di
Simona Sacconi
Scrittore e saggista tra i più amati al mondo, con un passato in radio e
come autore di libri per bambini. Classe 1954, nazionalità israeliana,
David Grossman ha uno stile semplice, ma avvincente, che gli permette
di affrontare problematiche contemporanee ed esprime grandi valori
con grande fluidità. Era giovanissimo, appena 9 anni, quando iniziò a
lavorare in radio. Dal ’70 all’84 conduce una trasmissione radiofonica
mentre studiava filosofia e coltivava la passione per il teatro all’Uni-
versità ebraica di Gerusalemme.
Il primo romanzo, pluripremiato, è del 1983:
“Il sorriso dell’agnello”
.
Ma è
“Il vento giallo”
, del 1987 uno dei libri più intensi scritti dall’au-
tore: un reportage sulla situazione in Cisgiordania. Come toccante è
“Vedi alla voce: amore"
, dove spiega la “Shoah”, usando la formula
della narrazione da padre a figlio. E poi ci sono
“Il libro della gram-
matica interiore”
(1999),
“Che tu sia per me il coltello”
(2000),
“L'uomo
che corre”
(2002),
“Qualcuno con cui correre”
(2002),
“Col corpo ca-
pisco”
(2005),
“A un cerbiatto somiglia il mio nome”
(2008),
“L'ab-
braccio”
(2010),
“Il duello”
(2011),
“La lingua speciale di Uri”
(2011),
“Il sorriso dell'agnello”
(2011). E poi,
“Caduto fuori dal tempo”
(2012),
che prende ispirazione dalla morte del figlio Uri, il secondogenito di
Grossman, che era di leva nell’esercito israeliano e ucciso durante la
guerra lampo contro Hezbollah in Libia nel 2006.
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Letteratura
Settembre
/
Ottobre 2015
etteratura
L
BIOGRAFIA
APPLAUSI A SCENA VUOTA
DAVID GROSSMAN
2014, Mondadori
pp. 176, € 15,72