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14

Marketing

I

mmaginatevi dopo una dura giornata di lavoro,

a casa comodamente seduti sul vostro divano e

rilassati davanti a un buon libro, quando all’im-

provviso qualcuno suona alla vostra porta. Immagi-

nate che, andando ad aprire, scopriate che quel qual-

cuno in realtà sono decine e decine di persone, im-

pazzite come schegge, in preda a un delirio inspiega-

bile, che irrompono nella vostra casa, con i loro bei

smartphone in mano, in cerca di veri e propri fanta-

smi. Vi sembra un quadro che difficilmente possa

realizzarsi?Nonne sarei così sicuro. Il fenomeno che

vi potrebbe investire ha un preciso nome e cognome:

Pokemon Go, o Pokemon Mania, o ancora, per farvi

meglio comprendere, realtà aumentata.

Ma andiamo per gradi e cerchiamo di spiegare, al-

trimenti l’unico “matto” qui potrei sembrare io. Alzi

la mano chi di voi nell’ultimo mese e mezzo non ha

mai sentito parlare di Pokemon Go, cioè di quella

strana “malattia/gioco” virtuale che sta mietendo

milioni di “vittime”. Io stesso ho cercato di ignorar-

lo, finché, da buon appassionato di “comunicazio-

ne”, non ho poi potuto fare a meno di analizzare il

bizzarro fenomeno. Pokemon Go è un videogioco

basato sui simpatici animaletti, nati dalla fantasia

giapponese, che alla fine degli anni 90’ hanno ap-

POKÉMON

GO!

La nuova mania

che parla di

“realtà aumentata”

arketing

M

UN SUCCESSO PLANETARIO

PER L’APP COSTRUITA DA

NINTENDO E NIANTIC. MILIONI

DI PERSONE IMPERVERSANO

CON I LORO SMARTPHONE

NELLE VIE DEL MONDO

A CACCIA DEI FAMOSI

ANIMALETTI RESI CELEBRI

DAI CARTOON GIAPPONESI

ALLA FINE DEGLI ANNI ’90.

UNA VERA E PROPRIA MANIA,

NEL BENE... E NEL MALE