Marketing
15
Settembre
/
Ottobre 2015
di Nettuno
arketing
M
FELICITÀALLAVORO
CERCASI
DISPERATAMENTE
S
e oggi vi si chiedesse una co-
sa del genere - “nel tuo lavo-
ro quotidiano preferiresti
guadagnare di più o poter essere
più felice e appagato?” – sono si-
curo che anche la più avida delle
persone si troverebbe in seria dif-
ficoltà. È la questione più annosa
degli ultimi anni e sempre attuale.
Come vogliamo vivere la nostra
quotidianità lavorativa? Stressati
e alla ricerca di un portafoglio
sempre più gonfio, o appagati e se-
reni, gratificati nel vero senso della
parola? E le due situazioni posso-
no coesistere? Immagino che molti
di noi si racconterebbero tante bel-
le verità. Ma è anche vero che spes-
so alle nostre teorie non corrispon-
dono quasi mai comportamenti
speculari. E allora diventa anche e
soprattutto una questione in capo
alle aziende in cui lavoriamo. Se lo
stress, infatti, è una dose che ine-
vitabilmente dobbiamo assumere
nella quotidianità del nostro lavo-
ro, quasi fosse un farmaco, questo
deve però essere dosato oculata-
mente. Se vuol dire sfida e com-
plessità, ben venga; se vuol dire
paura, controllo, tensione artificio-
samente creata, siamo agli antipo-
di di una gestione corretta delle ri-
sorse umane.
Ma quanti e quali modi hanno le
imprese per rendere felici i propri
dipendenti? Bastano davvero me-
re gratificazioni economiche o ser-
È SEMPRE PIÙ RICERCATA E SEMPRE PIÙ
DIFFICILE DA RAGGIUNGERE: LA FELICITÀ
SUL POSTO DI LAVORO SEMBRA ESSERE UNA
CHIMERA, COMPLICE UN ATTEGGIAMENTO
MANAGERIALE ANCORA MIOPE. SE LE AZIENDE
SI INDUSTRIANO OGGI ATTRAVERSO LO
SVILUPPO DI OPPORTUNITÀ DI WELFARE
AZIENDALE, TANTO ANCORA C’È DA FARE PER
IL BENESSERE DEI PROPRI DIPENDENTI. CHE
SPESSO VA RICERCATO NELLE RELAZIONI
CON I PROPRI COLLEGHI E RESPONSABILI