di Nettuno
15
Settembre / Ottobre 2016
Marketing
passionato bambini e ragazzi con
cartoni animati e giochi per il Ga-
meboy. Ed è proprio per i nostalgici
di questi cartoni che Nintendo e
Niantic hanno scelto di sviluppare
una App che permettesse ai gioca-
tori di trasformarsi in allenatori di
Pokémon virtuali e di mettersi a
caccia degli stessi disseminati nel
mondo reale. Lo scopo del gioco è
compiere tutte le possibili azioni di
un allenatore, dalla cattura dei Po-
kémon fino al combattimento nelle
palestre. L’idea di base è semplice,
ma geniale: si gioca utilizzando
smartphone e tablet, e non più le
tradizionali e sorpassate consolle
elettroniche. Lo scenario del gioco
non è un video immaginario, ma il
mondo, mappato da Google Earth,
con le sue strade ed edifici reali (an-
che casa vostra magari!) e i cuccioli
di mostro che appaiono di tanto in
tanto e che si catturano grazie alla
telecamera dello smartphone. Po-
ca dei loro Pokémon. Questo nel bel
mezzo di una “critica”mediatica che
nel bene o nel male non fa altro che
parlarne. Già, perché Pokemon Go
è diventato a tutti gli effetti un vero
e proprio fenomeno culturale di
massa, anche con risvolti pericolosi.
Inutile negarlo, non tutti gli appas-
sionati del nuovo videogame hanno
un approccio equilibrato al gioco.
Molti si sono già messi nei guai: c’è
chi ci gioca mentre è alla guida, chi
nel cercarli è caduto in un dirupo,
chi non è andato al lavoro per cat-
turare i famosi mostri, e si contano
poi tante altre situazioni che parla-
no di degenerazione del fenomeno,
come ad esempio bande di ladri che
utilizzano la funzione di geolocaliz-
zazione del gioco per attrarre e de-
rubare le persone per strada. L’altra
faccia della medaglia, invece, parla
addirittura di effetti benefici deri-
vanti dal gioco. Come recentemente
riportato in un articolo della CNN,
pare che l’App abbia un benefico ef-
fetto su bambini affetti da autismo e
da sindrome di Asperger. Il gioco sa-
rebbe cioè adatto ad aiutare questi
bambini grazie alla sua forte spinta
a interagire con l’ambiente circo-
stante. Sta di fatto che in giro per il
mondo pare che alcuni ospedali si
siano attrezzati per utilizzare l’App
a scopo clinico. Uno di essi è il C. S.
Mott Hospital, in Michigan, che in-
coraggia i suoi piccoli pazienti a gio-
care con l’App: a caccia di Pokémon
tra i corridoi, infatti, i bambini inte-
ragiscono con gli ambienti e il per-
sonale, che sembrano diventareme-
no tristi e paurosi. E siamo solo al-
l’inizio, restate connessi, di certo ne
vedremo ancora delle belle.
n
kemon Go usa il Gps e la realtà au-
mentata, mondo virtuale, dunque,
che si sovrappone a quello reale ap-
punto. Per giocare si è “costretti” a
uscire di casa, a esplorare, un po’
come il “superato” gioco del nascon-
dino. Più si cammina, più si ha la
possibilità di trovare e catturare Po-
kemon, più si riesce ad andare
avanti nel gioco. Inutile dire che
l’App sta avendo un successo plane-
tario inimmaginabile. Al suo lancio,
dopo aver tagliato il traguardo dei
100milioni di download suAndroid
nelle scorse settimane, l’applicazio-
ne ha generato introiti pari a 200
milioni di euro. E sono milioni or-
mai gli “scalmanati”che invadono
piazze, vie, intere autostrade in cer-
SIAMO SOLO
ALL’INIZIO, RESTATE
CONNESSI, DI CERTO
NE VEDREMO ANCORA
DELLE BELLE