a cura di
Simona Misticoni
Esecutivo Nazionale FABI Giovani
31
Viaggi
Aprile
/
Maggio 2017
di compare qualcosa di più lussuoso e internazionale,
soprattutto quando in fila per entrare nella cabina di
prova si sente parlare russo o cinese.
Dalla terrazza del Palais del Principe sul Rocher si ha
l’impressione di essere sul ponte di una nave, lo sguar-
do abbraccia la baia e il porto più glamour del mondo,
con yatch da sogno all’ancora o disposti lungo le ban-
chine in bell’ordine, uno dopo l’altro, in una sfilata di
perfette architetture navali, di forme aerodinamiche,
capaci di tagliare a velocità altissime incredibili tra-
guardi. Nelle notti d’estate la corte d’onore del Palazzo
è aperta al pubblico. Fra le vecchie pietre rosate, la
scalinata monumentale si trasforma in un palcosce-
nico, con l’Orchestra Filarmonica di Monte Carlo che
si lascia dirigere da bacchette famose per concerti
classici di livello.
spazio, in un territorio minuscolo e scosceso, ricco di
storie, di leggende.
Di Monte Carlo adoro il coté internazionale, lo cham-
pagne a fiumi, l’incredibile lucemediterranea, la dozzina
di stelle Michelin in meno di un chilometro quadrato.
Ma non è mai stato il lusso a stupirmi, anche se spesso
è difficile non farsi catturare da una delle sue massime
espressioni, i gioielli, nelle vetrine delle maison più fa-
mose. È qui che miliardari di tutte le nazionalità hanno
fatto felici tante fidanzate capricciose e interi harem di
consorti, cui spettano tanti gioielli quante sono e tutti
di identico calibro. Anzi la sua atmosfera da shopping
milionariomi piace anche se poi di solitomi accontento
di un “pellegrinaggio consumistico” da Zara, che ha
esattamente le stesse cose e gli stessi prezzi di Milano,
Parigi oNewYork, ma aMonte Carlo ti dà l’impressione