pazio aperto
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L’
attenzione per la prevenzio-
ne e la cura di malattie le-
gate alla psiche, hanno de-
terminato la nascita di nuove teo-
rie psicologiche e psicoterapeuti-
che. Una tra queste è la dramma-
terapia, la quale riveste carattere
di vera e propria disciplina psico-
terapeutica, a differenza della tea-
troterapia, che non lo è.
Infatti, mentre la teatroterapia rap-
presenta una cura morale che, nel
recitare un personaggio con passio-
ni o idee fisse opposte a quella del
malato, consentirebbe a quest’ulti-
mo di liberarsene, nella dramma-
terapia, invece, l’eccitazione artisti-
ca delle emozioni come pietà, ter-
rore, passione, etc, portate fino alle
estreme conseguenze, purifiche-
rebbero l’anima degli spettatori dai
loro conflitti interiori.
Già fin dall’antichità il filosofo Ari-
stotele aveva intuito l’effetto pecu-
liare che il dramma greco aveva su-
gli spettatori, liberandoli dalle con-
taminazioni e corruzioni della na-
tura umana.
Assistere al dramma greco, diceva
Aristotele, consentiva allo spetta-
tore un maggiore coinvolgimento,
ma anche una presa di distanza
che gli offriva più consapevolezza
e quindi una liberazione dalle pas-
sioni.
Le prime formulazioni di dramma-
terapia risalgono ai primi anni ‘60.
Tra i più importanti teorici di que-
sta psicoterapia è il Dott. Robert
Landy, direttore del dipartimento
di Drammaterapia della New York
University, il quale ha ripreso il
concetto di distanza tra l’attore e il
ruolo che interpreta.
Spazio aperto
La
DRAMMA
TERAPIA
L’improvvisazione e la
simulazione esplorano i propri
pensieri e le emozioni per cui certi
blocchi psicologici derivanti da
timidezze, paure, balbuzie
possono sparire