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Sport
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a pallavolo è uno degli sport più praticati del
mondo ed anche in Italia è storicamente fonte
di grosse soddisfazioni. I primi successi infatti,
risalgono al 1948, bronzo agli europei maschili, anche
se gli anni di maggior splendore sono stati quelli del
decennio 1990-2000, nei quali la nazionale italiana
maschile ha vinto praticamente tutto, tanto da essere
identificata, prendendo in prestito una canzone degli
Stadio, come la “generazione di fenomeni”.
Questo sport, come tutti quelli collettivi, prevede che
i giocatori in campo abbiano ruoli e compiti ben pre-
cisi. Tra questi, quello che funge da raccordo tra fase
difensiva ed offensiva e che coordina i giochi in campo
come un regista, è il “Palleggiatore”. Facile intuire,
quindi che è uno dei ruoli più delicati e che l’interpre-
te, oltre ad avere doti fisiche eccellenti, ne deve avere
di altrettanto buone anche mentalmente.
In Italia, dal 2012 sui campi dei palasport italiani, sot-
to rete, si è affacciato un giocatore che molti conside-
rano un talento del palleggio, è uno classe ‘98 e si chia-
ma Riccardo Sbertoli. Il primo contatto con la palla-
volo avviene in tenera età, quando andava a tifare per
il papà Davide; poi a 7 anni gli esordi.
TALENTO
SOTTORETE