ttualità
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strada per dare vita al terzo Grup-
po bancario italiano, dopo Unicre-
dit e Intesa San Paolo, dall'altro le
organizzazioni sindacali, con la
FABI in testa, dovranno esprimersi
al meglio per cogliere tutte le op-
portunità che un'operazione di
questo tipo potrà fornire. Su tutte,
quella di favorire l'occupazione
giovanile, sottoscrivendo accordi
che ne possano garantire la cresci-
ta numerica e professionale. La tu-
tela dei livelli occupazionali e la
creazione di nuovi posti di lavoro
saranno, quindi, solo alcune delle
partite più delicate che il tavolo
sindacale dovrà affrontare. Ci sa-
ranno esuberi di personale da ge-
stire con sole uscite volontarie, so-
vrapposizioni da organizzare cor-
rettamente, riconversioni profes-
sionali da coordinare con un'ade-
guata formazione in aula e, non ul-
timo, l'impegno a migliorare il wel-
fare a beneficio delle lavoratrici e
dei lavoratori. Ci sta tutto questo
nell'ambito di una fusione tra ban-
che di tali dimensioni. Perciò, è im-
portante che la compagine sinda-
cale si dimostri unita nel persegui-
re obiettivi di cruciale importanza,
che di certo faranno scuola e da
precedente per le successive ope-
razioni straordinarie, sotto l'egida
della Banca Centrale Europea. Il
piano industriale del futuro Grup-
po Banco/BPM, presentato a Mi-
lano lo scorso 16 maggio, appare
molto chiaro su quei delicatissimi
temi poco sopra esposti, riguar-
danti appunto risorse umane e for-
mazione del personale. Si leggono
tante belle cose, che dalle slide do-
vranno, tuttavia, essere valorizzate
lizzazioni, infatti, è sempre in ag-
guato. Poiché ricorrere a esse po-
trebbe significare per la banca
snellire il personale e i relativi co-
sti. Insomma, i soliti risparmi di
breve periodo sin troppo diffusi nel
settore. Rafforzare il settore del
credito non significa soltanto su-
perare gli
stress test
, abbattere i
non performing loan
o avere un
patrimonio adeguato. Rafforzare il
settore del credito significa sì pun-
tare sul capitale, ma sul capitale
umano. La cui forza trainante è co-
stituita proprio da giovani sempre
più preparati, ma – a volte – poco
motivati a scommettere la propria
carriera nel settore del credito, che
negli ultimi anni si sta dimostran-
do poco attrattivo, a causa della
miopia di molte aziende per niente
inclini alla valorizzazione di chi è
fresco di studi, ma che può senza
dubbio garantire motivazione, im-
pegno, serietà, ambizione, energia
ed efficacia nel raggiungere gli
obiettivi.
n
e trasferite all'interno di specifici
accordi sindacali. Dall'introduzio-
ne di nuovi programmi di crescita
e ruoli professionali, a sistemi di
incentivazione adeguati, sino al-
l'inserimento di nuove giovani ri-
sorse, investimenti in programmi
di formazione e gestione efficace
del talento. Su tutto questo e non
solo dovrà vigilare la FABI e con
lei anche tutte le altre organizza-
zioni sindacali. Perché parlare
di riorganizzazioni, fusioni e aggre-
gazioni tra banche potrebbe anco-
ra una volta mettere in serio peri-
colo il cuore del CCNL: l'area con-
trattuale. Lo spettro delle esterna-
Attualità
LO SPETTRO DELLE
ESTERNALIZZAZIONI
È SEMPRE IN
AGGUATO. I SOLITI
RISPARMI DI BREVE
PERIODO SIN TROPPO
DIFFUSI NEL SETTORE