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Editoriale
Insomma, abbiamo fra le mani un
grande potenziale che converrebbe
a tutti sfruttare, per evitare la co-
siddetta “fuga di cervelli” alla quale
abbiamo assistito, purtroppo iner-
mi, in questi anni.
Nel settore del credito, grazie al-
l'intervento della FABI e delle altre
organizzazioni sindacali, siamo
riusciti a gestire questo fenomeno,
sono i punti cardine di una piatta-
forma, quella presentata dalla FA-
BI e dalle altre organizzazioni sin-
dacali, che intercetta le esigenze
dei Millennials e li riconosce come
il vero valore aggiunto.
In un momento di profondo cam-
biamento, è necessario sfatare la
logica del “si è sempre fatto così”.
Bisogna, invece, avere il coraggio
garantendo comunque un ricam-
bio generazionale.
Nel ribadire la centralità del pros-
simo contratto collettivo naziona-
le, abbiamo sentito la necessità di
erigere una staccionata a difesa
della categoria.
Potenziamento del Fondo per l’oc-
cupazione, inclusione ed elimina-
zione del gap salariale per i giovani
di immaginare e preparare il futu-
ro, se non vogliamo che lo steccato
crolli, mettendoci di fronte ad
enormi difficoltà.
Bisogna iniziare a costruire la re-
cinzione mettendo dei paletti, par-
tendo dal prossimo che si chiame-
rà Contratto Collettivo Nazionale
di Lavoro (CCNL) che, per come lo
immaginiamo noi, non potrà in al-
nei prossimi anni, ha un ampio
campo visivo ed è pronto a cogliere
tutte le opportunità che si creeran-
no, senza alcuna preclusione.
Crediamo fortemente che in alcuni
casi sia necessario cambiare ango-
lazione, provare a vedere le cose
dalla parte di chi si trova in una po-
sizione diametralmente opposta,
per individuare soluzioni proficue
e condivise.
Solo così, proprio come una farfal-
la, saremo pronti a spiccare il volo
verso nuovi orizzonti.
n
cun modo legare le retribuzioni al-
le prestazioni individuali e dovrà
essere eticamente sostenibile su te-
mi di particolare rilevanza come le
pressioni commerciali.
Occorre considerare che, nella
maggior parte dei conflitti quoti-
diani, svolge un ruolo chiave la
prospettiva dalla quale si osserva
il problema. Già molti anni fa Lao
Tzu sosteneva che “Quella che il
bruco chiama fine del mondo, il re-
sto del mondo chiama farfalla”.
In effetti, il nostro punto di vista,
spesso in antitesi rispetto a quello
di alcuni banchieri, rispetto a come
dovrà essere il mercato del lavoro
OCCORRE CONSIDERARE CHE,
NELLA MAGGIOR PARTE DEI CONFLITTI
QUOTIDIANI, SVOLGE UN RUOLO
CHIAVE LA PROSPETTIVA DALLA
QUALE SI OSSERVA IL PROBLEMA