so mortali. Si calcola che il 26% dei
bambini sotto i 5 anni sono malnu-
triti e sottopeso.
Col progetto Alice for children mi-
gliaia di bambini stanno usufruen-
do di interventi di carattere sanita-
rio, laddove il virus dell’HIV/AIDS
ha interessato anche i bambini, e
sono stati messi nelle condizioni di
avere accesso a una istruzione sco-
lastica di base per potere usufruire,
in seguito, a corsi di formazione
professionali per trovare un lavoro
e vivere una vita dignitosa.
Infatti, nel continente africano più
del 60% dei giovani in età da lavo-
ro è disoccupata o vive sottopagata.
In Kenia il 70% degli adulti vive
con 2 dollari al giorno e per questo
Alice for children a Nairobi ha
aperto la prima scuola professiona-
le di cucina italiana per i giovani
delle baraccopoli e nel contempo
ha sponsorizzato un progetto di
adozioni a distanza dei minori per
scolarizzarli e allontanarli dal lavo-
ro minorile nelle discariche di Nai-
robi.
Alla luce di ciò appare evidente che
la missione di Alice for children vo-
glia essere più completa possibile
nell’offrire all’infanzia senza fami-
glia o più bisognevole, oltre al-
l’istruzione, anche una adeguata
assistenza alimentare e medica.
L’insorgere dell’emergenza Coro-
navirus e le misure restrittive del
lockdown hanno aggravato ancora
di più una situazione già sofferente
dal punto di vista sanitario e ali-
mentare. A Nairobi e nelle sue ba-
raccopoli dove vive il 60% degli
abitanti su 5 milioni di unità, la po-
polazione è stata costretta, dalla
pandemia, a restare a casa senza
acqua, luce e risorse alimentari
sufficienti.
Tutto ciò ha determinato l’insor-
gere di una nuova drammatica
emergenza nell’emergenza. E i
bambini sono le prime vittime. Il
primo effetto gravido di difficoltà
è stato ed è il problema alimenta-
re. Per i bambini andare a scuola
vuol dire contare almeno su un
pasto assicurato al giorno. Se non
si può andare a scuola non si
mangia.
Le scuole sono chiuse e, quindi, i
bambini e le loro famiglie vivono
alla giornata e in condizioni preca-
rie, non essendo prevista alcuna
forma di sostegno governativo alle
famiglie, per cui gli operatori di
Alice for children stanno visitando
le famiglie casa per casa per distri-
buire cibo e farina necessaria per il
sostentamento dei bambini.
Inoltre, gli stessi operatori, per
sopperire all’assistenza sanitaria
pubblica che è inesistente, stanno
sostenendo due piccoli ospedali e
ambulatori per garantire la forni-
tura di guanti, mascherine, medi-
cine e quant’altro per offrire le cure
di base ai bambini e alle loro fami-
glie, che vivono a centinaia di mi-
gliaia nelle baraccopoli.
Naturalmente vengono fatti inter-
venti di priorità sui bambini con
malattie croniche, sieropositivi o
malnutriti e a tale scopo gli opera-
tori di Alice for children si avvalgo-
no della collaborazione di una in-
fermiera professionale che li ac-
compagna a visitare le circa 20 fa-
miglie giornaliere.
Alice for children offre l’opportu-
nità a chi lo desidera, di operare
come volontario/a presso le scuole
delle baraccopoli di Nairobi, di
Nasipa e negli orfanotrofi. In al-
ternativa si possono sostenere i lo-
ro progetti mediante adozioni a
distanza.
n
pazio aperto S18
Spazio aperto
PER I BAMBINI
ANDARE A SCUOLA
VUOL DIRE CONTARE
ALMENO SU UN PASTO
ASSICURATO
AL GIORNO. SE NON
SI PUÒ ANDARE
A SCUOLA
NON SI MANGIA
ALICEFORCHILDREN