Aprile
/
Maggio 2018
a cura di
Alessandro Vanoncini
Esecutivo Nazionale FABI Giovani
e
Sergio Valvano
Dipartimento Nazionale Welfare FABI
Il bonus 80 euro, è un’agevolazione che prevede l’ero-
gazione di un contributo mensile accreditato diretta-
mente in busta paga, pari ad 80 euro ai lavoratori di-
pendenti che risultano in possesso di determinati re-
quisiti.
Nello specifico, se il reddito annuale lordo risulta in-
feriore a 24.600 euro, il bonus è pari a 80 euro (960
euro l'anno); per la fascia di reddito immediatamente
superiore, quella che va da 24.600 a 26.600 sono pre-
viste forme di
decalage
, ovvero, all’aumentare dello
stipendio annuo, il bonus previsto scende, fino a rag-
giungere lo zero per gli stipendi che oltrepassano la
soglia dei 26.600 euro.
La scelta di aderire ad un fondo per la previdenza
complementare, permette di dedurre dal reddito an-
nuo dichiarato una somma che può arrivare fino ai
5.164,57 euro annuo e, quindi, di ridurre il proprio
imponibile. Ciò significa che i contribuenti che si at-
testano intorno alla soglia di cui sopra, possono rien-
trare tra i beneficiari del bonus da 80 euro sfruttando
a pieno il beneficio fiscale previsto dalla normativa
solamente effettuando versamenti volontari al proprio
fondo pensione.
Invitiamo tutti gli iscritti a rivolgersi, per una valu-
tazione specifica in merito alla propria posizione, al
proprio rappresentante FABI per poter usufruire a
pieno dei vantaggi previsti dalla normativa ad oggi
in vigore.
n
do pensione di appartenenza (ordinari o aggiuntivi
fino al raggiungimento della soglia di € 5.164,57).
z
Vantaggi sul rendimento del capitale:
è noto
come il rendimento medio di un fondo pensione sia
stato ad oggi largamente superiore rispetto a quanto
previsto per chi, ad esempio, ha deciso di lasciare il
TFR in azienda.
z
Vantaggi legati alla possibilità
, se necessario,
di richiedere anticipazioni nei casi previsti
dalla legge
.
Ora vogliamo porre l’accento su un “vantaggio” pura-
mente economico, che potrebbe interessare i lettori
di My Generation.
Non tutti sanno che c’è la possibilità, portando in de-
duzione i contributi volontari ad un fondo pensioni-
stico complementare, di rientrare nella fascia dei be-
neficiari del cosiddetto bonus degli 80 euro.