ditoriale
E
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Editoriale
collettivi, ma anche come l’anno
dell’open banking, introdotto dalla
nuova normativa PSD2 e dell’evo-
luzione galoppante del Fintech.
Siamo nel bel mezzo della rivolu-
zione tecnologica del settore, che
porterà inevitabilmente nuove sfi-
de e maggiore competizione fra gli
Istituti bancari che si tramuteran-
no, secondo l’Osservatorio Fintech
& Insurtech del Politecnico di Mi-
È questa la nostra idea sul contrat-
to del futuro, che non potrà però
dimenticare il passato, soprattutto
per evitare di ripetere gli errori
commessi dal settore.
Nell’accordo appena sottoscritto
abbiamo provato a normare il fu-
turo, immaginando come potrà es-
sere; abbiamo promosso senza
paura un cambiamento radicale di
direzione, perché siamo convinti
lano, in una contrazione dei ricavi
del 34% da qui al 2025.
Sarà necessario, quindi, trovare
nuove aree di business: ecco per-
ché nell’ipotesi di accordo nazio-
nale la FABI e le altre organizza-
zioni sindacali hanno richiesto con
forza una cabina di regia sulla di-
gitalizzazione, che avrà l’arduo
compito di cogliere ogni cambia-
mento, cercando spunti positivi in
termini di occupazione.
ziaria negli ultimi anni è aumen-
tato a dismisura, senza nessun
controllo, tanto che alcuni ban-
chieri hanno provato a giustificare
le riduzioni del personale nei vari
gruppi bancari con questo feno-
meno.
Bisogna, invece, considerare che lo
sviluppo tecnologico avuto negli
ultimi 100 anni, è sicuramente
molto più significativo di quello
avuto nel resto della vita dell’uma-
nità. A questo punto dovremo ini-
ziare ad interrogarci e decidere fi-
no a che punto permetteremo alla
tecnologia di plasmare la nostra vi-
ta lavorativa.
Probabilmente i robot non saran-
no mai oggetto di pressioni com-
merciali e non avranno nessun
premio di produttività, con buona
pace dei banchieri, ma per tutela-
re i colleghi abbiamo inserito l’ac-
cordo sulle politiche commerciali
nel nostro contratto, evitando in-
terpretazioni normative nei vari
gruppi bancari.
Il contratto del futuro sarà per noi
una nuova sfida, e siamo sicuri che
costruirà inclusione sociale, occu-
pazione e partecipazione.
Sarà un contratto che avrà un’ani-
ma sociale, probabilmente per la
prima volta, e sarà nostro compito
farlo rispettare in tutte le sue sfac-
cettature, giorno dopo giorno.
Insomma, la partita più difficile
sembra appena iniziata e nuove sfi-
de ci attendono, ma abbiamo posto
solide basi, che ci permetteranno di
affrontare tutto con calma, anche
perché come sosteneva Abraham
Lincoln “la cosa migliore del futuro
è che arriva un giorno alla volta”.
n
“La cosa migliore del futuro
è che arriva un giorno alla volta”
Abraham Lincoln
che se avessimo lasciato tutto in-
variato avremmo commesso un
grave errore, lasciando alla catego-
ria un contratto non al passo con i
tempi.
D’altronde, come sosteneva Flau-
bert “L’avvenire ci tormenta, il
passato ci trattiene, il presente ci
sfugge”.
E per evitare che ci sfugga dobbia-
mo essere consci che l’investimen-
to globale nella tecnologia finan-