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Sport
Novembre
/
Dicembre 2020
di
Gianluca Capuano
Esecutivo Nazionale FABI Giovani
mento in poi il padel si diffuse in tutto il centro ed il
sud America, attecchendo in particolare in Argentina
e successivamente espatriando in Spagna, ad oggi le
uniche due nazioni che possono vantare vittorie nei
campionati Mondiali (tre titoli per gli iberici e ben
dieci per gli argentini). Il padel si gioca su un campo
di 20 metri per 10 circondato da muri (quasi sempre
trasparenti) di altezza variabile tra i 3 ed i 4 metri e
diviso come quello del tennis, ma privo dei corridoi
laterali, le palline sono quelle da tennis ma con meno
pressurizzazione, il punteggio è uguale al tennis, le
racchette sono più piccole e di legno traforato e la
particolarità è che questo sport si gioca pret-
tamente in quattro, due contro due. Il gio-
co è veloce e dinamico in quanto la pal-
lina resta quasi sempre in campo e
può essere giocata anche dopo che
questa abbia toccato uno dei muri
esterni; si ottiene punto quando la
palla rimbalza due volte nel campo
avversario o quando viene spedita
nella nostra metà del campo e tocca il
muro o esce al di sopra del muro prima
di rimbalzare per terra.
Il padel sta catturando ogni giorno di più nuo-
vi appassionati: basti pensare che negli ultimi
cinque anni la diffusione dei campi è cresciuta
dell’800% nel nostro Paese!
È un gioco divertente e alla portata di tutti, viene
giocato sia all’esterno sia indoor e imparare a giocare
è abbastanza semplice e di certo poco costoso. Non
richiede una gran preparazione di base, né fisica né
tecnica, e risulta essere un ottimo allenamento mo-
torio in quanto non comporta un eccessivo sforzo fi-
sico; il bello è che già dalla prima partita ti rendi
conto che è facile giocarci, quindi, risulta quasi im-
possibile non farsi coinvolgere e diventarne dipen-
dente.
n
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