ttualità
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Attualità
nicazione attribuiscono al sindaca-
to alcune responsabilità del mal-
funzionamento del nostro Paese.
Spesso, senza distinguere tra le va-
rie sigle in campo e i diversi settori.
Anche le sempre maggiori disegua-
glianze sociali non giovano. Perché
appare sempre più netta la distin-
zione fra intere categorie di lavo-
ratori precari e gruppi elitari di
persone che detengono potere e
ricchezza, a detrimento della co-
siddetta
“classe media”
. Le inevi-
tabili contrapposizioni che si gene-
rano da queste dinamiche determi-
nano, sempre più spesso, scenari
di tensione che mal si coniugano
con ipotesi di mediazione, condi-
visione e concertazione.
A tutto ciò, si aggiunga il senso di
diffuso scontento dei colleghi lavo-
ratori che all’apparenza non sem-
pre sembrano cogliere i risultati
del lavoro delle sindacato. All’in-
terno di alcune singole realtà, ca-
pita di riscontrare un senso di
“scollegamento” fra ciò che fa il
sindacato e ciò che invece percepi-
scono i colleghi. Per fortuna, in
questi anni, abbiamo fatto sforzi
molto importanti sul fronte della
comunicazione, che ci hanno con-
sentito di contenere questo preoc-
cupante fenomeno.
In vista del rinnovo del prossimo
contratto nazionale, l’importanza
di mantenere vivo il settore e la ne-
cessità di difendere l’area contrat-
tuale saranno tra i pilastri che reg-
geranno il duro lavoro che da qui
ai prossimi mesi dovrà essere svol-
to con efficacia e determinazione.
La FABI c’è e utilizzerà, come sem-
pre, ogni energia per difendere la
categoria sotto il suo scudo.
Il tema fondamentale sarà quello
di preservare il legame tra rappre-
sentanti e rappresentati che, nel
nostro settore, è ancora ben saldo,
visto che circa il 75% dei lavoratori
sono iscritti ad una organizzazione
sindacale.
n
nizzazione del lavoro, della produt-
tività e della competitività.
Ma non è facile. Tanto che questo
scenario sembra aggravato dalla
percezione negativa che il grande
pubblico ha delle associazioni dei
lavoratori poiché, nostro malgra-
do, anche alcuni organi di comu-
IN VISTA DEL RINNOVO DEL PROSSIMO
CONTRATTO NAZIONALE, L’IMPORTANZA DI
MANTENERE VIVO IL SETTORE E LA
NECESSITÀ DI DIFENDERE L’AREA
CONTRATTUALE SARANNO TRA I PILASTRI
CHE REGGERANNO IL DURO LAVORO CHE DA
QUI AI PROSSIMI MESI DOVRÀ ESSERE
SVOLTO CON EFFICACIA E DETERMINAZIONE