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Enogastronomia
Asiatico o del Centro e Sud Ameri-
ca e che costano anche il 75% in
meno di quelli che si trovano nei
mercati della grande distribuzione.
Questi frutti sino ad alcuni anni fa
li si trovava solo nei mercati locali
dell'isola, attualmente con l'esten-
dersi delle coltivazioni e l'aumento
della produzione iniziano ad essere
presenti in tutta la nostra penisola
e all'estero. La Sicilia, quindi, len-
tamente si va ''tropicizzando'' nel
settore agricolo visto che le classi-
che produzioni spesso non conven-
gono più economicamente ed il bu-
siness di frutti tropicali è in conti-
nua crescita con un fatturato an-
nuo che ha raggiunto in Italia i 650
milioni di euro.
Ricordiamo che i primi esperimen-
ti di coltivazione sono iniziati at-
torno agli anni '60 grazie al lavoro
della facoltà di Agraria di Catania.
Negli anni ’80, dopo il successo
nella coltivazione e commercializ-
zazione del kiwi, in Italia è sorto
un grande interesse per la coltiva-
zione di frutti esotici ed inusuali.
È stato allora, dopo aver constatato
che nelle zone costiere della Sicilia
possono essere coltivati questi
frutti, che la loro presenza è andata
diffondendosi. Il
business
vero pe-
rò è iniziato un decennio fa, quan-
do banane, ananas, papaya, ... han-
no cominciato a conquistare palati
e tavole di casa nostra. A questo
proposito, la Sicilia insieme alla
California e all’Australia del sud è
considerata una delle regioni con
più esotismi al mondo.
Queste nuove coltivazioni, come
detto, seppur presenti in Sicilia
oramai da diversi anni, hanno avu-
FORSE ALCUNI
SORRIDERANNO ALLA SOLA
IDEA DI MANGIARE UN
AVOCADO GIARRESE,
UN MANGO DI ACIREALE
O DELLE BANANE
MATURATE AL SOLE DI
PALERMO, MA LA FRUTTA
ESOTICA DI PROVENIENZA
ITALIANA STA DIVENTANDO
ORMAI UNA REALTÀ DI CUI SI
PUÒ ESSERE CONTENTI
SOLO IN PARTE
nogastronomia
E