a cura di
Giovanni Corsaro
Esecutivo Nazionale FABI Giovani
ANDIAMO A QUEL PAESE
“Se non ci fosse da ridere non ci re-
sterebbe che piangere”. Ridere per
non piangere, quindi. Ridere, ma
allo stesso tempo riflettere, sulla
nostra società, sulla situazione so-
cio-politica, sulle cause che ci han-
no portato fino a qui e sulle pro-
spettive che ci riserva il futuro. Ri-
so amaro, obietterà qualcuno, ma
se guardiamo alla storia, nei perio-
di più bui il comico ha avuto sem-
pre la funzione “sociale” di accen-
dere una luce donando un sorriso.
Le pellicole di cui tratteremo rie-
scono perfettamente nell'intento:
regalano sorrisi e offrono più di
uno spunto di seria riflessione sul-
le nostre attuali miserie. La prima
“
Andiamo a quel Paese”
(90 min.
ITA 2014), diretta ed interpretata
dal duo comico Ficarra e Picone, ci
trasporta in un paesino del profon-
do entroterra siciliano dove una
coppia di amici (disoccupati, nean-
che a dirlo…) trova il “petrolio”.
Ovviamente in senso figurato: non
si tratta infatti del classico oro ne-
ro, ma – considerata l'età media
degli abitanti del paese – il vero
patrimonio sono le pensioni che
l'INPS generosamente eroga men-
silmente. E su queste metteranno
avidamente gli occhi. Le cose ov-
viamente si complicheranno, ma il
lieto fine sarà immancabile. Il film
svolge il proprio compito in manie-
ra onesta, a tratti sembra di stare a
teatro a guardare una commedia di
De Filippo. Oltre ai due protagoni-
sti è interessante la presenza di Ni-
no Frassica nel ruolo del barbiere
del paese e di Francesco Paolanto-
ni in quello del brigadiere dei ca-
rabinieri. Da segnalare un cammeo
di Lello Analfino, cantante dei Tin-
turia, che ci regala una chicca: la
canzone “Cocciu d'Amuri” che, non
a caso, si è guadagnata una nomi-
Cinema
inema
C
FILM
DA
NON
PERDERE
nation ai nastri d'argento come mi-
gliore canzone originale. La pelli-
cola si è aggiudicata il premio Ci-
neCiak d'oro 2015 come migliore
commedia italiana.
LA GENTE CHE STA BENE
Con la seconda proposta ci trasfe-
riamo decisamente più a nord, in
una Milano caotica, frenetica, ma
sempre affascinante. In
“La gente
che sta bene”
(105 min. ITA 2014)
di Francesco Patierno, Claudio Bi-
sio è l'avvocato Umberto Dorloni,
è un professionista molto sicuro di
sé, che pensa di affrontare la crisi
rilanciando e puntando sempre più
in alto, ma dovrà fare i conti con la
realtà e con la propria coscienza.
Nel cast troviamo anche Diego
Abatantuono, nel ruolo dello spre-
giudicato avvocato Patrizio Azzesi,
e Margherita Buy. In questo caso
si tratta di una commedia un po'
più “noir”, nella quale il regista rie-
sce bene a tratteggiare anche la
psicologia dei personaggi, con le
loro fragilità, le loro paure e manie.
Ottima prova di recitazione per
Claudio Bisio, che ci ha ormai abi-
tuato a farsi apprezzare anche in
ruoli un po' più drammatici.
Nel complesso riteniamo si tratti di
due buone produzioni italiane, che
meritano di essere viste per avere
un punto di vista differente sulla
crisi che ormai da troppo tempo at-
tanaglia il nostro Paese. Tecnica-
mente i prodotti sono ben confe-
zionati e di ottimo livello. Si posso-
no trovare nei circuiti home video,
ne raccomandiamo la visione.
21
Settembre
/
Ottobre 2015