23
Settembre
/
Ottobre 2019
Viaggi
non riesco a respirare quell’aria di
ribellione culturale che dovrebbe
emanare. Rimango così un po' de-
luso, e chiedo a dei simpatici na-
poletani che hanno aperto un
chiosco di ottimi calzoni fritti che
cosa rendeva tanto famoso questo
quartiere. Mi rispondono di tor-
narci di sera e così farò.
Effettivamente la sera già uscendo
dalla metropolitana sembra di es-
sere in un altro posto, in strada ora
troviamo moltissimi punk, coppie
etero e gay che vivono liberamente
la loro sessualità. Dai numerosi lo-
cali si sentono musiche punk, acid
e progressive alla ricerca di nuove
tendenze; vi segnalo il SO36 locale
che era tappa fissa di David Bowie
e di Iggy Pop nelle loro serate ber-
linesi. Numerosi sono i ragazzi che
suonano chitarre e bonghi lungo
le strade e presentandosi con una
buona birra non sarà difficile fare
amicizia.
Prima di lasciare Berlino, non si
può non visitare il memoriale per
gli Ebrei sterminati in Europa e ri-
cordare sempre di quale ferocia sia
capace l’uomo.
Ripartiamo convinti che sia la città
meno tedesca che ci sia, una città
in continuo fermento dove si è li-
beri di poter esprimere le proprie
idee. Possiamo anche dire “Berlino
non ti giudica”.
n
palazzoni tutti uguali e di strade im-
mensamente larghe. Visitando il
museo sul muro ed osservando i nu-
merosi murales che oggi lo colorano
possiamo in parte rivivere le soffe-
renze che negli anni della divisione
i berlinesi hanno aver provato.
Attraversando il fiume Spree ci ri-
troviamo a Kreuzberg, una volta
quartieri di confine ed oggi consi-
derato sede delle creatività e della
libertà a Berlino.
Ci addentriamo nelle sue vie, ma a
parte qualche edificio colorato con
i murales ed una miriade di etnie
diverse e relativi chioschi con cibo
da strada che ne rappresenta l’ori-
gine (turca, russa, italiana etc etc),