di
Wladimir Brotto
Esecutivo Nazionale FABI Giovani
ttualità
A
MODERNITÀ,
“SCHIAVISMO”
E BANCHE
7
R
ispetto al precariato sempre più dilagante nel
Paese, per il momento e, soprattutto, grazie al
ruolo esercitato dalla FABI e dagli altri sinda-
cati del settore, la situazione dei giovani nelle banche
appare molto più stabile.
Tuttavia, le prospettive professionali, come sappiamo,
sono determinate anche dalla solidità delle aziende in
cui si lavora. Pertanto, sembra ormai indispensabile
rimarcare alcune distinzioni tra gli Istituti di Credito.
Ci sono quelli che si stanno adoperando per cercare
un nuovo modello di banca e stanno investendo in
questa direzione e che frequentemente sono proprio
quelli che hanno bilanci discretamente in salute; poi
ci sono quelli in difficoltà. Questi ultimi, spesso, sono
quelli che non hanno pensato al futuro e sui quali la
Vigilanza europea è dovuta intervenire per ricondurre
alla normalità talune prassi, che potevano apparire
piuttosto disinvolte.
La modernità, o meglio la modernizzazione delle re-
lazioni e delle strutture, tutto ciò che si può identifi-
care con il nuovo modello di banca, rappresenta
un’opportunità per continuare ad essere protagonisti
nel futuro. È necessario acquisire nuove conoscenze
per potersi riconvertire nelle nuove strutture aziendali
che nasceranno. Diversamente, rischiamo che, alcune
delle nostre attuali professionalità di lavoratori ban-
cari, diventino inutili e magari – per qualche top ma-
nager – anche sacrificabili alla prima crisi aziendale.
Una modernizzazione professionale, che può rispar-
miarci le “schiavitù”, così tristemente diffuse in tanti
altri settori del mondo del lavoro.
Avere la conoscenza del nuovo che avanza può ren-
derci liberi da questo e i “lupi”, improvvisamente po-
trebbero trovarsi ad essere pecore.
La conoscenza, infatti, ci libera dalle grigie schiavitù
moderne e il futuro, ormai prossimo, non lascia spazi
d’attesa a chi s’attarda.
n