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Enogastronomia

Aprile

/

Maggio 2018

27

di

Simone Capuani

Esecutivo Nazionale FABI Giovani

Dal 2006 è stato posto il bando

sulla pesca degli storioni selvatici

e attualmente tutto il caviale legale

proviene dall'acquacoltura. Infatti,

principalmente con lo scopo di

produrre il caviale, recentemente

si sta sviluppando in tutto il mon-

do la storionicoltura, attività spe-

cifica dell'acquacoltura che si de-

dica all'allevamento degli storioni,

anche in paesi nei quali questi non

sono mai stati presenti, quali

l'Uruguay, gli Emirati Arabi e il Ci-

le. L'Italia detiene alcuni primati

produttivi e a Calvisano, in provin-

cia di Brescia è presente il sito di

allevamento con la più alta produ-

zione mondiale di caviale, con oltre

24 tonnellate annue. L'allevamen-

to degli storioni fino alla matura-

zione femminile comporta un ciclo

produttivo estremamente lungo,

da 5 a 18 anni a seconda della spe-

cie allevata e, quindi, alti costi; tut-

tavia il caviale da storioni allevati

è già una realtà produttiva in alcu-

ni paesi fin dagli anni 1990 in poi

(Francia, Italia, USA). Sebbene

teoricamente tutto ciò dovrebbe

permettere di attenuare la pressio-

ne di pesca sulla popolazione na-

turale, il bracconaggio degli storio-

ni risulta di gran lunga più remu-

nerativo del loro allevamento e

non sembra che in questi anni la

pressione di pesca sia diminuita si-

gnificativamente.

sere accostato, in piatti freddi o

leggermente tiepidi, ad amidi dal

sapore leggero quali quelli delle

patate, del riso e della pasta: è ce-

lebre la preparazione di Gualtiero

Marchesi con gli spaghetti.

Si serve mantenendolo ben freddo

e, per questo scopo, si trovano con-

tenitori appositi fatti in modo che

la ciotola di servizio resti immersa

in un letto di ghiaccio tritato. Per

il contatto con il caviale vengono

usati utensili e contenitori in osso,

corno, madreperla, cristallo o ve-

tro, evitando materiali metallici

non rivestiti, l'unico utilizzabile è

l'oro, che possano alterare il sapore

e il colore del caviale; tradizional-

mente si accompagna con Cham-

QUELLO LEGALE PROVIENE

TUTTO DALL’ACQUACOLTURA.

L’ITALIA È IL MAGGIOR

PRODUTTORE MONDIALE

In Italia lo storione era abbondan-

te nel fiume Po e la sua cattura per

il consumo e la produzione di ca-

viale è ben documentata nel Rina-

scimento. La prima ricetta italiana

di cui abbiamo documentazione

certa è stata scritta da Bartolomeo

Sacchi, detto Il Platina, e inserita

nella sua opera

“De honesta volup-

tate et valetudine”

, pubblicata a

Venezia nel 1475, nella quale si rifà

a molte ricette di Maestro Martino

da Como. Successivamente, Cristo-

foro di Messisbugo nel suo libro di

ricette e resoconto di banchetti

della corte dei Duchi Alfonso I

d'Este ed Ercole II d'Este

“Libro

novo nel qual si insegna a far

d'ogni sorte di vivanda”

, nel 1564,

riporta una ricetta sull'estrazione

delle uova da ovari di storione e

sulla preparazione del caviale.

Il caviale si apprezza in purezza,

dato il pregio, il costo e il fine aro-

ma; cucinare con il caviale è scon-

sigliabile e non permette di gustar-

lo appieno. Eventualmente può es-

pagne o Vodka ben ghiacciata. Il

caviale andrebbe consumato il

giorno stesso nel quale il conteni-

tore viene aperto; se questo non

fosse possibile, si consiglia di rico-

prirlo con pellicola posta diretta-

mente sopra, in modo da evitare il

più possibile il contatto con l'aria e

di metterlo in frigo, immergendo il

contenitore nel ghiaccio.

Non si deve surgelare per non al-

terare la consistenza e l'integrità

dei grani.

n