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Riscossione
Giugno
/
Luglio 2018
fondo perduto”. Il decreto ha stabilito che i versamenti
al Fondo (sia del lavoratore che del datore di lavoro)
andranno a costituire il montante contributivo indivi-
duale da trasformare in pensione aggiuntiva al tratta-
mento INPS.
In altri termini, i contributi già versati e quelli da ver-
sare formeranno una pensione integrativa di quella
che verrà percepita con le regole ordinarie; cosa non
da poco se si considera che gli assunti a partire dal 1°
gennaio 1996 andranno in pensione con il solo sistema
contributivo (per effetto della cd. legge Dini n.
335/1995) e, dunque, con un sistema che genererà un
futuro assegno pensionistico dall’importo del tutto in-
sufficiente a mantenere inalterato il tenore di vita as-
sunto durante l’attività lavorativa.
Ecco perché tale riforma rappresenta un’importante
vittoria sindacale per tutti i lavoratori e, soprattutto,
per quelli più giovani del settore riscossione, che si
vedono giustamente riconosciuta una pensione “ag-
giuntiva” in grado quantomeno di alleviare le riper-
cussioni negative del calcolo pensionistico basato sui
contributi versati.
Non resta, quindi, che attendere le istruzioni di detta-
glio che l’INPS dovrà, a breve, emanare.
n
di
Rosalia Acconcia
Esecutivo Nazionale FABI Giovani
DOPO ANNI DI DURA LOTTA
SINDACALE PORTATA AVANTI
DALLA FABI E DALLE ALTRE
ORGANIZZAZIONI SINDACALI,
SFOCIATA NEGLI SCIOPERI
NAZIONALI DI CATEGORIA È STATA
FORMALMENTE SANCITA
L’OPERATIVITÀ DEL FONDO
DI PREVIDENZA NAZIONALE
DEL SETTORE