16
derare che ogni diversità può e de-
ve dare il suo valore aggiunto alla
storia e all’evoluzione aziendale,
lasciando cadere tutti gli stereotipi
che spesso alimentano alcune con-
vinzioni culturali stratificate.
Oltre ad essere importanti da un
punto di vista etico, l’integrazione
e il rispetto delle diversità costitui-
scono punti di forza anche a livello
di
business
e di
Employer bran-
ding
, in quanto migliorano l’im-
magine dell’azienda non solo al
suo interno, ma anche all’esterno.
Inoltre, se trattati con riguardo,
contribuiscono all’innovazione e al
cambiamento, perché mettono in
evidenza punti di vista differenti e
nuove idee.
Secondo una delle ultime ricerche
di Top Employers Institute, le
aziende italiane con politiche di in-
clusione e percorsi di formazione
sono al primo posto in Europa. So-
no questi elementi che fotografano
un impegno sempre maggiore sul
tema da parte delle HR del nostro
paese. Altro elemento da non sot-
tovalutare è che le assunzioni di
personale con esperienze e back-
ground “svantaggiati” rientrano in
piani strutturati e definiti di
Diver-
sity Management
, ormai nella
maggioranza delle grandi aziende.
Le iniziative di inclusione sono
sempre più frequenti e alte sono al-
tresì le aspettative dei manager
aziendali che iniziano a porre in
primo piano programmi di forma-
zione rivolti alla sensibilizzazione
su queste tematiche. Il lavoro in-
trapreso, per quanto già molto in
fase avanzata, necessita, come tutti
i cambi di paradigma, di ulteriori
sviluppi.
Infatti, nonostante i significativi
cambiamenti sul tema della gestio-
ne della diversità, il principale fo-
cus rimane ancora sulla differenza
di genere. Le aziende concentrano
oggi molta parte delle loro politi-
che su tematiche che riguardano la
popolazione femminile. In partico-
lare, su due aspetti cruciali: elimi-
nare il
gender pay gap
e abbattere
i cosiddetti “muri” che ancora im-
pediscono alle donne l’avanzamen-
to di carriera.
La strada è quella giusta.
n
Lavori in corso