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Enogastronomia

I Greci lo consideravano il “cibo

degli dei”, perché rappresentava

una componente importantissima

nei riti che prevedevano offerte vo-

tive. Omero descrive la raccolta del

miele selvatico, Pitagora lo racco-

mandava come alimento per una

vita lunga.

I Romani lo utilizzavano soprattut-

to come dolcificante e conservante

e ne importavano grandi quantita-

tivi da Creta, Cipro, dalla Spagna e

da Malta. Da quest'ultima pare an-

che derivarne il nome originale

Meilat

, appunto

terra del miele

.

Anche nel Medioevo il miele aveva

un ruolo centrale nell'alimentazio-

ne, anche se fu gradualmente sop-

piantato come agente dolcificante

nei secoli successivi, soprattutto

dopo l'introduzione dello zucchero

raffinato industrialmente.

Solo recentemente, in virtù delle ri-

conosciute proprietà terapeutiche,

il miele sta ritornando in voga.

L'Europa attualmente è il secondo

produttore di miele al mondo. Ma

tra import a basso costo e malattie

il futuro dell'apicoltura nostrana è

incerto. Gli apicoltori dell'Unione

europea producono ogni anno 250

mila tonnellate di miele ponendo

l'Ue al secondo posto nel mondo

per volumi. Il grosso della produ-

zione è concentrata in Romania

con 35 mila tonnellate seguita da

Spagna, Ungheria, Germania e Ita-

lia. Nel ranking mondiale al primo

posto c'è la Cina. In Italia ed in altri

paesi industrializzati la produzione

negli ultimi anni sta vivendo un ve-

ro e proprio crollo legato alla ma-

lattia della varroasi dovuta al pa-

rassita Varroa che deforma le ali

delle api e ai pesticidi che rendono

sterili i maschi delle api, nonché ai

cambiamenti climatici.

Le api sono organizzate in famiglie

dove ognuno ha un preciso ruolo e

una specifica funzione: a questo

compito nessun individuo si sot-

trae, poiché il singolo esiste solo in

funzione della comunità e la comu-

nità non esisterebbe se ogni com-

ponente non assolvesse al proprio

ruolo. Raccogliendo nettare dai

fiori, il loro principale nutrimento

che trasformano in miele per so-

pravvivere durante l’inverno, le api

trasportano inconsapevolmente

anche il polline dei fiori che si at-

tacca alla peluria che ricopre il loro

corpo. Di fiore in fiore trasmettono

L'EUROPA ATTUALMENTE

È IL SECONDO PRODUTTORE

DI MIELE AL MONDO. MA TRA

IMPORT A BASSO COSTO

E MALATTIE IL FUTURO

DELL'APICOLTURA

NOSTRANA È INCERTO

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