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Giugno
/
Luglio 2017
H
a suscitato molto scalpore tra gli addetti
ai lavori l’articolo di Massimo Gramellini,
apparso qualche mese fa sul Corriere del-
la Sera. Il noto editorialista torinese, in poche
righe, è riuscito a sintetizzare al meglio e con
estrema chiarezza uno scenario che da tempo
desta le preoccupazioni della FAbI: l’effetto delle
pressioni commerciali sullo stato di salute dei
lavoratori.
In sostanza, viene riportato uno studio condotto
dal Dipartimento di Medicina del Lavoro di Pisa,
secondo il quale su cento lavoratori ben venti
sono bancari; mentre un’altra ricerca della Sa-
pienza di Roma riferisce che l’ottantadue per
cento degli impiegati di banca soffre d’ansia e il
ventotto fa uso di psicofarmaci.
Sono dati allarmanti, che fanno riflettere sull’in-
voluzione abbattutasi come un ciclone sul mon-
do del credito e testimoniano quanto un mestie-
re, da sempre considerato ambito e sicuro, si sia
invece trasformato in qualcosa di angoscioso e
fonte di gravi preoccupazioni.
Con grande lucidità, viene riassunto un cano-
vaccio oggetto di accese discussioni nei consessi
deputati e intorno al quale il sindacato ha il do-
vere di tenere il faro sempre acceso e ben punta-
to. Riprendendo un passaggio chiave del sopra
Attualità
ttualità
A
BANCARIO
di
Ludovico Paganelli
Esecutivo Nazionale FABI Giovani
stressato