28
Enogastronomia
I Greci lo consideravano il “cibo
degli dei”, perché rappresentava
una componente importantissima
nei riti che prevedevano offerte vo-
tive. Omero descrive la raccolta del
miele selvatico, Pitagora lo racco-
mandava come alimento per una
vita lunga.
I Romani lo utilizzavano soprattut-
to come dolcificante e conservante
e ne importavano grandi quantita-
tivi da Creta, Cipro, dalla Spagna e
da Malta. Da quest'ultima pare an-
che derivarne il nome originale
Meilat
, appunto
terra del miele
.
Anche nel Medioevo il miele aveva
un ruolo centrale nell'alimentazio-
ne, anche se fu gradualmente sop-
piantato come agente dolcificante
nei secoli successivi, soprattutto
dopo l'introduzione dello zucchero
raffinato industrialmente.
Solo recentemente, in virtù delle ri-
conosciute proprietà terapeutiche,
il miele sta ritornando in voga.
L'Europa attualmente è il secondo
produttore di miele al mondo. Ma
tra import a basso costo e malattie
il futuro dell'apicoltura nostrana è
incerto. Gli apicoltori dell'Unione
europea producono ogni anno 250
mila tonnellate di miele ponendo
l'Ue al secondo posto nel mondo
per volumi. Il grosso della produ-
zione è concentrata in Romania
con 35 mila tonnellate seguita da
Spagna, Ungheria, Germania e Ita-
lia. Nel ranking mondiale al primo
posto c'è la Cina. In Italia ed in altri
paesi industrializzati la produzione
negli ultimi anni sta vivendo un ve-
ro e proprio crollo legato alla ma-
lattia della varroasi dovuta al pa-
rassita Varroa che deforma le ali
delle api e ai pesticidi che rendono
sterili i maschi delle api, nonché ai
cambiamenti climatici.
Le api sono organizzate in famiglie
dove ognuno ha un preciso ruolo e
una specifica funzione: a questo
compito nessun individuo si sot-
trae, poiché il singolo esiste solo in
funzione della comunità e la comu-
nità non esisterebbe se ogni com-
ponente non assolvesse al proprio
ruolo. Raccogliendo nettare dai
fiori, il loro principale nutrimento
che trasformano in miele per so-
pravvivere durante l’inverno, le api
trasportano inconsapevolmente
anche il polline dei fiori che si at-
tacca alla peluria che ricopre il loro
corpo. Di fiore in fiore trasmettono
L'EUROPA ATTUALMENTE
È IL SECONDO PRODUTTORE
DI MIELE AL MONDO. MA TRA
IMPORT A BASSO COSTO
E MALATTIE IL FUTURO
DELL'APICOLTURA
NOSTRANA È INCERTO
nogastronomia
E