a cura di
Giovanni Corsaro
Esecutivo Nazionale FABI Giovani
CHE VUOI CHE SIA
“C
rowdfunding”
: un termi-
ne che ai più potrebbe di-
re poco, ma che altro non
è che una delle frontiere verso la
quale viaggia il settore bancario del
futuro. In buona sostanza – mu-
tuando la definizione da Wikipedia
– si tratta di una forma di finanzia-
mento collettivo, un processo colla-
borativo di un gruppo di persone,
che utilizza il proprio denaro in co-
mune per sostenere gli sforzi di per-
sone e organizzazioni. È una pratica
di microfinanziamento dal basso,
che mobilita persone e risorse. Siti
internet, come Kickstarter o Indie-
gogo, hanno basato la propria fortu-
na su questo meccanismo: chi ritie-
ne di avere una buona idea (un nuo-
vomodello di frigorifero, un film, un
videogame o la ricetta perfetta del-
l’insalata di patate) non deve fare al-
tro che proporla al pubblico tramite
le piattaforme citate, darsi degli
obiettivi di tempo e di denaro da rac-
cogliere e aspettare di vedere, nella
migliore ipotesi, i soldi confluire nel
progetto; altrimenti vedere infran-
gersi il sogno inseguito da una vita.
Claudio (Edoardo Leo) è il protago-
nista della pellicola che presentiamo
in questo numero. Giovane ingegne-
re informatico disoccupato, che so-
pravvive, insieme alla compagna
Anna (Anna Foglietta), insegnante
precaria, rimuovendo virus dai com-
puter e subaffittando una camera al-
lo zio cacciato di casa dalla moglie;
un giorno pensa di avere una buona
idea per un portale internet. Non
trovando nessuno disposto a finan-
ziargli il progetto, decide di aprire
proprio un account di Crowdfunding
per provare a raccogliere le risorse
necessarie. Ovviamente il riscontro
è quasi nullo. Una sera, usciti da una
festa ubriachi, dopo l’ennesima umi-
liazione, i due ragazzi registrano un
video nel quale promettono di fil-
marsi durante una notte di sesso e
Cinema
inema
C
FILM
DA
NON
PERDERE
di rendere visibile il filmato a tutti
coloro che avranno contribuito al
crowdfunding. A questo punto le of-
ferte cominciano a fioccare, metten-
do i due protagonisti di fronte a un
dilemma: quanto vale la propria di-
gnità? Il film di cui stiamo parlando
è
“Che vuoi che sia”
(105min. - Italia
2016) commedia con Edoardo Leo
nel ruolo di regista oltre che di attore
protagonista e con la partecipazione
di Rocco Papaleo eMarinaMassiro-
ni. La pellicola, come in
“Smetto
quando voglio”
con lo stesso Leo
protagonista, racconta di un paese
in cui la generazione
“1000 euro”
stenta ad emergere, ma convive con
i desideri e le speranze che da sem-
pre animano gli esseri umani: la vo-
glia di tranquillità, la famiglia, l’af-
fermazione sociale. Ma sullo sfondo
emerge una società pervasa dai peg-
giori vizi: arrivismo, voyerismo, cor-
ruzione; il tutto peggiorato e ampli-
ficato dalla diffusione ormai irrefre-
nabile dei social networks. Il lavoro
ci è piaciuto. Molto bella la citazione
di Umberto Eco: “I social media
hanno dato diritto di parola a legioni
di imbecilli che prima parlavano solo
al bar dopo un bicchiere di vino,
mentre ora hanno lo stesso diritto di
parola di un premio Nobel”. L’im-
magine perfetta dell’attuale società.
La regia pulita e funzionale svolge il
suo ruolo in maniera egregia. Ordi-
narie la fotografia e la colonna sono-
ra. Non scontato il finale. Il film è
uscito nelle sale lo scorso novembre
e da marzo è disponibile nei circuiti
di home-video.
Consigliamo di vederlo, un interes-
sante punto di vista sull’attuale so-
cietà.
n
23
Giugno
/
Luglio 2017