Background Image
Table of Contents Table of Contents
Previous Page  27 / 34 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 27 / 34 Next Page
Page Background

di

Simone Capuani

Esecutivo Nazionale FABI Giovani

27

Enogastronomia

Aprile

/

Maggio 2015

gnare le prime volte da qualcuno

che conosca bene le erbe di campo

o, in alternativa, utilizzare qualche

manuale sul quale siano raffigurate

e ben descritte le varie specie spon-

tanee. Un altro consiglio è di non

raccogliere mai erbe, se non si ha

la certezza che siano veramente

commestibili, perché molte erbe

sono simili tra loro e ce ne sono di

tossiche, quindi, nel dubbio, meglio

evitare di raccoglierle. Altre buone

regole da seguire sono le seguenti:

non andare nei campi coltivati, così

da evitare possibili contaminazioni

con diserbanti e pesticidi usati in

agricoltura, meglio i terreni incolti

lontani dai luoghi abitati, fabbriche

o stabilimenti. Inoltre, non racco-

gliere erbe lungo i bordi delle stra-

de e non raccogliere mai specie

protette, in modo da evitare possi-

bili sanzioni. Un altro suggerimen-

to per chi ha voglia di avvicinarsi a

questo straordinario mondo per la

prima volta è quello di aspettare la

fioritura, così da imparare, grazie

all’aiuto dei fiori, a riconoscere le

varie piante.

Facciamo ora un breve viaggio tra

le varie erbe che si possono trovare

e raccogliere in questo periodo. La

prima che incontriamo è la cicoria

vera, che fiorisce in estate e viene

raccolta prima della fioritura e le

cui foglie si possono mangiare sia

crude sia cotte. Un’altra pianta, che

cresce un po’ dovunque ed è molto

conosciuta e facilmente riconosci-

bile al momento della fioritura per

il colore rosso intenso dei suoi fiori,

è il papavero, di cui si consumano

soprattutto le foglie cotte. Un’altra

specie,che merita di essere ricorda-

ta ed è facilmente riconoscibile per

i suoi grossi fiori di colore giallo, è

il tarassaco, di cui si raccolgono le

foglie, che hanno un alto contenuto

di ferro e vanno consumate cotte

magari mescolate assieme a cicorie

e papaveri. Ma la pianta che io pre-

ferisco e con la quale si possono fa-

re delle ottime frittate e dei preli-

batissimi risotti è la silene, che si

raccoglie in marzo-aprile e di cui si

consumano i germogli dal gusto

amarognolo. Altra pianta facilmen-

te riconoscibile è l’ortica, il cui sa-

pore ricorda un po’ quello degli spi-

naci, ottima per zuppe e minestre,

ma anche usata per frittate e ripieni

di ravioli. Una specie molto comu-

ne e altrettanto facilmente ricono-

scibile per i suoi fiori è la malva,

con le cui foglie cotte insieme con

altre erbe si preparano ottime zup-

pe. Ottima per le zuppe è anche la

carota selvatica, di cui si mangiano

sia la radice sia le foglie. Vi sono

inoltre molte altre erbe come la

piantaggine, la bardana, la borra-

gine, il finocchio selvatico, la mar-

gherita pratolina, l’acetosa, il dra-

goncello, la viola mammola, il ra-

peronzolo selvatico, ecc.

Se avete voglia di fare una passeg-

giata all’aria aperta in mezzo alla

natura potrete pian piano imparare

a riconoscerle e ad utilizzarle nel

migliore dei modi e, se poi questa

diverrà per voi una simpatica abi-

tudine, ricordate che non solo in

primavera si possono raccogliere

questi preziosi doni della natura,

ma anche in autunno, al termine

della fioritura, quando di molte

piante si possono consumare le

bacche, le radici oppure gustosissi-

mi tuberi, come avviene ad esem-

pio nel caso del biancospino, della

carota selvatica e dei topinambur.

Buona passeggiata ed una fruttuo-

sa raccolta. Godetevi le belle gior-

nate di sole all’aria aperta.