Table of Contents Table of Contents
Previous Page  13 / 24 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 13 / 24 Next Page
Page Background

a cura di

Daniele Scelta

Esecutivo Nazionale FABI Giovani

13

Musica & concerti

luglio

/

Agosto 2020

usica & concerti M

F

orse qualche nostalgico starà pensando ad una

serie tv americana degli anni ’70, ma la nostra

storia ha avuto inizio il 18 novembre 1993. A

quel tempo l’emittente televisiva MTV era giovanis-

sima, ma già sulla cresta dell’onda. Solo pochi anni

prima nel corso della premiazione MTV Video Music

Awards il gruppo rock Bon Jovi si era cimentato a sor-

presa in un’esibizione dai mezzi poverissimi, utiliz-

zando giusto un paio di chitarre acustiche. Il pubblico

ne fu così entusiasta che i dirigenti della rete decisero

di cogliere la palla al balzo: nacque il programma

MTV

Unplugged

, letteralmente “spina staccata”, in

cui le esibizioni si svolgono rigorosamente senza l’au-

silio di strumentazione elettrica.

Quel famoso giovedì di novembre a bussare alla porta

dei Sony Studios di New York fu il gruppo simbolo

degli anni 90 e del disagio della Generazione X: i

Nir-

vana

. Il loro leader, Kurt Cobain, non era entusiasta

all’idea di un concerto così intimo e tradizionale. In

realtà c’è poco da stupirsi data la componente graf-

fiante delle sue esibizioni dal vivo, che sono un trionfo

di chitarra elettrica, ed infatti fece pressione all’orga-

nizzazione per avere un’amplificazione e un pedale

per gli effetti sonori. Arrivato in studio, suggerì delle

modifiche a dir poco sui generis alla scenografia. In

particolare chiese che il palco fosse adornato con gigli,

candele nere ed un candeliere di cristallo. Il respon-

sabile non poté fare a meno di chiedere “come un fu-

nerale?”, per sentirsi rispondere che era “esattamente

così”. L’intera performance fu filmata in un’unica ses-

sione di riprese, al contrario di quanto avveniva con

la maggior parte degli artisti. I

Nirvana

non avevano

nascosto un certo criticismo nei confronti di chi aveva

interpretato quell’occasione come un modo per ripro-

porre i propri maggiori successi, non a caso optarono

per un repertorio meno conosciuto ai più, inserendo

anche una splendida versione di

The Man Who Sold

The World

di David Bowie.

Pochi mesi dopo, consumatasi la tragica morte di Co-

bain, questo concerto conobbe una popolarità ina-

spettata. MTV lo mandò in onda ripetutamente, ciò

probabilmente contribuì alla decisione dei membri

restanti di pubblicarlo come album postumo a quasi

un anno dall’esibizione.

La chitarra che quel giorno ha accompagnato Cobain,

una Martin D-18E del 1959, è stata battuta all’asta il

22 giugno u.s. per l’esorbitante cifra di 6 milioni di

dollari. È un nuovo record nella storia della musica

moderna, che scalza dal podio la Black Strat di David

Gilmour, venduta l’anno scorso per “soli” 3 milioni e

975 mila dollari.

n

LA CHITARRA

DA SEI MILIONI

DI DOLLARI