ditoriale
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Editoriale
Noi, quindi, non possiamo esimerci
dall'intraprendere una strada, qua-
lunque essa sia e, come sosteneva
Du Deffand, "La distanza non con-
ta: è il primo passo che è difficile".
La FABI il primo passo lo ha già
fatto da tempo, quando ha presen-
tato il nuovo modello di banca, e
continua con lo stesso spirito ora,
promuovendo un nuovomodello di
sindacato, snello, pragmatico e de-
cisionista.
Crediamo che il sindacato non si
possa più limitare ad una semplice
azione di protesta, ma dovrà avere
un ruolo sempre di più dominante
nelle fasi organizzative di ogni
azienda.
In molti paesi europei è possibile,
da diversi anni ormai, eleggere i
rappresentanti dei lavoratori nei
consigli di amministrazione, garan-
tendo trasparenza nella gestione
delle imprese.
Il grande problema che stiamo af-
frontando è che alcuni gruppi ban-
cari considerano il lavoro solo un
costo; per noi invece, nel futuro che
stiamo disegnando, il lavoro dovrà
avere una voce forte e chiara all'in-
terno delle aziende.
La presenza co-decisionale dei la-
voratori, garantirebbe democrazia
ed equilibrio economico e mette-
rebbe molti limiti alla finanza spe-
culativa cui, nostro malgrado, sia-
mo abituati.
È anche questo quello che inten-
diamo quando parliamo di parteci-
pazione attiva e di confronto a tutti
i livelli della contrattazione.
La storia della nostra categoria ci
insegna che il coinvolgimento dei
lavoratori è sempre stata per noi
sono per il futuro della nostra cate-
goria, ma probabilmente anche per
quello dell'intero Paese: ecco per-
ché saremo noi a compierle assie-
me ai lavoratori e le lavoratrici che
rappresentiamo.
Ebbene sì, dopo una lunga attesa,
il momento del salto è quasi arri-
vato e non importa quanto sarà dif-
ficile affrontarlo.
D’altronde non esistono ostacoli
troppi grossi, esistono semmai solo
motivazioni troppo piccole.
n
CREDIAMO CHE IL SINDACATO NON SI
POSSA PIÙ LIMITARE AD UNA SEMPLICE
AZIONE DI PROTESTA, MA DOVRÀ AVERE UN
RUOLO SEMPRE DI PIÙ DOMINANTE NELLE
FASI ORGANIZZATIVE DI OGNI AZIENDA
una prerogativa indispensabile e
l'altissimo tasso di sindacalizzazio-
ne dei bancari, (80 % circa), ne è la
prova concreta.
Per questo abbiamo provato a
guardare oltre l'ostacolo, licenzian-
do qualche mese fa la nostra piat-
taforma rivendicativa del CCNL e
provando a decidere insieme con i
lavoratori come dovrà essere il con-
tratto che vogliamo.
Sappiamo bene che le scelte che fa-
remo, saranno determinanti non