di
Simona Sacconi
Il suo primo romanzo,
“Branchie”
, si dice sia l’abbozzo della sua tesi in
Scienze Biologiche. Laurea che non conseguì mai. Niccolò Ammaniti,
classe 1966, è tra gli scrittori italiani più amati. Con il padre Massimo,
docente di Psicopatologia generale e dell'età evolutiva presso La Sa-
pienza di Roma, ha pubblicato
“Nel nome del figlio”
, un saggio sui pro-
blemi dell'adolescenza; nel 1996 la raccolta di racconti
“Fango”
e tre
anni dopo
“Ti prendo e ti porto via”
.
Con il suo romanzo successivo, “Io non ho paura”, uscito per Einaudi
Stile Libero nel 2001, ha vinto il Premio Viareggio. Proprio quest’ultimo
libro, insieme a
“Come Dio comanda”
(2006), vincitore del Premio
Strega, compone un ideale dittico sul rapporto padre-figlio.
Nel 2003 Gabriele Salvatores ha diretto
“Io non ho paura”
, scritto da
Niccolò Ammaniti e Francesca Marciano, che ha vinto tre Nastri d'ar-
gento e un David di Donatello.
Molto apprezzato anche all’estero, i libri di Ammaniti sono stati tradotti
in quarantotto lingue. Viva anche la sua collaborazione con riviste di
cinema, viaggi e libri: i suoi articoli si possono trovare su “Ciak”, “Pulp”,
“Tuttolibri”, La bestia”, “Micromega”, “Musica!” e “Amica”. Nel 1997
RadioRai ha trasmesso un suo radiodramma,
“Anche il sole fa schifo”
.
Mentre, insieme alla sorella, ha fatto un piccolo cammeo nel film
“Cre-
sceranno i carciofi a Mimongo”
, di Fulvio Ottaviano con Valerio Ma-
standrea e Daniele Liotti. Del 2015 il suo settimo romanzo,
“Anna”
.
21
Letteratura
Aprile
/
Maggio 2016
etteratura
L
BIOGRAFIA
ANNA
NICCOLÒ AMMANITI
2015, Einaudi editore
pp. 280, € 19,00