sportelli, sulle due piazze,
non risultano pi� tra quelli da cedere, figurano invece in un altro elenco,
insieme ad altre 25 filiali sottratte alle velleit�
francesi. Stando quindi alle ultime, e ormai pare certo, sotto il
�Bernascone� continuer� ad illuminarsi l�insegna di Banca Intesa, sulla sede
storica che ancora tutti ricordano come Cariplo, mentre cambier� insegna la
filiale ex Cariplo di via Quintino Sella a Busto
Arsizio, che sar� ceduta insieme alle altre due, della stessa piazza, gi�
segnalate. La rivisitazione dell�elenco di 193 filiali,
originariamente chieste dal Cr�dit Agricole, ha
portato a� 202 il numero totale delle
agenzie cedute, poich� a fronte di 27 filiali non cedibili, ne saranno
vendute altre 36, interessando maggiormente le aree di Napoli, Torino e
Liguria. La Fabi, dopo aver purtroppo registrato tante voci
contrastanti, nelle ultime settimane, esprime soddisfazione per questo
segnale di certezza che viene� dato dalla Banca e che porta quella dovuta
e attesa serenit� ai colleghi sul posto di lavoro ed ai clienti, che insieme
e sempre pi� frequentemente chiedono sicurezze sul destino della propria
banca. Con l�elencazione definitiva delle
agenzie oggetto di scambio, si apre, per il sindacato, la delicata
fase di studio e ricerca contrattata delle migliori tutele per le Lavoratrici
ed i Lavoratori coinvolti. La Fabi si pone in prima linea, insieme ai Colleghi, per
costruire un percorso accettabile e condiviso che porter� all�integrazione
con Cariparma, evento che si svilupper� nel corso del 2007. GIORNALE DI SICILIA �
MERCOLEDI� 22 NOVEMBRE 2006 � CRONACA DI PALERMO � PRIMA PAGINA -
FILIALE DI VIA LI BASSI � L�UOMO ERA STATO FERMATO SOTTO CASA E CARICATO SU
UN FURGONE. RILASCIATO POCO DOPO.- BDS: DIRETTORE SEQUESTRATO. UN MALORE, IL
COLPO FALLISCE. Tre banditi lo avevano sequestrato per
strada e poi a forza infilato in un furgone. Ma
il suo cuore non ha retto allo stress. Ha avuto un malore e stava per perdere i sensi. Una rapina pu� ucciderti non
solo con il piombo, ma anche con un infarto. Questo ha rischiato ieri mattina il giovane direttore della filiale bunker del Banco di Sicilia di via Li Bassi,
al Villaggio Santa Rosalia. Un commando di malviventi lo ha sequestrato sotto
casa, costringendolo a salire a bordo di un Fiorino. L Un assalto andato a monte, ma
che rilancia ancora una volta l�emergenza rapine in citt�. La filiale del
Banco di via Li Bassi, dopo una serie di assalti
anche violenti, in seguito alle pressioni dei sindacati dei bancari � stata
dotata di nuovi sistemi di sicurezza ed � presidiata da un metronotte.
Rapinarla non � un gioco da ragazzi e per questo i banditi hanno studiato un
piano alternativo. II sequestro del direttore doveva consentirgli di mettere
le mani sul malloppo, senza affrontare guardie giurate e allarmi sofisticati. Secondo la ricostruzione della polizia, il
commando � entrato in azione pochi minuti prima delle 8
quando il direttore � sceso dalla sua abitazione ed a bordo di uno
scooter si � diretto verso la filiale. I banditi lo aspettavano al varco. In via Ferdinando Di Giorgi, nei pressi di viale Regione
Siciliana all I SINDACATI � �E� EMERGENZA SERVONO SFORZI MAGGIORI�. ��L CORRIERE DELLA SERA/Economia luned� 27 novembre
2006
Il doppio Iozzo, pubblico e privato
DI NICOLA SALDUTTI La formula scelta dalla Compagnia di San Paolo �
inappuntabile: �Non incompatibile�. Alfonso Iozzo, nei giorni scorsi, � stato
nominato presidente della Cassa Depositi e Prestiti, una sorta di cassaforte
per lo Stato Italiano, che custodisce partecipazioni in societ� del calibro di Eni e Enel ed � destinata a diventare il motore dello
sviluppo del territorio. Lo stesso Iozzo, attuale amministratore delegato del
San Paolo-Imi, solo qualche ora prima era stato indicato nella lista per il
Consiglio di Sorveglianza della nascente Intesa-San Paolo.
Due incarichi ugualmente prestigiosi. Con qualche
analogia e molte differenze. Cominciamo da queste ultime. La Cassa Depositi � controllata al 70% dal ministero del Tesoro, quindi
dallo Stato. Quindi � pubblica. Intesa-San Paolo
vede invece nel suo azionariato Fondazioni e
azionisti privati. Come dire: Iozzo si ritroverebbe a
essere allo stesso tempo grand commis d�Etat e banchiere privato. Forse un
po� troppo. E ora le analogie. Pur non essendo una
banca, la Cassa Depositi svolge almeno tre mestieri
di confine, a cominciare naturalmente dal finanziamento delle grandi opere. �
poi grande azionista delle Poste (con il 35%) concorrente diretto delle
banche su molti fronti e promotore di un maxi-fondo di private equity,
Galaxy. Senza scomodare il conflitto d�interessi, in ogni caso ci sarebbe
troppo da fare per i due padroni. CORRIERE DELLA SERA/Economia luned� 27 novembre
2006
Contraddizioni Il Paese di Maastricht - In Olanda
non vale il biglietto da 500 euro
Amsterdam, luned� 20 novembre 2006, ore 11. Un italiano
entra al 23 di Leidseplein, una delle piazze pi� centrali della citt�
olandese, nella filiale della Abn Amro. Alla solerte
dipendente della banca che gli si fa incontro,
spiega il suo problema: da giorni ha in tasca una banconota da 500 euro che
non riesce a spendere. Nessun esercizio commerciale di Amsterdam,
adducendo i pi� disparati motivi, accetta di essere pagato con quella.
Nemmeno i grandi magazzini. Non resta, quindi, che cambiare la banconota da
500 euro in altre di tagli pi� piccoli. E dove, se
non in banca? Dopo aver dispensato uno sguardo cortesemente sospettoso, la
signora informa il malcapitato possessore di quella banconota che l�Abn Amro
non cambia biglietti da 500 euro a chicchessia, e che per quella bisogna c��
un piccolo negozio di cambio appena fuori, la porta proprio attaccata a
quella della banca. Il cambista che gli � stato
appena consigliato non fa una piega: sostituir� il biglietto da 500 euro con
altri di taglio pi� piccolo, per� vuole il 4%. Ma
siccome far pagare una regolare commissione sarebbe illegale, condiziona
l�operazione all�acquisto di una carta telefonica da 20 euro. Il malcapitato
rifiuta e ritorna in banca. La signora, mostrandosi sempre pi� cortesemente
infastidita, spiega che per disposizioni superiori le banconote da 500 euro
si cambiano soltanto ai correntisti dell�Abn Amro. Diversamente, ripete, c��
sempre il change all�angolo. Se invece si vuole evitare di pagare commissioni
illegittime non c�� che una strada: rivolgersi alla
Banca d�Olanda. Come, alla Banca d�Olanda? Proprio cos�. A nulla serve sottolineare il fatto che la banconota da 500 euro �
regolarmente emessa dalla Banca centrale europea ed ha corso legale in tutti
i Paesi di Eurolandia. Il rifiuto � tassativo quanto grottesco. Come non
ricordare che la moneta unica europea � nata proprio
in un paesino olandese, Maastricht? E come
dimenticare le dolorose bacchettate dell�ex ministro olandese Gerrit Zalm, che
non voleva vedere l�Italia nella moneta unica nemmeno in cartolina?
Naturalmente, nemmeno in hotel si accettano biglietti da 500 euro: non c�� la
macchinetta per verificare se sono veri o falsi. Ma di fronte
all�osservazione che nessuno, in quell�albergo, avrebbe
fatto una piega vedendosi consegnare, anzich� un biglietto da 500
euro, dieci biglietti da 50, che com�� noto sono i pi� falsificati d�Europa,
l�addetto della reception non sa cosa replicare. Vero � che la banconota 500
euro si vede cos� raramente in giro che in Spagna � stata ribattezzata El Bin
Laden. Ma a questo punto sorge il sospetto che venga emessa dalla Bce al solo scopo di agevolare gli
spalloni che attraversano la frontiera svizzera con le valige piene di soldi.
E il fatto che la consuetudine di non cambiare le banconote di grosso taglio
sia applicata da tutte la altre banche olandesi non
rende meno spontanea una domanda: l�Abn Amro, che ha conquistato
l�Antonveneta fra gli squilli di tromba di chi (giustamente) invoca
l�apertura delle frontiere europee, applicher� ora la stessa regola anche in
Italia? Inutile dire che quella banconota da 500
euro � tornata in Italia, da dov�era partita, nel portafoglio del
malcapitato, tenuta ben al riparo da occhi indiscreti. SERGIO RIZZO CORRIERE DELLA SERA/Economia luned� 27 novembre
2006
Geografia del potere Il futuro dei poli � al
bivio: uno spirito di conquista che scuota il sistema oppure la ricerca di
una stabilit�. Armata - Il nuovo salotto buono? Ha tre divani -
Intesa-Sanpaolo, Unicredit-Hvb e Mediobanca-Generali dettano nuovi equilibri
a finanza (e industria)
� ancora tra i pi� influenti protagonisti della finanza.
Perci� quando si parla di lui scattano subito
interrogativi e scenari: Antoine Bernheim � candidato a diventare
vicepresidente del consiglio di sorveglianza del superpolo Intesa-Sanpaolo. Dunque: lascer� Generali? � stato �catturato� da Giovanni
Bazoli? � in rotta con i francesi guidati da Vincent Bollor� che, da soci forti
di Mediobanca, lo hanno voluto con determinazione alla guida del Leone? Ha
ragione il Financial Times quando dice che Trieste
senza il presidente francese potrebbe diventare preda del ciclone Axa? Era
inevitabile. Bernheim del resto ha un�et� (82 anni) che non garantisce
l�automatica conferma al vertice di Trieste. E negli
ultimi tempi l�eventualit� di una sua sostituzione, in occasione della
prossima assemblea di fine aprile, si � guadagnata le stesse probabilit� di
una rinnovata permanenza per un altro triennio. Ma a
sollevare i soliti interrogativi non � stata certo l�anagrafe, fattore sul
quale in teoria i pi� sarebbero disposti a sorvolare in virt� del carisma,
dell�esperienza e dell�influenza riconosciuti all�ex socio capitalista di
Lazard. Bens� il significato che potrebbero avere sia un
suo trasferimento da Trieste a Milano, sia un raddoppio di cariche cos�
importanti. In effetti per il momento non sembra
esclusa alcuna possibilit�. Nel senso che Bazoli, deciso a
inserire nel consiglio di sorveglianza (il primo di una big, quindi di per s�
carico di valore anche �sistemico�) nomi di prestigio, si � naturalmente
rivolto a Bernheim, presidente del maggior socio industriale del nuovo
aggregato bancario. La carica offerta, che non ha precisamente peso operativo,
� insomma quasi un atto dovuto. Anche in relazione al
fatto che per il momento il Leone non ha ancora ottenuto granch� sul piano
dell�accordo di bancassurance che da tempo lega la compagnia a Intesa: tutto
� rinviato al piano industriale, ma finora sembra aver giocato meglio le
proprie carte il Sanpaolo con Eurizon. Anche perch� Trieste � parzialmente frenata da vincoli Antitrust, dopo l�acquisto della Toro. La candidatura potrebbe perci� non significare n� uno
strappo con i soci francesi di Mediobanca a favore di Bazoli, n� il fatto che
Bernheim non venga confermato a fine aprile. La
partita delle nomine a Trieste sembra in effetti
ancora tutta da giocare e sar� importante per diversi motivi. Fra i quali due
in particolare: si giocher� insieme a quella del
patto Mediobanca, il cui rinnovo sar� anticipato da luglio a fine marzo 2007
(quando scadono i termini per le disdette); l�esito sar� determinante per i
nuovi equilibri che si stanno costruendo nel �nuovo� mondo tripolare della
grande finanza italiana. Si, perch� dopo il matrimonio Mi-To fra Bazoli ed Enrico
Salza la nostra geografia economica prevede la coesistenza di tre
superaggregazioni - Intesa-Sanpaolo, Unicredito-Hvb e Mediobanca-Generali -
in un assetto che � verosimile non registri variazioni
di rilievo nel prossimo futuro: gli analisti non attribuiscono oggi grandi
probabilit� alla formazione dell�altro grande polo italiano cui potrebbero
dar vita unicamente Capitalia e Montepaschi. Pi� credito ha invece la
crescita delle due banche attraverso acquisizioni (magari nel campo delle
popolari) o accordi con istituti esteri (come per esempio, nel caso romano,
Abn). I superbig guidati da Alessandro Profumo
(Unicredito-Hvb), Corrado Passera (Intesa-Sanpaolo), Alberto Nagel e Giovanni
Perissinotto (Mediobanca e Generali) hanno fra di
loro motivi di concorrenza e molti punti di contatto: Piazza Cordusio � (con
Capitalia) fra i maggiori soci di Piazzetta Cuccia ed �, con Mps e l�istituto
guidato da Matteo Arpe, nel patto di consultazione per Trieste; il Leone �
fra i soci maggiori di Intesa-Sanpaolo, a sua volta azionista non secondario
(anche attraverso il network di alleanze) della compagnia di assicurazioni; i
presidenti di Mediobanca, Unicredito e Capitalia compongono il comitato
nomine (la cui formazione non dovrebbe essere cambiata prima dell�assemblea
triestina) che esprime le candidature di Piazzetta Cuccia per i vertici del
Leone; fra Mediobanca, Capitalia, Generali (e quindi Intesa) ci sono anche
legami diretti e indiretti anche attraverso incroci azionari (e di
rappresentanza) con Fondiaria-Sai. Il punto centrale sembra dunque il seguente: nella nuova
geografia multipolare prevarr� lo spirito di �conquista� o la ricerca di equilibri che garantiscano, pur nella competizione, una
coesistenza pacifica? Ha ragione chi descrive Bazoli, magari con l�alleato
Romain Zaleski, neoazionista a Trieste e Siena, lanciato sul Leone o
interprete di un �ecumenismo� che vorrebbe assicurare reciproche influenze
senza egemonia da parte di alcun protagonista?
Probabilmente nessuno ha in questo momento volont� e peso per ribaltare la
geografia degli assetti, perci� sembra pi� verosimile la ricerca di equilibri soddisfacenti in termini di durata e poteri. Sullo sfondo ci sono per� almeno un interrogativo e alcuni
problemi. Il primo riguarda Capitalia: quale sar� il suo destino? Le ipotesi
alternative stand-alone o alleanza si intrecciano
con quelle relative ai passi del suo vertice. In particolare al presidente
Cesare Geronzi vengono attribuiti diversi obiettivi
(il vertice di Generali o di Mediobanca in caso di governance duale) e attese
politiche, relative soprattutto a un rafforzamento dei Ds che potrebbe
cambiare gli scenari attuali. Qualche problema pu� infine profilarsi con l�imminente
decisione dell�Antitrust su Generali-Toro. Nella delibera con la quale
l�autorit� ha aperto l�istruttoria viene descritto
nei dettagli il network di partecipazioni che lega Mediobanca, Generali,
Fonsai e Capitalia e tali societ� ad altre imprese (come Rcs, Pirelli e
Gemina). � possibile, come gi� accaduto in passato, che all�operazione
esaminata venga dato un via libera subordinato anche
allo scioglimento di incroci azionari e di governance. Ci� potrebbe
determinare qualche sussulto nel complesso equilibrio di poteri e partecipazioni.
Eventualit� che potrebbe preoccupare alcuni protagonisti.
Ma anche dare motivi di soddisfazione ad altri, pi�
sensibili alle ragioni del mercato. CORRIERE DELLA SERA/Economia luned� 27 novembre 2006
Finanza internazionale - E adesso anche il Bbva
punta sul �corporate� made in Italy
Anche il Bbva ha deciso di puntare in
Italia sul �corporate�. Dopo la tentata conquista di Bnl, fermata dall�ex
governatore Antonio Fazio, gli spagnoli sembrano tutt�altro
che inclini a lasciare il nostro Paese. Fra voci e smentite si � parlato di interesse per Montepaschi e Capitalia. Ma per
il momento il Bilbao, in attesa di decidere se
intraprendere o no iniziative molto impegnative, preferirebbe potenziare la
piccola presenza nel nostro Paese puntando in modo autonomo sul settore
�corporate�, cio� sulle imprese. C�� su questo mercato grande
effervescenza e interesse da parte dei gruppi bancari esteri. Proprio
in questi giorni anche Lazard ha deciso di rilanciare in Italia. Ha perci�
dato mandato al neovicepresidente di Lazard International Giorgio Frasca, ex Fiat France. Dopo l�uscita di Gerardo Braggiotti, il tramonto del
progetto con Intesa, l�addio di Arnaldo Borghesi e
di altri top manager, la stella della maison francese nel nostro Paese
appariva in effetti un po� appannata. Ma i piani non
mancano. Anzi: oggi e domani Frasca, 65 anni, sar� a Milano.
Incontrer� anzitutto Marco Stella, oggi alla guida della branch . Del resto il neovicepresidente, che in Lazard � stato
gi� negli anni Settanta prima di passare al gruppo Fiat
(prima a New York quindi a Parigi per 25 anni), sar� spesso nella nostra
city. S.BO. CORRIERE DELLA SERA/Economia luned� 27 novembre
2006
A parlare di welfare vengono i brividi e spesso
la risposta ...
A parlare di welfare vengono i brividi e spesso la
risposta finale �: �Tagliare, riformare�. O pagare. Eppure c�� un bergamasco rosso di capelli di 44 anni,
Johnny Dotti, che sorride perch� proprio con il welfare realizza una sana e
virtuosa economia. Non lui che viene stipendiato per
fare il presidente del Consorzio nazionale della cooperazione sociale, ma
quella �impresa sociale a rete� che � Cgm, gruppo cooperativo che aderisce a
Confcooperative. Non pensate a un gruppo di
volontari che fanno quadrare i conti tassandosi per pagare la sede. No. Cgm �
una societ� di capitali che riunisce ben 1.400 cooperative sociali che fanno
capo a 83 consorzi ed � presente in tutta Italia. Fattura 1 miliardo e 100
milioni di euro l�anno (circa 2 mila miliardi di
vecchie lire) e occupa 35 mila persone (Fiat auto in Italia poco meno di 30
mila). I volontari ci sono (il 15% del totale),
ma non sono il perno di tutta la storia. Che, invece, parte da �creare
valore e distribuire valore con il welfare� e si conclude
per dirla ancora con Dotti: �Vogliamo fare la Rayanair del welfare, servizi
equo cost �. Ovvero: stiamo lavorando per offrire
nuovi servizi a prezzi accettabili. Quali? Dentisti e psicoterapisti per
esempio. Al 40% in meno dei prezzi medi di mercato. Perch� i �ricchi� piangono, e molto, soprattutto davanti alla
parcella del dentista. �Quelli che hanno un reddito lordo attorno ai 60 mila
euro l�anno - sostiene Dotti - non � raro che per
pagarsi le cure ricorrano a un finanziamento. E in
futuro lo faranno sempre pi� spesso. L�esperienza quotidiana di impresa sociale con le fasce deboli della popolazione,
� molto importante per continuare ad affrontare le sfide che vengono dalle
mutate condizioni sociali�. La �equo cost dei servizi� nasce una
ventina d�anni fa tra Brescia e Forl� dopo le esperienze di volontariato
legate alle grandi catastrofi e ha al centro un�idea: il welfare � poco
efficiente, poco efficace, poco partecipato. Di pi�: il risultato sociale pu�
anche essere risultato economico; l�impresa pu�
funzionare per il sociale. Addirittura un antistato? �No, uno
"Stato" che si rifonda attraverso l�autogestione e la
responsabilit� diffusa � spiega Johnny Dotti �. Spesso il sistema
della pubblica amministrazione si difende. Ma i loro
conti non tornano. I nostri s�. Speriamo in un passo avanti. Un esempio? La
necessit� di badanti. Un giro d�affari stimato in Italia in 10 miliardi di euro. Il ministro Rosy Bindi
ha previsto un fondo per la non autosufficienza di 200 milioni. Magari sono
tanti, ma alla fine � una somma irrisoria rispetto alle necessit�. Serve modificare
il sistema�. Cos� la Cgm ha realizzato un primo progetto preparando
200 infermiere in Polonia per impiegarle regolarmente nei propri centri
sparsi per l�Italia e vuole potenziare l�attivit� con una nuova iniziativa
legata alla collaborazione dei Comitati locali di Unicredito.
Dotti sintetizza �l�impresa sociale� in due cifre: il
ministro Bindi ha previsto di stanziare 300 milioni di euro
per asili nido con 90 mila posti complessivi. �Solamente con i Comuni non ce
la far� - sostiene Dotti - troppa burocrazia, il meccanismo
comunale non funziona pi�. Una nostra societ� creata in partnership
con Banca Intesa e altre reti del terzo settore, in un anno e mezzo ha aperto
200 "asili" per 3.500 posti con un capitale di partenza di 1,2
milioni di euro�. Un�alleanza nascer�? Intanto si prepara il progetto pi� ambizioso: Dotti
vuole aprire un centinaio di poliambulatori per fornire a �prezzi
sostenibili� fisioterapia, cure dentistiche, psicoterapia, visite
ginecologiche. �Abbiamo analizzato i costi dei dentisti - spiega Dotti � e
stiamo creando un modello organizzativo standard che garantisca
efficienza e qualit� nelle cure grazie a un direttore sanitario e a medici
disponibili a lavorare entro i 100 mila euro l�anno. Infermieri e assistenti
ben preparati verranno dalla Polonia con l�attivit�
in corso. Prevediamo di pareggiare l�investimento in un biennio. Di pi� non
posso anticipare. Ci vediamo ad aprile�. La sfida � cominciata. ANTONIO MORRA CORRIERE DELLA SERA/Economia luned� 27 novembre 2006
Servizi Con i tagli imposti da Bankitalia e
Antitrust gli istituti di credito accorciano le distanze. Per tassi e
prestiti per� la differenza resta - L�effetto Draghi bussa alla Posta - Da gennaio
ridotti i costi di
trasferimento titoli. Ma su bonifici online e bollette vince
la banca
Rivoluzione Draghi anche alle Poste? Forse. �Stiamo lavorando per abbassare da gennaio i costi di
trasferimento titoli - dice Mario Siracusano, direttore marketing di
Conto Bancoposta -. Il tema della portabilit� del conto, aperto dal
governatore, � importantissimo. Noi non abbiamo mai avuto costi n� di apertura n� di chiusura, mentre le banche solo di
recente li hanno eliminati�. La guerra del credito, fra
banche e Poste, continua. Con una nuova cornice
per�: la liberalizzazione voluta da Bankitalia, Antitrust e decreto Bersani.
Finora le Poste ne erano restate fuori. Non pi�.
Anche perch� le banche, a forza di tagli obbligati, cominciano a incalzare. Oggi trasferire un�azione
italiana, per chi ha il conto nell�istituto guidato da Massimo Sarmi, costa
25,82 euro, il 2,5% in pi� rispetto ai 25,18 euro del sistema bancario. E nel confronto con le banche
(media di nove istituti al 10 aprile, vedi tabella) le Poste perdono anche
sul pagamento delle utenze via Internet e col
Postamat (?49% nel primo caso, ?20,5% nel secondo); e su alcuni bonifici:
quelli come ordini ripetitivi (?25%) e via Internet (?25%). In compenso, conviene il conto in Posta per mille altre
condizioni. Il rendimento, prima di tutto: bench� sia sceso del 75% in otto
anni, sei ritocchi dal 1998, il tasso lordo Bancoposta resta pi� del doppio
rispetto alla media delle banche, 0,5% contro 0,22%. E
anche il tasso sullo scoperto � migliore, 9,5% anzich� 11,71%. Inoltre non si paga la commissione di
massimo scoperto: �Odiosa, non l�abbiamo mai applicata�, dice Siracusano. E sono a costo zero quelle commissioni stravaganti che le
banche usano far pagare: per le comunicazioni sulla trasparenza, la richiesta
dell�elenco movimenti, il blocco del Bancomat; e, soprattutto, l�estinzione
del conto titoli. In Posta il canone del conto costa ancora il 62% in meno
che in banca, e trasferire un titolo estero 25,82 euro, -15%. Vantaggi da
mantenere. La riduzione dei costi per il trasferimento titoli � la
seconda buona notizia sulle Poste in pochi giorni. L�altra � che mercoled�
scorso la Cassa depositi e prestiti, azionista delle Poste al 35%, ha alzato
i rendimenti dei libretti postali: da dicembre, al netto, saliranno dall�1,02% all�1,17%, e quelli per i minori dall�1,2%
all�1,35%. Forse non � un caso. Quest�anno � stato difficile per le Poste. Hanno dovuto
affrontare lo scontento dei risparmiatori per il tasso attivo dimezzato, i
francobolli cresciuti del 30% con la posta prioritaria obbligatoria (e si
attende Natale per vedere se le consegne in un giorno saranno rispettate), i
pacchi perduti e quelli aumentati di prezzo (in luglio, gli internazionali),
la chiusura dei piccoli uffici. Inoltre l�ultima Finanziaria prevede che le
Poste investano la raccolta da privati in titoli di Stato e non pi� in
derivati: meno rischi, meno probabili rendimenti. Ma
la vera gragnuola � arrivata la settimana scorsa. Un punto a favore e due
contro. Mercoled� 22 l�istituto di Sarmi ha incassato il
sostegno della Commissione Ue, che ha dato ragione
alle Poste e non all�Abi, dicendo che non godono di aiuti di Stato. Il
Tesoro, azionista delle Poste al 65%, remunera infatti
alle Poste medesime le giacenze da conti correnti, al 3,9%: in sostanza, paga
una commissione per tutto il denaro che le Poste raccolgono e il Tesoro
custodisce (e usa). Perci�, accusavano le banche,
l�istituto di Sarmi pu� dare tassi pi� alti. E macinare
utili: ?72% nel primo semestre 2006, primo dividendo per gli azionisti tesoro
e Cdp. La Commissione Ue ha replicato dicendo
che questa remunerazione � per� scesa (era al 4,35%); e che, siccome la Bce
ha alzato i tassi, la forbice si � ristretta e il rendimento riconosciuto
dalla Cassa non � fuori mercato. Inoltre il vantaggio � per gli utenti,
questione chiusa. Dall�altro lato, per�, la stessa Commissione ha detto che aprir� un�indagine sulle commissioni girate dal
Tesoro alle Poste per il collocamento e la gestione dei buoni postali. E
Sarmi si � preso una strigliata del ministro delle Comunicazioni, Paolo
Gentiloni, che gli ha chiesto di predisporre il
piano per i prossimi due-tre anni. Obiettivo di fondo:
la liberalizzazione. Della corrispondenza e del credito. Quel piano, ha
risposto Sarmi a Gentiloni, � stato depositato in luglio al ministero del
Tesoro. E questo � vero. Il fatto � per� che il
Tesoro, quest�anno, diversamente da ieri, su quel piano non ha espresso
valutazioni. Nessuno ha detto insomma se giover� al mercato o no.
Perch�? �Nuovo governo, non si vogliono toccare gli
equilibri - spiegano fonti interne -. E il ministero non � tenuto a esprimere pubblicamente un giudizio sul piano delle
Poste�. Fa dunque notizia che ora le Poste annuncino
di tagliare i costi di trasferimento titoli, come le banche. Anche se qui la portabilit� del conto � ancora pi� difficile.
Chi ha un mutuo alle Poste, infatti (concesso con Deutsche Bank, perch� le
Poste non possono dare credito), non pu� chiudere il
conto senza estinguerlo, perch� la rata non pu� essere incassata da altri.
�Le banche non ci hanno fatto entrare nel circuito del Rid interbancario (il
prelievo automatico da un conto, Ndr.)�, dice Siracusano. Ma i correntisti aumentano: 4,7 milioni di depositi fino
a questo mese, il 12% del totale Italia. �Abbiamo
avuto quest�anno un ?12% di conti, mentre il sistema banche � a incremento zero�, dice Siracusano, e per chiarire
aggiunge: �Siamo davvero contenti delle decisioni di Draghi sul credito,
anzi, sulla trasparenza si pu� dire che le abbiamo
anticipate�. I servizi finanziari coprono del resto ancora soltanto un quarto
dei ricavi del gruppo Poste. Si pu� migliorare. Anche perch� la quotazione � lontana. CORRIERE DELLA SERA/Economia luned� 27 novembre 2006 Fin@nz@ - E ora i trader si sfidano a duello S empre di pi� Internet e finanza vanno
a braccetto. Oltre al trading e ai prodotti e agli
strumenti acquistabili online, adesso anche la ricerca di un lavoro in campo
finanziario transita efficacemente via web. Chi cerca offerte di impiego nel settore bancario, dell�intermediazione e
della consulenza trova all�indirizzo www.eFinancialCareers.it un luogo
virtuale di incontro tra domanda e offerta in materia di reclutamento del
personale. Sul sito si trovano una grande quantit�
di annunci, una vasta banca dati di curriculum, notizie e consigli utili sul
lavoro professionale in campo finanziario, interviste con esperti e persino
indagini sul livello dei salari. Inserendo i propri dati � possibile eseguire
la ricerca di lavoro personalizzata, porre la propria candidatura online e
individuare gli annunci e le societ� di selezione specializzate
nello specifico settore di interesse, sia che si tratti di un neolaureato sia
che si ricerchi uno sviluppo ulteriore per una carriera gi� avviata. Il sito
eFinancialCareers � un �jobsite� attivo a livello mondiale gi� leader in Francia, Gran Bretagna, Germania, Svizzera e
Stati Uniti. In Italia ha gi� siglato accordi di partnership
con oltre 100 Universit� e business school. A promuoverlo � il gruppo
internazionale Financial News Group di cui fanno
parete il settimanale Financial News e eFinancialNews.com. Per gli appassionati di trading
online, sono invece in corso le qualificazioni per il nuovo gioco Euro
Trading Duel 2006, la prima competizione europea virtuale che consente ai
trader italiani, francesi, spagnoli e belgi di misurare gratuitamente la
propria abilit� nella negoziazione di Borsa. Il gioco, agganciabile
all�indirizzo www.tradingduel.com , � organizzato da
SWG Equit� Derivates (societ� del gruppo Soci�t� G�n�rale ) e mette in palio
per i migliori classificati un�automobile, viaggi, apparecchi tecnologici e
prodotti culturali per un controvalore superiore a 50mila euro. Ciascun
giocatore potr� lanciare una sfida �a due� e misurarsi con il concorrente che
accetta la competizione. Al termine del tempo disponibile, chi avr� ottenuto
la migliore performance sar� il vincitore del
�duello� e guadagner� punti, in base ai quali verr� stilata una classifica
aggiornata in tempo reale. Le qualificazioni per il gioco terminano l�11 dicembre. www.lamiafinanza.it�
SILVIA SINDACO CORRIERE DELLA SERA/Economia luned� 27 novembre
2006
U na cosa � ormai certa: la comunicazione
finanziaria ...
U na cosa � ormai certa: la comunicazione finanziaria
attraverso i siti Internet delle societ� quotate italiane �
migliorata. Anzi, il 2006, con oltre venti societ� sopra la soglia fatidica
dei 50 punti nella classifica Webranking della Hallvarsson
& Halvarsson, redatta in collaborazione con CorrierEconomia (pubblicata
luned� scorso), potrebbe essere ricordato come l In questa pagina i siti premiati e le relative
motivazioni. CORRIERE DELLA SERA/Economia luned� 27 novembre
2006
Tasse Chi vince e chi perde se entrambi i
genitori lavorano - La nuova Irpef? Gioca a coppie - Gli sgravi dipendono dalle entrate totali del nucleo
familiare. Che non deve superare i 55-60.000 euro
L E cos�, per capire se si perde o si guadagna, bisogna
guardare, almeno nelle coppie dove entrambi i
partner lavorano, ai redditi complessivi. In pratica si devono contare tutte
le entrate della famiglia. � quello che CorrierEconomia ha fatto con l Le tabelle esaminano il caso di due coniugi con uno o due figli a carico, e indicano il minore o maggiore
reddito disponibile nel 2007. Come si pu� vedere se in famiglia si supera
quota 55-60.000 euro, l I massimi benefici si hanno quando
le entrate complessive sono intorno a 30-35.000 euro. Ad esempio se un
coniuge dichiara 20.000 euro, e l�altro 10.000, nel 2007 si avr� un maggiore
reddito disponibile, con un figlio a carico, di 554 euro. Il vantaggio scende
a 545 se l�altro partner ne guadagna 15.000, a 497 con 20.000 e a 111 se
arriva a 35.000 euro. Se uno dei coniugi guadagna 35.000 euro
la famiglia avr� un maggiore reddito disponibile solo se l�altro non porta a
casa pi� di 20.000 euro. Oltre questa soglia si va in rosso.
Che qualcosa non quadri nella nuova Irpef
per� risulta evidente confrontando le due tabelle. Come si pu� vedere
avere un figlio in pi� in genere porta a maggiori benefici, ma la soglia
reddituale dei vantaggi resta quasi invariata. Ma vediamo, tra novit� e conferme,
come funzioner� la nuova Irpef. Le aliquote Confermate le cinque aliquote del provvedimento originario.
Eccole: 23% per il primo scaglione fino a 15.000 euro, 27%
da 15.001 a 28.000 euro, 38% da 28.001 a 55.000 euro, 41% da 55.001 a 75.000,
43% oltre 75.000. Detrazioni Non ci saranno pi� n� la tax area (franchigia esente da
Irpef), n� la family area (deduzioni per i
familiari). Tornano le vecchie detrazioni con un meccanismo che le fa variare
in base al reddito dichiarato in modo, peraltro, molto simile a quella
dell�abolita no tax area. Le detrazioni variano per
categoria di contribuenti, limitiamoci a quelle per i dipendenti. Lo sconto � di 1.840 euro, con un minimo di 690, se il
reddito non supera gli 8.000 euro. Tra 8.000 e 15.000 euro la detrazione
scende gradatamente da 1.840 e 1.338 euro. Oltre i 15.000 euro
il bonus � di 1.338 euro, ma decresce all Figli a carico E� stata corretta la versione originaria per venire
incontro alle famiglie monoreddito e per agevolare i
contribuenti con redditi medio-bassi. Sono stati leggermente aumentati
gli importi delle detrazioni per il coniuge e per i figli. Contemporaneamente
sono state introdotte numerose soglie di reddito per erogare maggiorazioni
d�importo minimo, dai 10 ai 40 euro. I meccanismi di calcolo della detrazione
sono diventati estremamente complicati. Il tutto
rende pressoch� impossibile ai profani un calcolo diretto dello sconto cui si
ha diritto. Alla faccia della semplificazione fiscale. Tra le novit� positive
ricordiamo che, ai fini della detrazione per i figli, non sar� pi�
obbligatorio per i genitori rispettare la percentuale di suddivisione del
50%, come previsto nel testo originario della Finanziaria (oggi la
suddivisione � libera). Il contribuente che ha il
reddito pi� elevato potr� sfruttare interamente la detrazione evitando cos�
che parte dello sconto possa andare perduta per incapienza del reddito dell Scoppola in vista per separati o divorziati. La
detrazione per i figli spetter�, infatti, solo al genitore affidatario (50% a
testa se l�affidamento � congiunto). CORRIERE DELLA SERA/Economia luned� 27 novembre
2006
Previdenza integrativa Il Tfr si potr� trasferire
anche ai fondi aperti - Chi vince al ballo della pensione - ra rendita pi�
alta e pi� bassa lo scarto pu�
arrivare al 70%. Ecco i campioni di generosit�
La forbice dei costi taglia pesantemente l�assegno di
scorta: la scelta del prodotto pi� conveniente diventa quindi fondamentale
per un�efficace integrazione della pensione di base. Soprattutto se si punta
su un fondo aperto, dove la variabilit� delle commissioni � molto pi� ampia
rispetto a quella dei fondi chiusi (destinati ai lavoratori di un azienda o di un settore produttivo). E
cos� la rendita complementare per un uomo di sessantacinque anni che per
venti ha pagato un contributo di 2.400 euro, esborso totale 48.000 euro, pu�
oscillare da 3.024 a 5.263 euro l�anno. Per una donna di sessanta, con lo
stesso versamento si va da 2.098 a 3.965 euro l�anno. Nel secondo caso i
valori sono molto pi� bassi in relazione alla
maggiore aspettativa di vita ed all�anticipo di cinque anni nel
pensionamento. Il divario � altrettanto marcato per
una contribuzione trentennale, sempre di 2.400 euro, con un versamento
complessivo di 72.000: per un uomo si pu� andare da 5.226 a 9.313 euro
l�anno, per una donna da 3.625 a 7.339. I prodotti pi� generosi sono Kaleido di Montepaschi per
gli uomini e Investifuturo di Pioneer per le donne: le simulazioni sono state
realizzate da Iama Consulting sui 75 fondi pensione aperti in distribuzione
al 30 settembre scorso. Insieme a quelli chiusi,
aziendali o di categoria, questi programmi previdenziali saranno in prima
fila nella riforma del Tfr, che in base alla Finanziaria attualmente in
discussione dovrebbe partire il primo gennaio 2007. �Le simulazioni non si
basano sulle performance ottenute sinora dai singoli prodotti - chiarisce
Luca Omarini, responsabile Monitor pensioni di Iama
Consulting, - ma su un�ipotesi, comune a tutti, di un rendimento annuo del 5%
in termini nominali, senza tener conto dell�inflazione. I risultati sono dovuti quindi ai costi: sono stati considerati quelli
di sottoscrizione e amministrazione, che gravano direttamente sull�aderente,
la commissione di gestione che incide sul patrimonio e tutte le spese
connesse al pagamento della rendita vitalizia�. Le variabili che incidono sull�ammontare della rendita sono i contributi pagati, il sesso e l�et�
dell�aderente, i costi per la liquidazione (spesso rilevanti) e le tavole di
sopravvivenza che vengono adottate: quanto pi� queste ultime sono aggiornate
in relazione all�allungamento della vita media, minore sar� la rendita. Per questi motivi, i fondi aperti che offrono il
vitalizio pi� elevato non sono necessariamente gli
stessi che raggiungono il maggiore montante finale, che sino al 50% pu�
essere incassato sotto forma di capitale in un�unica soluzione. In questo
caso non vi sono differenze per uomini e donne: i prodotti pi� convenienti
sono Sanpaolo previdenza aziende di Eurizon Vita nel
primo caso relativo ad un versamento di vent�anni e ancora Investifuturo di
Pioneer nel secondo per quello trentennale, con montanti di 70.130 e 128.396
euro, contro minimi rispettivamente di 59.510 e 98.015 euro. Rispetto ad un�analoga analisi condotta nel 2003 in base alle stesse ipotesi alcuni risultati sono migliorati,
con rendite o montanti pi� alti. �Negli ultimi anni - spiega infatti Omarini, - i costi medi degli aperti sono
diminuiti�. Gli operatori stanno intanto rivedendo i prodotti per
renderli pi� competitivi e allinearli alla nuova disciplina in arrivo con il
2007. Accanto ai fondi chiusi, grazie ad un accordo fra aziende e dipendenti
anche gli aperti potranno ricevere il Tfr dei lavoratori che non si
esprimeranno prima del 30 giugno 2007, allo scadere dei sei mesi del
silenzio-assenso. In questo caso la liquidazione dovr� essere destinata a
linee d�investimento che garantiscano la
restituzione delle somme versate e, in un orizzonte pluriennale, offrano
rendimenti comparabili a quelli del Tfr (l�1,5% pi� il 75% dell�inflazione).
Il 16 novembre � partito l�aggiornamento di Unicredit
Previdenza di Pioneer, nuova denominazione del vecchio fondo Galeno. �Sono
state aggiunte nove linee d�investimento - spiega Cinzia Tagliabue,
responsabile clientela istituzionale di Pioneer - di cui otto ispirate al
concetto di data obiettivo. L�aderente dovr� scegliere fra
di loro in funzione della scadenza presunta di pensionamento, dal 2010
al 2045: la gestione prevede una riduzione graduale degli attivi pi�
rischiosi man mano che ci si avvicina ad essa. E,
per l�anno di riferimento, si propone in pratica di bloccare il rendimento
pi� elevato conseguito nel corso della gestione. L�ultima linea garantisce
invece le somme versate�. Novit� in vista anche per Arca Sgr, seconda nel segmento
degli aperti alle spalle di Intesa Previdenza. �Dal
primo dicembre il fondo Arca previdenza incorporer�
i due di Banca popolare di Bergamo, Bpb mercato e progresso e Bpb impresa e
lavoro - spiega Attilio Ferrari, amministratore delegato di Arca Sgr -.
Grazie a quest�operazione, diventer� il maggiore in Italia per patrimonio
gestito, con un attivo di quasi 500 milioni di euro
e circa 65 mila aderenti, di cui undicimila di lavoratori dipendenti�. Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione:
Economia - data: 2006-11-27 num: - pag: 15
Grandi (Ds): sgravi Irpef dal 2008. Morgando
(Margherita): possibili gi� l'anno prossimo - Tasse, nella maggioranza ora
scatta la rincorsa ai tagli - Manovra al via in Senato. Padoa-Schioppa a cena
da Prodi
autore: Mario Sensini categoria:
REDAZIONALE ROMA � L Su come e quando avviare il
taglio delle tasse le ricette in campo sono molte. Gli sgravi Irpef proposti
dalla Margherita dovrebbero arrivare in sede di conguaglio con la busta paga
di dicembre. �L I Ds, che hanno annunciato con Fassino un emendamento
simile, frenano per� sui tempi. La possibilit� di
ridurre le tasse, ha detto il sottosegretario all Padoa-Schioppa � apparso finora molto pi� prudente
indicando in pi� occasioni nel 2009 l La partita, per�, non finir� l�. La maggioranza punta infatti a modificare anche il nuovo meccanismo del bollo
auto, evitando i rincari per le automobili nuove e quelle a gpl, e cerca
altre risorse per favorire la rottamazione dei veicoli pi� inquinanti. C Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione:
Economia - data: 2006-11-27 num: - pag: 15
I SINDACATI - Bonanni a Rutelli: su pensioni e
lavoro trattiamo�
autore: Sergio Rizzo categoria:
REDAZIONALE ROMA � Non che Luigi Angeletti
non sia disposto, per dirla con Francesco Rutelli, �a dare�. Anche, perch� no, l E comunque, se uno scambio fra
�dare� e �avere� con il sindacato ci dev Anche con Raffaele Bonanni il leader
della Margherita, intervistato ieri dal �Corriere�, sfonda almeno all Basterebbe questo per capire come la strada indicata da
Rutelli si presenti piena di insidie. Se poi si
ascoltano le parole di Morena Piccinini, che nella Cgil non � certamente considerata un LA REPUBBLICA luned� 27 novembre 2006
"Liberalizzate, o resterete indietro" -
La ricetta dei Nobel per l�Italia: riformare scuola, lavoro e pensioni - I
"consigli" degli studiosi da domani a Venezia su invito di Telecom
Colloquia - Analisi comuni. Solo sulla moneta unica Heckman dice "�
stata una cattiva idea"
ROMA - Troppe regole, troppe
tasse, troppi lacci e laccioli. E� per questo che l�economia
italiana non cresce, non riesce a decollare, annaspa nelle classifiche
internazionali, condannata ad essere il fanalino di coda. Se
il paese vuole raggiungere gli altri partner, recuperare competitivit� e
affrontare al meglio le sfide della globalizzazione, la strada per il governo
Prodi � obbligata: deregulation, liberalizzazioni, riforme, efficienza. In tutti i campi: dal mercato del lavoro alle pensioni
all�universit�. Sono i consigli di James J.Heckman, Robert M. Solow e
Robert A. Mundell, tre premi Nobel a cui Repubblica ha rivolto alcune
semplici domande che sono ogni giorno sulla bocca di
tutti: perch� il paese non cresce, cosa deve fare il governo per ridare
slancio all�economia, se l�euro � stato un bene o un male. Sui primi due quesiti l�analisi e dunque le ricette sono
simili; sulla moneta unica no. C�� chi pensa che sia stata una disgrazia o
peggio, un errore o comunque un vincolo in pi�; chi
invece guarda all�accordo di cambio come a una strada senza ritorno e chi lo
considera una panacea. Questi studiosi giungeranno a Venezia
domani, su invito di Telecom Colloquia, per discutere di �utopie
sostenibili�. Con loro ci sar� anche il Nobel indiano Amartya Sen, uno specialista del concetto di sviluppo, diverso da
quello della crescita, che per� non ha risposto alle domande, giudicandole
distanti dal suo ambito di ricerca. Heckman � professore a Chicago e studia l�impatto
economico dei programmi sociali. Solow � professore emerito alla New York University e si occupa dell�impatto delle
tecnologie nell�economia. Mundell, insegna alla Columbia University ed � un
esperto di macroeconomia internazionale e di dinamiche
monetarie, promotore della �global currency�, cio� di una moneta unica per
tutti i paesi. LA REPUBBLICA luned� 27 novembre 2006
JAMES J. HECKMAN - "Deregulation obbligatoria meno Stato
nell�economia" - Vi muovete nella giusta direzione, ma sempre troppo
lentamente rispetto alle necessit�
1.�La risposta � ovvia. Il paese soffre di un pesante
fardello di regole e di tasse che, al dunque, riduce gli incentivi al lavoro,
la produttivit� e la flessibilit� dell�economia. Anche il mercato del lavoro
e dei prodotti � assolutamente troppo imbrigliato
dalle regole per essere efficace in un mondo globale. E
poi, l�affermazione secondo cui il sistema del welfare riduce le
ineguaglianze mi pare semplicemente falsa�. 2.�In linea di massima, l�euro � una cattiva idea. La
moneta unica lega e vincola l�Italia ad altri paesi che hanno una grande capacit� di crescita. In pi�, finisce con
l�eliminare un utile strumento di politica economica. C�� un�unica,
buona caratteristica a mio avviso: l�euro promuove la stabilit� dei
prezzi�. 3.�Per il governo l�imperativo � deregolare. Bisogna
riuscire a ridurre il potere e l�influenza dello stato corporativo. Occorre
anche allentare la rigidit� delle troppe regole che rendono difficile, per
gli italiani e per tutto il sistema-paese, rispondere alle nuove sfide e alle
nuove opportunit� che derivano da un�economia globalizzata.
In definitiva, mi sembra che l�Italia si sia mossa nella direzione giusta ma
sempre troppo lentamente�. LA REPUBBLICA luned� 27 novembre 2006
Venerd� le assemblee per la fusione. Tiene banco
il nodo dell�incompatibilit� del presidente della Cdp - Intesa-Sanpaolo, il
caso Iozzo sul tavolo della Compagnia
TORINO - Le assemblee chiamate ad approvare la fusione
tra Sanpaolo e Banca Intesa sono fissate per venerd� prossimo
ma gi� oggi la Compagnia presieduta da Franzo Grande Stevens �
impegnata in un prologo che avr� ancora una volta al centro il caso Iozzo,
ovvero la posizione dell�amministratore delegato di Piazza San Carlo il
quale, dopo essere stato candidato alla vicepresidenza del consiglio di sorveglianza
del costituendo colosso bancario, � stato nominato presidente della Cassa
Depositi e Prestiti. Un doppio incarico che ha sollevato un problema di incompatibilit� ancora insoluto, anche perch�
l�interessato sembra intenzionato a non rinunciare al ruolo che gli � stato
affidato quando ancora non si sapeva dell�impegno romano che lui stava per�
contrattando a livello di governo. In sua sostituzione si fa il nome di
Rodolfo Zich, ex rettore del Politecnico di Torino, gi� indicato come
consigliere, ma il percorso non � in discesa. Presi in contropiede, i torinesi sono decisi a
presentare un nuovo candidato che possa
rappresentarli a tutto tondo e non in �condominio� e dunque col rischio che
venga ridimensionato il loro peso nella futura banca gi� argomento di
discussione e di dubbi. Vista da Torino probabilmente la questione della incompatibilit� potrebbe anche non essere
determinante, ma quando si pensi che la Cdp � azionista di riferimento delle
Poste e soggetto che gestisce i risparmi di questo servizio, allora la
situazione � diversa. Stando cos� le cose si tratta soltanto di stabilire se
Alfonso Iozzo � intenzionato a resistere e magari a rinviare l�opzione tra i due incarichi o se decider� di scegliere
subito. A Torino si pensa che egli lascer� dopo l�assemblea consentendo il
disco verde alla nomina di Zich. Questa non prevista scossa di assestamento
potrebbe riaprire anche il caso di Carlo Callieri come consigliere, con ci�
chiudendo un�altra polemica che si trascina da giorni con al centro, appunto,
il numero due della Compagnia Sanpaolo ed ex vicepresidente di Confindustria.
Naturalmente questo presupporrebbe una modifica del documento fatto approvare
alla Compagnia dal presidente Grande Stevens circa la non provenienza dal suo
interno dei candidati destinati al consiglio di sorveglianza. Ma � questo un
accorgimento che di fatto potrebbe non comportare
particolari difficolt� sul versante torinese, oggi pi� che mai intenzionato a
rafforzare il suo ruolo, andando possibilmente oltre l�avanzamento di Pietro
Modiano che, a quanto si dice, nell�organigramma di cui si sta occupando
Corrado Passera, potrebbe diventare il direttore generale vicario. E,
nell�attesa della fusione effettiva, potrebbe anche occupare il ruolo di ad del Sanpaolo al posto di Iozzo. Aspettando questi chiarimenti il comitato di gestione
della Compagnia sembra abbia chiesto a un altro
advisor un parere di congruit� dei concambi in aggiunta a quello formulato da
Jp Morgan e Rotschild. In realt� sull�argomento ci sono due scuole di
pensiero contrapposte: una che ritiene chiusa la partita economica e un�altra
che ancora pensa che possano esserci degli aggiustamenti. A questa seconda si iscrive d�ufficio il socio spagnolo Santander il quale,
non avendo ancora digerito il fatto di essere stato tenuto fuori dal
negoziato per la fusione, insegue la possibilit� di rifarsi sul piano
finanziario. C�� uno stuolo di avvocati che sta
lavorando a questa ipotesi e intanto gli uomini di don Emilio Botin in Italia
stanno studiando alcune mosse aggressive. Le indiscrezioni ricorrenti dicono che le direzioni nelle quali si stanno muovendo
sono Capitalia e Monte dei Paschi di Siena. LA REPUBBLICA luned� 27 novembre 2006
IL CASO - Lo scontro per i vertici dell�Anasf,
confermato Conti Nibali - Promotori finanziari Fideuram batte Generali
TAORMINA - Il braccio di ferro tra il mondo Sanpaolo e
quello Generali nel settore del risparmio gestito � uno dei nodi della
fusione bancaria dell�anno � si � riprodotto, quasi fedelmente, anche a
livello di promotori finanziari. Cos�, all�ottavo Congresso nazionale
dell�Anasf � il "sindacato" dei promotori � che ieri ha
faticosamente eletto gli organi direttivi della categoria, � andato in onda
soprattutto lo scontro tra la lista Fideuram e la lista di Banca Generali
(con alcune componenti di Rasbank). Il risultato � stata la conferma per un altro mandato del presidente
uscente, Elio Conti Nibali (principale ispiratore della lista Fideuram,
gruppo in cui lavora da tempo) e la nomina di un Comitato esecutivo composto
da nove membri e � teoricamente � gi� in parte dimissionario. Le "primarie" tra gli associati dell�Anasf
hanno assegnato i seggi nel "parlamentino" dell�associazione, il
Consiglio nazionale: i risultati sono stati dodici posti alla lista Fideuram,
sette alla lista di Mediolanum (l�unica rigidamente monolitica al suo
interno) e sei alla lista promossa da Franco Ragone (ex sindacalista
Fideuram, passato a Banca Generali subito dopo la frattura tra Ugo Ruffolo e
i vertici del Sanpaolo) e da Luigi Criscione (Rasbank, cio�
dello stesso gruppo da cui proviene l�attuale amministratore delegato di
Fideuram, Massimo Arrighi). Dunque, forte affermazione della lista Fideuram, ma inferiore a quella del Consiglio uscente e,
soprattutto, non sufficiente da sola a governare l�associazione. Ieri il nuovo consiglio appena eletto si � riunito e ha
nominato il presidente, i due vice presidenti, il tesoriere e gli altri
cinque membri del comitato esecutivo, cio� di
quell�organo che di fatto dirige l�Anasf, una sorta di Consiglio dei ministri.
Ebbene, la lista vincente � quella di Fideuram � ha
presentato l�elenco dei nove nomi da votare in blocco, con la conferma di
Conti Nibali alla presidenza affiancato da un vice presidente vicario di
provenienza Mediolanum e da un altro vice della lista Generali-Rasbank.
Complessivamente, cinque posti alla lista Conti
Nibali, due a Mediolanum, due alla coppia Ragone-Criscione. Peccato che
questi ultimi, votati "in blocco" insieme agli
altri, avessero dichiarato gi� prima del voto di non voler accettare l�inserimento
nel "listone". Che, tra l�altro, ha
ricevuto 14 voti a favore e 11 contro (quindi hanno alzato la paletta rossa
anche gli uomini di Mediolanum, che pure hanno ottenuto il vice presidente
vicario). E ora? Dopo due giorni di
congresso � e una notte passata inutilmente a trattare � la situazione
apparentemente � arrivata ad una fase di stallo. Se alle parole faranno seguito i fatti, alla prima riunione del comitato
esecutivo dovrebbero essere formalizzate le dimissioni dei due rappresentanti
di Banca Generali-Rasbank. Che, anzi, per assurdo ritengono
di non doversi nemmeno dimettere perch� avevano rifiutato anche la sola
candidatura. Inoltre, visto che la lista di Conti Nibali pu� contare
solo su 12 voti e invece ne ha avuti 14,
evidentemente ci sono stati un paio di "franchi tiratori", qualcuno
che da altre file ha votato il pacchetto, contravvenendo all�ordine della
propria scuderia. Si vedr� se dai proclami si passer� davvero ai fatti. IL GIORNALE luned� 27 novembre 2006
Liberalizzazioni
e pensioni Altol� di D�Alema a Rutelli
�- di Antonio Signorini -�
da Roma - Francesco Rutelli: le
liberalizzazioni sono �il perno� delle politiche per modernizzare l � una visione parziale e anche un po Uno stop alla nuova offensiva di Rutelli e anche un LA STAMPA luned� 27 novembre 2006
SE LE BANCHE SI FANNO LA BORSA IN CASA
Francesco Manacorda E se alla fine l�interminabile
tormentone sul futuro di Borsa italiana fosse un esercizio del tutto
virtuale? Sempre e ancora al bivio tra l�alleanza internazionale o la
splendida solitudine, sempre e ancora in bilico sull�opportunit� di quotarsi o meno, Borsa spa sembra molto occupata a riflettere su s�
stessa mentre attorno a lei il mondo si muove a velocit� vertiginosa. Certo, la tecnologia degli scambi sulla piazza italiana
non � seconda a nessuno; ed � vero anche che i costi del trading tricolore -
ma la musica cambia se si aggiungono quelli di post-trading - sono nella
parte bassa della classifica internazionale. Ma
mentre i mesi passano e le opportunit� mancate - da Euronext all�improbabile
asse con la Deutsche Boerse - si accumulano, all�orizzonte appaiono anche
fenomeni nuovi. Che succeder�, ad esempio, al mondo delle Borse e a Borsa
italiana quando - solo tra dodici mesi - entrer� in vigore la Mifid, al direttiva sui mercati finanziari che elimina l�obbligo
di concentrazione degli scambi per i titoli quotati, ovvero stabilisce che le
negoziazioni non debbano pi� passare necessariamente per le Borse
regolamentate? Qualche avvisaglia si � gi� avuta nella
scorse settimane, con l�annuncio di un mercato elettronico a cura di
sette grandi banche, di cui quattro Usa. E in
Italia, se Borsa sta ferma, si muovono invece le banche. Ecco il Sanpaolo - e
quindi in prospettiva Intesa - diventare socio alla pari di
Unicredit nel circuito Tlx. Ecco Capitalia - lo ha detto l�ad Matteo Arpe - pensare all�acquisto di una piattaforma
elettronica di negoziazione, probabilmente Usa, da mettere assieme a quella
della sua Fineco. Insomma, nel giro di qualche mese quelle stesse banche
azioniste di Borsa potrebbero mettersi a fare in proprio lo stesso mestiere
della loro partecipata, aprendo cos� l�ennesimo caso di conflitto d�interessi
all�italiana. Forse anche di questo bisogner� tener conto se e quando Borsa
Spa decider� del proprio futuro.� LA STAMPA luned� 27 novembre 2006
L�INDAGINE DELL�AUTHORITY SUI CELLULARI - La
ricarica non conviene pi� - Ai gestori telefonici i soldi della tassa di
concessione e la sicurezza dell�incasso
�[FIRMA]GINO PAGLIUCA Novantuno pagine per porre fine, forse, a un La nascita Le ricaricabili sono state introdotte da Tim, nel 1997
copiando il Portogallo. Dieci anni fa la diffusione delle carte di credito
era ancora una frazione rispetto a quella odierna e
la maggioranza degli abbonati pagava con il bollettino di conto corrente
postale e la percentuale di clienti che non saldavano il conto era molto
elevata. A quel punto farsi prepagare era il migliore sistema per evitare le
frodi. La clientela era incentivata a passare al prepagato perch� poteva effettuare due risparmi: quello della tassa di concessione
governativa che grava sugli abbonamenti e quella dei canoni che allora
Telecom e Omnitel (l Cosa � cambiato Oggi i canoni imposti dai gestori sono pressoch�
spariti, vi � ancora solo qualche offerta che a fronte dell All Il boom Oggi le prepagate sono, con poche differenze tra un
gestore e l Dai costi di ricarica i quattro operatori attivi in
Italia traggono un giro d L�inchiesta L LA STAMPA luned� 27 novembre 2006
Il subcomandante dei risparmiatori - Elio
Lannutti, presidente Adusbef, lotta contro i soprusi - Ma non � bastato per
farsi eleggere in Parlamento
Elio Lannutti, se gliene dessero l�opportunit�, saprebbe
come sottrarre dall�indigenza le famiglie italiane. Recupererebbe 14 miliardi
di euro dai fondi dormienti delle banche, 5 miliardi
dal diritto di signoraggio, 4 miliardi dalle accise sui carburanti, 3
miliardi dai servizi assicurativi, e poi due miliardi di qui, due miliardi di
l�, e arriverebbe alla cifra di 45 miliardi di euro. Quasi una
Finanziaria e mezzo. Poi prenderebbe questi 45 miliardi e li consegnerebbe agli italiani. Sono poco meno di ottocento euro a testa, compresi i neonati, i
pensionati, gli invalidi, le casalinghe, gli immigrati. Tutti. Purtroppo
questa cuccagna ci � negata per il semplice motivo
che Elio Lannutti non � stato eletto al Parlamento, e non � in grado di
tenere fede a quello che ha chiamato �il mio impegno�. Elio Lannutti � un sociologo-giornalista di 57 anni con
una propensione per le battaglie civili che comprendono
lo scandalo dei bond argentini e la pubblicit� occulta del maresciallo Rocca.
Lannutti lotta per tutti. Il suo destriero � l�Adusbef (Associazione difesa
utenti servizi bancari e finanziari), che ha fondato nel 1987, che ha
sessantamila iscritti e che, generalmente, lo conferma in sella per acclamazione.
Attraverso l�Adusbef, Lannutti esercita il fervore e l�eclettismo. Avete dei
problemi con l�anatocismo? Collegatevi con Adusbef.it e cliccate. L�esperto
designato da Lannutti � l�avvocato Tanza, della delegazione Adusbef di
Lecce/Galatina. Il sito � una miniera per il ragioniere avvelenato che � in
noi. �Rc auto ed immigrati. Quali criticit�?�; �Le banche fanno il pieno. Al
mutuo cercano di affiancare un derivato sui tassi�;
�Responsabilit� della societ� di intermediazione per
l�attivit� illecita del promotore�. Apocalittico Se uno avesse il tempo di seguire nel
dettaglio tutte le indicazioni dell�Adusbef di Lannutti, dimezzerebbe
le sue uscite. O, pi� probabilmente, trascorrerebbe
l�esistenza in causa contro societ� telefoniche e casse di risparmio. E forse morirebbe giovane per eccesso di scariche
adrenaliniche. Qui c�� il modulo da stampare per costituirsi parte civile
contro la Parmalat, l� quello per ricorrere al Tar contro le bollette
truffaldine, e in mezzo si avverte che la Dad (Deutsche Adressdienst GmbH di Amburgo) sta inviando �a un gran numero di entit�
titolari di siti internet� dei comunicati che sembrerebbero ufficiali e
invece no, vogliono scroccare denari. E nel
frattempo si apre un fronte apocalittico: �Non ci facciamo intimidire dai
potentati economici cinesi, che non rispettano i diritti degli utenti e dei
risparmiatori�. Uomo di mondo Ma non bisogna lasciarsi
fuorviare. Non � tutto burocratico, cavilloso, polveroso come pare. Lannutti
non � soltanto un fautore puntuto della trasparenza del bollettino postale.
E� anche un uomo di genuina passione. Nelle brevi biografie di cui si
dispone, si fa sovente cenno alle umili origini.
Figlio di un contadino della provincia di Chieti, sa
che cosa � la terra, che cosa sono i suoi frutti, le stagioni. E sa, soprattutto, che cosa sono i sacrifici. Poi � un
uomo di mondo, e infatti ha sposato una donna
francese. Conosce i mezzi di comunicazione, e la sua missione passa dalle
cancellerie come dalle telecamere, e a chi lo dimenticasse
ricorda sovente della volta in cui fu �il mandante della tentata consegna del
tapiro d�oro all�ex governatore della Banca d�Italia, Antonio Fazio�. Questo asse col Gabibbo testimonia la vivacit�
intellettuale di Lannutti. La cedolare secca non ha segreti, per lui. Ma se c�� da manifestare sotto Palazzo Koch, ricorre
disinvoltamente alla gergalit� di piazza, e intona: �San Vittore / l�unico
protettore / del risparmiatore�. Comunista convinto In Fazio, lo si sar� intuito,
individu� il nemico mortale. Nel figlio pi� illustre di
Alvito si conciliavano infatti le due categorie per le quali Lannutti
ammazzerebbe: i poteri forti e la religione. E qui
c�entrano i suoi esordi nella vita pubblica, compiuti nelle truppe di
Democrazia proletaria. E� stato fra i fondatori di �Avvenimenti�
con Mario Capanna e Lidia Menapace. Si dichiara �comunista convinto�. E quando infine Fazio cedette, per lui fu come la
Rivoluzione d�Ottobre: �Festeggiamo la caduta di un tiranno�. Nella
circostanza, il leader dei Verdi, Alfonso Pecoraro
Scanio, stil� una lista di possibili e autorevoli successori di Fazio:
Lannutti e Tommaso Padoa-Schioppa, nell�ordine. Siccome invece venne nominato Mario Draghi, Pecoraro pens� di concedere a
Lannutti il modo di incidere nella societ� dalle aule parlamentari. Alle
scorse Politiche lo candid� per la Camera, ma neanche l�elettore lo premi�. Extraparlamentare Chi a questo punto avesse maturato il desiderio di
conoscere Lannutti, sappia che dentro Montecitorio non lo trover�,
ma fuori s�. Gira e rigira staziona con accoliti e cartelli sotto
all�obelisco per sollecitare interventi risolutivi a proposito del caso
Parmalat, o degli aumenti del bolli per le
motociclette, o dell�infedelt� delle etichette alimentari, o delle
rivendicazioni del sindacato gestori stabilimenti balneari. L�, intercetta
gli amici deputati cui fa sottoscrivere una profusione di interrogazioni
parlamentari che vuole bipartisan, perch� Lannutti � comunista, ma �
fermamente persuaso che le tasche dei poveretti non abbiano colore. Poi
intercetta i giornalisti che riportano le sue �accuse senza appello�, qualche
volta variate in �bocciature senza appello�, e nelle cronache Lannutti non
dice, non dettaglia, non sottolinea, non riferisce,
lui �sbotta� o magari �tuona�. Il filarino con Di Pietro Uno cos�, che �Avvenimenti� lo fond� anche insieme con Leoluca Orlando, che qualific� Franco Carraro
col titolo di �mammasantissima� dello sport corrotto, che invoca ritmicamente
la terapia di San Vittore, che emette sentenze e stabilisce bocciature �senza
appello�, uno cos� non poteva non avere un filarino con Antonio Di Pietro. I
due si incontrarono nel �98 sul terreno comune.
Entrambi sapevano quanto � dura la terra. Entrambi erano stati emigranti in Germania. Entrambi si erano riscattati negli allori accademici, Di Pietro
laureandosi in legge, Lannutti in sociologia con Franco Ferrarotti. E poi erano affratellati da un�ansia di giustizia dai
tratti raggelanti. Di Pietro accett�, per conto dell�Adusbef, di farsi
�paladino dei piccoli azionisti�, e Lannutti si specchi� nei tempi e non gli dispiacque che il suo popolo d�iscritti venisse
definito �rete di delatori civici�. Si riunirono a Roma, incazzatissimi,
decisi a ribaltare tutto questo mondo che non va, e
Lannutti osserv�: �Adesso va di moda, ma a manifestazioni come queste io
partecipo da quindici anni�. Mani pulite, insomma, era gi� in lui ben prima
che spuntasse Mario Chiesa. E prosegue oggi, che Di Pietro ha
la Mercedes blu, e Lannutti la foto sul sito col tapiro d�oro in mano. LA STAMPA luned� 27 novembre 2006
E-COMMERCE - Acquisti su Internet - Ecco come evitare le truffe e i furti
�[FIRMA]BRUNO RUFFILLI [\FIRMA]Cominci� male, l Un sistema integrato Dal 2002, Paypal � stato acquisito dal gruppo eBay, il leader mondiale delle aste online: oggi fa parte
di un pacchetto di servizi con cui � possibile gestire ogni aspetto del
commercio online: su eBay si pubblicano le inserzioni e si concludono le
compravendite, tramite Skype si comunica con i potenziali acquirenti o si
organizza un servizio di assistenza ai clienti, Paypal � il mezzo d Come funziona Il denaro viene prelevato dalla
carta di credito (anche ricaricabile) del pagatore e trasferito su una sorta
di conto virtuale, dove rimane a disposizione del ricevente. Questi pu� poi
girarlo sul proprio conto corrente bancario o postale oppure utilizzarlo a
sua volta per effettuare altri pagamenti. Tra i
vantaggi di Paypal c Le critiche Se Paypal � gratuito come strumento di pagamento, per il
venditore comporta invece delle spese: una commissione minima di 0,35 euro
per ogni transazione, pi� una percentuale variabile tra il 3,4 e l In Italia Negli Stati uniti un acquirente su tre utilizza PayPal
per gli acquisti online e il volume di pagamento complessivo gestito dalla
societ� nel terzo trimestre del 2006 � pari a 9,1 miliardi di
euro. Nel nostro Paese il servizio � attivo dal 2005 e gli iscritti
hanno superato il milione: "Prevediamo un ulteriore
aumento per le prossime festivit�", puntualizza Elena Antognazza,
direttore marketing di PayPal Italia. "A Natale c LA STAMPA luned� 27 novembre 2006
IL RISIKO BANCARIO - Si muove l�Mps: nozze assicurate
FEDERICO MONGA - GIANLUCA PAOLUCCI Il Monte dei Paschi si muove. Giuseppe Mussari sta per
mettere a segno il suo primo colpo da Presidente, con la scelta da del
partner internazionale per giocare la partita della bancassicurazione. Un cda
di Mps Vita, in settimana, dovrebbe analizzare le offerte selezionate dai
consulenti JP Morgan e Mediobanca, che avrebbero
predisposto una lista di cinque-sei candidati dopo una radicale
scrematura rispetto alle circa 30 offerte pervenute. L�offerta nel complesso
migliore, spiegano fonti finanziarie che seguono passo dopo passo il dossier,
� ancora quella degli olandesi di Aegon. Anche se nelle ultime ore si sarebbe aggiunta una nuova offerta
da parte di Munich Re che sarebbe �nettamente la migliore dal punto di vista economico�.
Il rilancio dei tedeschi sarebbe stato recapitato ai consulenti di Rocca
Salimbeni appena gioved� scorso, quando gi� la partita sembrava chiusa in
favore degli olandesi. Al momento la bilancia penderebbe ancora verso
Amsterdam. La proposta di Aegon darebbe infatti
maggiori garanzie sul piano industriale, e con il gruppo olandese sarebbero
gi� stati avviati dei contatti preliminari in vista di un accordo. D�altra
parte nei giorni scorsi il direttore finanziario del gruppo dei Paesi Bassi
era uscito allo scoperto, confermando l�interesse per l�acquisto di di una partecipazione in Mps Vita. Accanto ai due gruppi sarebbero ancora in lizza anche i
tedeschi di Talanx - terzi in Germania per raccolta premi,
che non hanno nascosto l�interesse per diventare soci dei senesi - e la
compagnia francese Cnp, che appena una settimana fa ha confermato
ufficialmente di aver fatto un�offerta. La chiusura dell�operazione dovrebbe comunque
arrivare entro la fine dell�anno o, al pi� tardi, all�inizio del 2006. Con l�ingresso
del partner internazionale Mps incasserebbe anche una cifra di tutto
rispetto, dato che le valutazioni circolate per quota messa in vendita - il
50% - pur molto diverse tra loro, arrivano fino a
circa un miliardo. Ancora tutta da giocare invece l�altra grande partita che vede impegnato il presidente-avvocato
di origine calabrese trapiantato a Siena: la �grande operazione�, il
matrimonio della banca senese. Su questo fronte in realt� le bocce sono
ancora ferme. Fonti senesi ritengono improbabili novit� nel breve termine e
sostengono che nonostante l�attivismo di Mussari le
spinte per lasciare tutto com�� sono ancora molto forti. Le stesse spinte avrebbero di fatto �congelato� il progetto con
Antonveneta-Abn Amro, lasciandolo scivolare nel silenzio, nonostante
sembrasse possibile far quadrare il cerchio consentendo una forte crescita
dimensionale ma lasciando alla Fondazione Mps, guidata adesso da Gabriello
Mancini, il ruolo di primo azionista. Tutto tace invece dalla Spagna, dove
ciclicamente tornano le voci di un interesse verso Siena alternativamente del
Santander del Bbva. L�ultima volta, quando un sito internet del Paese iberico
ha scritto di una offerta di scambio azionario del
Bbva su Mps, la Borsa ci ha creduto - o forse ci ha speculato - riversando
forti acquisti sui titoli del Monte. Tutto tace invece verso Roma. Il
matrimonio con Capitalia, l�altra grande zitella del sistema bancario
italiano, pur sostenuto dalla politica romana - ma visto con favore anche da
qualche socio dei due gruppi - non viene neppure
preso in considerazione da Siena.� LA STAMPA luned� 27 novembre 2006
IL NOME & L�AFFARE - A Faissola dimostrare
che l�Abi c�� ancora
�[FIRMA]VALERIA SACCHI La fusione tra Banche Popolari Unite e Banca Lombarda e
Piemontese lascer� a Corrado Faissola pi� tempo
libero per occuparsi dell Dal primo aprile, egli passer� infatti
dalle fatiche di amministratore delegato della Lombarda alla meno impegnativa
poltrona di vicepresidente del consiglio di gestione della superpopolare. E
di tempo ne ha bisogno perch� oggi l E il governatore Mario Draghi ha denunciato l LA STAMPA luned� 27 novembre 2006
Al guidatore serve la doppia assicurazione
Giuseppe Alberti TORINO - Una delle polizze che sta
prendendo sempre pi� piede sul nostro mercato � quella che riguarda gli
infortuni dei conducenti auto. Questo tipo di polizza, in
pratica, cerca di avvicinarsi alla copertura obbligatoria �rc auto� riservata
ai trasportati. Come � risaputo, infatti, la
legge in materia non fa rientrare nella formula assicurativa �rc� chi conduce
il veicolo. Due possibilit�: la prima riservata a chi guida un�auto, anche se
non di sua propriet�, e quella che garantisce il rischio infortuni per chi usa una determinata auto. In questi casi le rispettive
tariffe sono essenzialmente identiche, mentre si differenziano in base alle
prestazioni previste. Facciamo alcuni esempi. Per un tetto di copertura di
150 mila euro per il caso di decesso, altrettanti nell�ipotesi di invalidit� permanente, oltre alla cifra di 2500 euro
per il rimborso delle spese di cura, il costo annuo pu� risultare di 160
euro. C�� la clausola che la societ� assicuratrice rinuncia al diritto di
rivalsa nei confronti del responsabile del sinistro.
In parole povere, se si viene tamponati riportando,
per ipotesi, il colpo di frusta, l�infortunato incasser� quanto gli spetta
per la polizza infortuni pi� ci� che gli � dovuto da parte della compagnia
che assicura il responsabile del sinistro. Di solito, � prevista una
franchigia che giostra attorno al 3% a partire dai
100 mila euro in su: se il grado invalidante � � poniamo � del 5% e la somma
assicurata � di 100 mila euro all�infortunato andranno 3000 euro e non
5000.� LA STAMPA luned� 27 novembre 2006
Unicredit schiera una barriera di certificati -
Novembre � stato molto effervescente dal punto di vista delle emissioni di
certificati di
investimento in Piazza
Affari.
In pochi giorni il listino del Sedex si � arricchito di
64 nuovi strumenti, di cui 53 targati Unicredito. In particolare, sono nati
�titoli con protezione� (Equity protection) che riguardano sette
blue chip italiane e tre indici azionari. Per tutti Unicredito mette a
disposizione due strike (gli obiettivi di riferimento) differenti. E, per ogni strike, offre la partecipazione al rialzo al
50% o al 100%. La protezione � totale per tutti gli strike, ma cambia la
modalit� di adeguamento del prezzo: in pratica una
partecipazione del 100% indica che il prezzo del certificato riflette
totalmente il movimento del titolo o dell Gli indici azionari su cui si potr� investire con la
garanzia del ritorno del capitale fra due anni, cio�
a scadenza, sono il tecnologico Nasdaq100, il Nikkei 225 e l � -Oscar Wilde-
Per acquistare popolarit� bisogna essere una
mediocrit�.
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