di Giovanni Zavattari
Esecutivo Nazionale FABI Giovani
N
ell’estate 2003 usciva nelle sale
cinematografiche americane
un film dal titolo “The League
of Extraordinary Gentlemen” (
La Leg-
genda degli Uomini Straordinari
)
tratto dall’omonimo fumetto fantasti-
co – avventuroso, che ebbe un ottimo
riscontro al botteghino (175 milioni di
dollari di incassi a fronte di un budget
di 78), ma soprattutto noto ai cinefili
per essere l’ultima pellicola in cui re-
citò di Sean Connery.
Tutti gli anni, invece, l’estate negli uf-
fici bancari è ricordata spesso come
periodo di ferie, di mancanza di per-
sonale, di clienti in coda, di scadenze
fiscali, dove “Uomini e Donne Straor-
dinari” lavorano il doppio e anche di
più delle giornate normali.
Uomini Straordinari o Uomini che
fanno straordinari? Ma questi ultimi
sono stati autorizzati? Sono retribuiti
e vengono svolti in sicurezza? Spesso,
infatti, ci dimentichiamo che la mez-
z’oretta, l’ora o le ore che facciamo in
più perché il collega è in ferie o per le
croniche carenze di personale di alcu-
ni uffici, se non segnalate, mettono a
rischio il lavoratore stesso, ad esempio
per la mancata copertura assicurativa
in caso di infortunio o, peggio, al per-
petrarsi di un evento criminoso.
Non ultimo gli straordinari servono
anche alle organizzazioni sindacali co-
me elementi oggettivi per rivendicare
un’eventuale carenza d’organico in
una determinata unità produttiva.
Infine, viene lesa la dignità del lavo-
ratore: se questa “disponibilità” a fer-
marsi oltre l’orario di lavoro non è ri-
conosciuta, né fisicamente né econo-
micamente, vuol dire che il tempo che
togliamo alle nostre famiglie, alle no-
stre passioni, a ciò che ci attende al di
fuori del lavoro non vale nulla…
Siamo veramente convinti di questo?
Oltre alle norme di legge, ci sono an-
che richiami d’ordine morale, su cui
bisogna riflettere.
n
7
Attualità
Settembre
/
Ottobre 2018
ttualità ALa leggenda
DEGLI UOMINI
STRAORDINARI
“Il valore
primario del
lavoro è il bene
della persona
umana, perché
la realizza come
tale, con le sue
attitudini
e le sue capacità
intellettive,
creative
e manuali.
Da qui deriva
che il lavoro
non ha soltanto
una finalità
economica
e di profitto,
ma soprattutto
una finalità che
interessa l’uomo
e la sua dignità.
La dignità
dell’uomo
è collegata
al lavoro.
Papa Francesco,
discorso presso le Acciaierie
di Terni (20 marzo 2014)
e degli