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Editoriale
senta un prova tangibile del nostro concetto di soli-
darietà generazionale, che la FABI ha da sempre rite-
nuto uno dei pilastri della contrattazione collettiva.
Ma la digitalizzazione e le nuove tecnologie potrebbe-
ro essere utilizzate da alcuni gruppi bancari come pre-
testo per un ulteriore riduzione del numero degli ad-
detti del settore ed un conseguente contenimento del
ricambio generazionale. Per garantire un futuro alla
categoria e per mantenere i livelli occupazionali è ne-
cessario guardare oltre i confini,
internalizzando
nuo-
vi mestieri, un processo che dovrà passare esclusiva-
mente attraverso una specifica formazione ed un’alta
specializzazione.
senza voli iperuranei, ma con l’onestà intellettuale
che ci ha sempre contraddistinto. Solo così riuscire-
mo a non farci travolgere dalla bufera, provocata an-
cora una volta dalla miopia di taluni banchieri, uti-
lizzandone la veemenza per trarre spunti positivi.
Come recita un vecchio proverbio cinese: “Quando
soffia il vento del cambiamento, alcuni costruiscono
dei ripari ed altri costruiscono dei mulini a vento”.
n
IL SISTEMA BANCARIO
DEVE TORNARE A
RICOPRIRE QUEL RUOLO
SOCIALE CHE HANNO
AVUTO PER ANNI NEL
NOSTRO PAESE, AL
SERVIZIO SOPRATTUTTO
DELLE PICCOLE IMPRESE
E DELLE FAMIGLIE, CHE
RAPPRESENTANO L’ASSE
PORTANTE DEL TESSUTO
ECONOMICO ITALIANO
IL CAMBIAMENTO IN CORSO,
COSI COME LA TEMPESTA,
È FACILE DA PREVEDERE,
DIFFICILE DA GESTIRE
ED IMPOSSIBILE DA EVITARE
Il sistema bancario deve tornare a ricoprire quel ruolo
sociale che hanno avuto per anni nel nostro Paese, al
servizio soprattutto delle piccole imprese e delle fa-
miglie, che rappresentano l’asse portante del tessuto
economico italiano.
In questo momento storico così delicato, sembra come
se fossimo nell’occhio del ciclone, in attesa che qual-
cosa cambi drasticamente e per sempre.
L’occhio del ciclone come recita il dizionario è “una
regione di calma assoluta situata al centro della tem-
pesta mentre la velocità del vento intorno può supe-
rare i 300 Km/h”. Ovviamente, la tempesta è in mo-
vimento e, senza un’adeguata pianificazione, potrem-
mo trovarci ad affrontare impreparati le intemperie
della buriana. Il cambiamento in corso, così come la
tempesta, è facile da prevedere, difficile da gestire ed
impossibile da evitare.
Ma noi non ci faremo trovare impreparati: l’arduo
compito che ci spetta sarà quello di presidiare ogni
posizione nei gruppi bancari al fianco dei lavoratori,