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etteratura LA
prima vista, un testo autobiografico, non c’è dubbio. Fatto di ri-
cordi, paesaggi, volti, luoghi e vicende. Un viaggio nella vita, ap-
punto. Ma quello che colpisce, oltre una semplicità di esposizione
che fa quasi sembrare “normale” anche l’incontro meno scontato, è
quel senso di giustizia, di correttezza di una persona perbene che crede
ancora che l’onestà, anche intellettuale, non sia una banalità.
Un libro di “altri tempi”, forse. Proprio perché mette in luce le carenze
della società, così com’è oggi. Priva di scrupoli, votata al successo ad
ogni costo. Che ha perso quell’umanità che Tumbarello restituisce nei
suoi incontri “speciali”, quello con Madre Teresa di Calcutta, per esem-
pio. È nel senso del suo viaggio che si intuisce che quella che può sem-
brare una biografia, è in realtà una vocazione all’insegnamento. Alla
volontà di aprirci alla vita, perché sia, per tutti, il grande amore. “Il
traguardo di ognuno deve essere il godimento della vita”.
Anche i suoi “personaggi”, personalità di spicco che incontra nel corso
della storia, sono raccontati nelle loro caratteristiche umane, nel loro
profilo interiore.
È un libro rivolto ai giovani, perché loro hanno ancora la possibilità di
vivere appieno, di non bruciare le tappe, di non rincorrere falsi miti e,
soprattutto, di riprendersi il loro futuro. “Non è necessario rincorrere
il piacere a tutti i costi. La vita in se stessa ne contiene di sublimi e
molto più eccitanti”.
Letteratura
ROBERTO TUMBARELLO
VIAGGIO NELLA VITA
STORIA DI UN GRANDE AMORE