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Scala 40
Giugno
/
Luglio 2017
di Flavia Gamberale
LA PIATTAFORMA SVILUPPATA DA CUEBIQ RIESCE
AD AVERE ACCESSO AI DATI DI GEOLOCALIZZAZIONE
TRAMITE 180 APP CHE QUOTIDIANAMENTE GLI
AMERICANI SCARICANO SUI PROPRI SMARTPHONE
Un esempio? “Recentemente la
United Airlines ha avuto un grave
crisi reputazionale perché a bordo
di un loro aereo un uomo è stato vit-
tima di aggressione. Noi, attraverso
la nostra tecnologia, siamo in grado
di valutare che impatti ha avuto
questo episodio sull’azienda sem-
plicementemonitorando il flusso di
persone presenti nel suo terminal”.
La piattaforma sviluppata da Cue-
biq riesce ad avere accesso ai dati
di geolocalizzazione tramite 180
app che quotidianamente gli ame-
ricani scaricano sui propri smar-
tphone. “Ciò vuol dire che siamo in
grado di fare analisi su un campio-
ne rappresentativo di 61 milioni di
americani possessori di telefonino.
I dati ovviamente sono anonimi. A
noi interessa soltanto studiare i
trend”, precisa l’imprenditore.
In un mondo dove imperversa
l’ecommerce e le grandi società di
commercio online fanno a gara a
scipparsi il primato delle vendite
via Internet, il 34enne si è fidato
dei numeri e si è inventato il busi-
ness della location data intelligen-
ce, perché ad oggi sottolinea “ il
93% degli acquisti avviene ancora
nei negozi”.
Cuebiq, a differenza di beintoo,
nasce col passaporto americano. A
febbraio, dopo appena un anno di
vita, ha già conquistato finanzia-
menti per 3,5 milioni di dollari, in-
cassando la fiducia dei grandi fon-
di statunitensi. Adesso nel libro so-
ci della start up figurano, tra gli al-
tri, Tribeca Angels, alcuni investi-
tori di peso, come Richard belluz-
zo, ex Presidente di Microsoft pre-
sente anche nel board, e Michael
Della Penna, già vice presidente
della divisione Marketing Cloud
della Oracle, nonché Innogest,
quest’ultimo sostenitore della pri-
ma ora di Tomarchio.
Nel 2012 è stato proprio il fondo
italiano a puntare con un investi-
mento all’epoca record di 5 milioni
sulla prima creatura del 34enne si-
ciliano, beintoo.
Nelle giornate frenetiche di To-
marchio, scandite da un conferen-
ce call e l’altra, si susseguono riu-
nioni con il team di Cuebiq per de-
lineare i piani del prossimo futuro.
E l’orizzonte guarda a Est. “A fine
2018 vorremmo approdare in Asia.
I mercati più interessanti sono
quelli di Cina e Giappone”, rivela.
Le braccia di Cuebiq sono a New
York, nel grande edificio di 500me-
tri quadri dell’elegante Flatiron Di-
strict. Qui lavora la divisione com-
merciale e del marketing, mentre il
cervello è a Milano. Proprio negli
uffici di Porta romana gli sviluppa-
tori, gran parte dei quali reclutati
dal vivaio del Politecnico, hanno
messo a punto la piattaforma di lo-
cation intelligence. “In Italia abbia-
mo tra i migliori talenti al mondo”,
rivendica con una punta di orgoglio
patriottico l’imprenditore. Non a
caso Cuebiq prevede d’investire
quest’anno proprio nel nostro Pae-
se ben 2 milioni e mezzo di dollari
in ricerca e sviluppo. La start up og-
gi offre lavoro a 40 persone. Orga-
nico che è destinato ad ampliarsi
con nuove assunzioni già program-
mate. “Mi piacciono le aziende pic-
cole, flessibili, veloci dove si costrui-
sce”, dice questo siciliano cresciuto
con il mito dei fondatori di Google,
Larry Page e Sergej brin, e oggi af-
fascinato dalla versatilità di Elon
Musk. E chissà che dopo beintoo e
Cuebiq Tomarchio non coltivi il so-
gno di una nuova start up.
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