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Aprile

/

Maggio 2018

Enogastronomia

di

Simone Capuani

Esecutivo Nazionale FABI Giovani

N

ero, lucido e prezioso, il ca-

viale è conosciuto come “il

cibo degli zar” ed è tra i cibi

più costosi ed esclusivi del mondo.

La storia del caviale è intrinseca-

mente connessa con quella dello

storione ed inizia oltre 250 milioni

di anni fa con la comparsa degli

storioni sulla Terra. Lo storione si

trova solo nell’emisfero nord. Al-

cuni di loro passano la maggior

parte della vita in acque salmastre

o salate, ma come il salmone tor-

nano verso l’acqua dolce per de-

porre le uova. Tuttavia, lo storione

è in grado di deporre le uova in più

occasioni nel corso della sua vita,

che può superare i 100 anni. Il ca-

viale è un alimento che si ottiene

I primi registri scritti sul consumo

di caviale risalgono all’epoca di Ba-

tu Khan (nipote di Gengis Khan)

verso il 1240.

L’industria del caviale ebbe inizio

in Eurasia e attorno al Mediterra-

neo. L’uovo dello storione si salava

abbondantemente e si conservava

in barili di legno, consentendone

la conservazione per lunghi periodi

di tempo.

La qualità migliore è definita “ma-

lossol”, che in russo significa con

poco sale, ma richiede una conser-

vazione a temperatura compresa

tra i -3 e 0 °C. Il caviale leggermen-

te salato così come siamo abituati

a consumarlo oggigiorno non fu di-

sponibile fino a che non si svilup-

attraverso la lavorazione e la sala-

tura delle uova delle diverse specie

di storione.

Il termine caviale ha origini non

meglio definite. Secondo l'Oxford

English Dictionary, il termine

“ca-

viar”

deriva dall'italiano

caviale

o

caviaro

, a sua volta derivato dal

greco medievale

khaviari

. Il Mer-

riam Webster, che conferma l'ori-

gine italiana, ne afferma una più

antica provenienza dal termine

turco

havyar

. Secondo altri stu-

diosi, il termine deriverebbe dal

persiano

Khāg-āvar

letteralmente

“torta dell'energia” o “pezzo di

energia”, per l'uso medicinale ed

energizzante che ne facevano tali

popolazioni.

nogastronomia E

Il cibo degli Zar