iscossione
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Con preciso riferimento ai colleghi
del contenzioso, operatività de-
mandata fino a qualche anno fa in
misura esponenziale a liberi pro-
fessionisti esterni, va precisato che
le recenti normative hanno inciso
notevolmente sull’incremento del-
la mole di lavoro interno.
Infatti, le recenti sentenze emesse
dalle giurisdizioni tributarie, han-
no visto soccombente Agenzia delle
Entrate Riscossione, statuendo
spesso l’invalidità degli atti di co-
stituzione in giudizio e le controde-
duzioni proposti dall’AdER (Agen-
zia delle Entrate Riscossione), qua-
lora fossero state promosse da un
avvocato del libero foro. Tali con-
danne hanno probabilmente spinto
l’azienda a servirsi sempre più di
personale interno e a costituire ap-
positi uffici, che si occupassero di-
rettamente di Costituzione Interna
in Commissione Tributaria, capaci
di redigere e depositare le memorie
difensive, nonché di sostenere le
nostre difese in giudizio. Decisione
peraltro già prevista dal Decreto le-
gislativo, 31/12/1992 n° 546, al
comma 2 dell’Art. 11.
Se ne deduce che, se oggi AdERpos-
siede nel proprio organico spiccate
professionalità anche tra i più gio-
vani in grado di porre in essere atti
che per il passato sono stati redatti
a titolo oneroso da professionisti
esterni, i cui costi hanno gravato sui
bilanci dell’ente, in virtù del note-
vole risparmio economico garantito
dall’utilizzo di proprio personale sa-
rebbe logico garantire un opportuno
percorso professionale e il giusto in-
quadramento soprattutto per i col-
leghi provvisti di idoneo titolo.
A conforto e sostegno di quanto af-
fermato inprecedenza si deve inoltre
tener conto dei due protocolli d’in-
tesa sottoscritti da AdER nel 2017.
1) Il protocollo di collaborazione
con l’Agenzia delle Entrate (che di-
spone già di un’avvocatura interna
composta da funzionari adeguata-
mente inquadrati), che contiene
una nuova impostazione nella ge-
stione delle controversie riguardan-
ti gli atti della riscossione incardi-
nati nelle giurisdizioni tributarie.
2) Quello con l’Avvocatura Genera-
le dello Stato che regola i rapporti
con l’Ente per lo svolgimento del
patrocinio da parte dell’Avvocatura
nelle controversie innanzi al Con-
siglio di Stato e alla Corte di Cassa-
zione a partire dal 1 luglio 2017.
La convenzione contiene al proprio
interno la previsione che, qualora
le cause si svolgano davanti ad au-
torità giudiziaria avente sede di-
versa da quella della competente
Avvocatura, l’AdER può avvalersi
di Quadri direttivi compresi nel
proprio organico, ai sensi dell’art.
2 del RD n. 1611 del 1933, ovvero,
nell’ipotesi in cui venga accertata
l’assoluta impossibilità di avvalersi
di dipendenti dell’ente, di avvocati
del libero foro.
Analizzando il protocollo d’intesa,
emerge un paradosso: in giudizio
possono intervenire con idonea
procura, solo dipendenti con il gra-
do di Quadri direttivi, indipenden-
temente dal fatto che siano posses-
sori di titolo professionale specifi-
co (avvocati abilitati/laureati in
giurisprudenza). La domanda a
questo punto sorge spontanea:
perché non garantire, essendo or-
mai entrati nell’alveo della pubbli-
ca amministrazione, in cui a certi
uffici e mansioni si accede avendo
prima di tutto un titolo di studio
specifico, gli opportuni inquadra-
menti a quei dipendenti che svol-
gono delle attività altamente pro-
fessionali?
Bene quindi sarebbe, l’istituzione
di un’avvocatura interna, facendo
ricorso ad un albo aziendale e uti-
lizzando personale interno per
l’esercizio delle attività di rappre-
sentanza ex art. 41 D. lgs 112/1999.
È un auspicio e anche una convin-
zione che la nostra organizzazione
sindacale porterà avanti e per la
quale sarà pronta a lottare con tut-
te le sue forze.
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