Table of Contents Table of Contents
Previous Page  11 / 36 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 11 / 36 Next Page
Page Background

di malessere che avverte il lavora-

tore quando le richieste dell’orga-

nizzazione e dell’ambiente di lavo-

ro vanno oltre le capacità indivi-

duali per affrontare le suddette ri-

chieste.

Esiste anche uno stress che ha un

effetto “positivo” sul nostro orga-

nismo: questo ci consente di man-

tenere un buon livello di efficienza

rispetto agli stimoli esterni e crea

un’ottima soglia di attenzione verso

secuzione continuativa, messa in at-

to da una o più persone allo scopo

di arrecare danno al lavoratore fino

alla perdita del lavoro stesso.

Il processo di valutazione del ri-

schio inizia dall’identificazione del-

le fonti di stress nell’ambiente di la-

voro, con l’utilizzo di opportuni

mezzi di valutazione.

valutazione del rischio connesso al-

lo stress lavoro-correlato. Ricordia-

mo che la valutazione non deve mai

essere una misura individuale, ma

deve altresì rispecchiare una situa-

zione dei diversi comportamenti

aziendali e riportare situazioni di

disagio di gruppi omogenei di la-

voratori all’interno dell’azienda.

il lavoro da svolgere e rispetto al-

l’ambente circostante.

Una prolungata esposizione a fat-

tori di stress possono essere fonte

di rischio per la salute del lavora-

tore stesso, di tipo sia fisico sia psi-

cologico, sottraendo l’efficienza sul

lavoro (assenteismo, malattia, tra-

sferimenti).

Da non confondere lo stress lavoro-

correlato con il così detto “mob-

bing”, quest’ultimo inteso come per-

Tra le prime fonti di stress sono

stati riscontrati, orari particolar-

mente pesanti, forti carichi di lavo-

ro, turni, organizzazione inadegua-

ta rispetto alle proprie competenze

professionali e – in ultimo, ma non

per importanza – le mancanze in-

frastrutturali nei luoghi di lavoro

(spazi angusti, scarsa illuminazio-

ne, igiene mancante).

Al momento sono diverse le linee

guida che vengono seguite per la

Questa valutazione può anche es-

sere svolta con l’utilizzo di que-

stionari da sottoporre ad un

campione statisticamente valido

dei vari reparti di lavoratori

aziendali.

L’obiettivo prefissato è quello di

trovare le aree con più criticità o di-

sagi e quindi soggette a rischio e di

conseguenza concentrarsi per effet-

tuare eventuali correzioni con in-

terventi correttivi.

n

11

Sicurezza

Aprile

/

Maggio 2017

2017

di

Caterina Stramenga

Esecutivo Nazionale FABI Giovani

IL PROCESSO DI VALUTAZIONE

DEL RISCHIO INIZIA

DALL’IDENTIFICAZIONE DELLE

FONTI DI STRESS NELL’AMBIENTE

DI LAVORO, CON L’UTILIZZO

DI OPPORTUNI MEZZI

DI VALUTAZIONE