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di
Mattia Pari
Coordinatore Nazionale FABI Giovani
ditoriale
E
Editoriale
Febbraio
/
Marzo 2018
UNEQUILIBRIO
(im)possibile?
I
n Italia la disoccupazione è al 12%, il PIL pro capite è di
35.865 dollari e un occupato lavora mediamente 1725
ore l’anno. In Francia la disoccupazione è al 10%, il PIL
pro capite è di 42.719 dollari e si lavora mediamente 1482
ore. In Germania la disoccupazione è al 3,8%, il PIL pro
capite è di 48.042 dollari e un occupato lavora 1371 ore.
Secondo un recente conteggio del sociologo Domenico
De Masi, se ognuno dei 23 milioni di lavoratori italiani
fosse occupato per le stesse ore del suo collega francese,
ci sarebbe impiego per 4,4 milioni di persone in più; se
invece fosse applicato lo stesso orario dei tedeschi i posti
disponibili in aggiunta sarebbero 6,6 milioni. In Italia i
disoccupati sono 3 milioni da sommare ai 2,2 milioni di
NEET che non studiano e non cercano un im-
piego; quindi, applicando lo stesso orario medio
della Germania, raggiungeremmo la piena oc-
cupazione.
Ovviamente, questa è soltanto una delle teorie
in campo e ce ne sono altre che non ritengono
questo mero calcolo contabile esaustivo della
realtà. Perché, ad esempio, resta il problema
di come non ridurre i salari a fronte di meno