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Giovani, arte, lavoro

di Maria Chiara Wang

Esecutivo Nazionale FABI Giovani

iovani, arte, lavoro

G

24

L

o scatto dal titolo

Macramè

di Caterina Ot-

tomano è un doppio tributo alla Liguria e alla

sua gente, sia perché riporta alla memoria la

tradizione del merletto a nodi tipica di quelle terre,

sia per le origini arabe del termine che testimonia-

no l’importanza dei marinai per losviluppo e la

commistione delle culture. La scena è inondata di

luce. Si può quasi sentire il tepore del sole sulla

pelle, la leggera brezza dal profumo salmastro. Si

percepisce una quiete fuori dal tempo.

Il centro visivo della prospettiva è occupato dalle

mani che lavorano i fili con calma e sapienza. L’asse

della scena è evidenziato dalla linea tracciatadalle

luci della strada.

La sedia di design attualizza l’immagine, riportan-

dola al presente con un salto temporale.

Le linee si richiamano: il piede sinistro ed il brac-

cio destro alzati sono paralleli al piano inclinato;

la verticalità dello schienale e delle gambe della

sedia si ripete in quelle della donna e del telaio; 'le

curve della spalla e della testa della ricamatrice

trovano un’eco nella rotondità del cuscino su cui

poggia il macramè. L’artigianato è un patrimonio

da conservare e valorizzare, perché fondatore e de-

positario della nostra cultura. Gli antichi mestieri

oppongono la particolarità alla standardizzazione,

la manualità alla industrializzazione, l’unicità alla

molteplicità, la preziosità del lento scorrere del

tempo alla velocità della produzione a ciclo conti-

nuo, per questo godono di un fascino imperituro.

Impegniamoci, pertanto, a custodire e diffondere

questa importante eredità.

CATERINA

OTTOMANO

MACRAMÈ

ERRATA CORRIGE

Nell’articolo Stefano Bolcato:

“Le faremo sapere”

(My Generation n° 1/2015)

mancava l’ultimo capoverso: «Bolcato nelle sue opere utilizza colori intensi, forme geometriche

ben definite, precise, nette. Imperano un ordine ed un rigore quasi militare, una certa rigidità delle

linee e dei caratteri. L’istante viene fissato come in uno scatto fotografico. L’artista ha un approccio

energico e risoluto ed il quadro diventa una dichiarazione chiara e lapidaria».