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Editoriale
della clientela. Ma anche un futuro
all'insegna della flessibilità, in ter-
mini di orario e luogo di lavoro, uno
schema che si è rivelato vincente già
in altri Paesi europei.
Il settore del credito, che ha un’al-
tissima percentuale di sindacalizza-
zione, sarà coinvolto sicuramente
in questo processo e la FABI, in
tentativo di riduzione degli organi-
ci, prassi ormai consolidata da
qualche banchiere per ottenere mi-
seri risultati a breve termine.
Al contrario, la nostra proposta, in-
serita anche nella piattaforma ri-
vendicativa per il rinnovo del con-
tratto collettivo nazionale, è invece
quella di ridurre l’orario di lavoro
settimanale di 30 minuti: lavorare
meno per creare occupazione.
È necessario ridistribuire la ricchez-
za e pretendere che gli aumenti di
produttività si tramutino anche in
nuovi posti di lavoro, in una mag-
giore democrazia economica ed in
migliori tempi di conciliazione dei
tempi di vita e di lavoro.
Da inguaribili ottimisti speriamo
che, di ritorno dal nostro viaggio nel
futuro, si possa raccontare di un
settore in crescita, di un’area con-
trattuale forte che tuteli tutti e che
la ricchezza non finisca anccora nel-
le mani di pochi.
“Anche se il futuro sembra lontano,
in realtà comincia proprio adesso”
sosteneva un ragazzino di nome
Mattie Stepanek, quindi, nell’attesa
che una macchina del tempo venga
prodotta, continueremo quotidia-
namente a guadagnarci il futuro, si-
curi di rappresentare una categoria
che ha dimostrato negli anni coe-
sione ed unità d’intenti.
La FABI e le altre organizzazioni
sindacali dovranno essere l'anello
di congiunzione fra il presente ed il
futuro, sperando nel buon senso
delle controparti datoriali, senza il
quale saremo pronti a scendere
nuovamente in piazza per rivendi-
care i nostri diritti.
n
È NECESSARIO RIDISTRIBUIRE
LA RICCHEZZA E PRETENDERE CHE
GLI AUMENTI DI PRODUTTIVITÀ
SI TRAMUTINO ANCHE IN NUOVI POSTI
DI LAVORO, IN UNA MAGGIORE
DEMOCRAZIA ECONOMICA
ED IN MIGLIORI TEMPI DI CONCILIAZIONE
DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO
qualità di sindacato maggiormente
rappresentativo, avrà l'arduo com-
pito di negoziarne le ricadute sul
personale; nessuna decisione potrà
essere presa senza il coinvolgimen-
to di tutte le parti sociali.
Sicuramente non accetteremo alcu-
na operazione di macelleria sociale
e ci opporremo con forza ad ogni