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Viaggi
qui che al tramonto si riversano centinaia di giovani a
fare footing.
Sulla spiaggia, invece, al mattino presto, può capitare
d’incontrare dei giganti che si allenano. Con ogni pro-
babilità sono lottatori professionisti. La lotta è popo-
larissima in Senegal, più del calcio. Considerarla solo
uno sport sarebbe riduttivo. Essa combina, infatti, ele-
menti tradizionali, rituali e coreografici in un intreccio
sorprendente. Il match vero e proprio è sempre pre-
ceduto da una lunga preparazione a base di balli, riti
propiziatori e performance dei
griot, i cantastorie
africani. I lottatori, pieni di gris gris
(amuleti), scor-
tati dai consiglieri spirituali e spesso dalle mamme,
indossano durante i loro incontri solo dei mutandoni
bianchi. L’assistere ad uno di questi incontri, se la sfi-
da è importante, riunisce tutto il jet-set senegalese.
La Medina ospita la Grande Moschea ed è un susse-
guirsi di negozi cinesi (sono arrivati anche qui!). È il
quartiere natio di Youssou N’Dour e qui si trova anche
tutto il culturalmente visitabile di Dakar: costruzioni
coloniali, come la vecchia stazione ferroviaria; il Mu-
seo Ifan (Institut Fondamental d’Afrique Noire) che,
nelle sue sale polverose, offre al visitatore una rico-
struzione a grandezza naturale di riti tradizionale e
celebrazioni animiste; la Galerie Nationale; il Teatro
Daniel Sorano, inaugurato nel 1966, in occasione della
prima edizione (poi rimasta l’unica) del Festival Mon-
dial des Arts Nègres. E al Plateau si trova anche il Me-
tissacana, il primo Internet cafè dell’Africa occiden-
tale, con ristorante e boutique annessa. A crearlo è
stata la stilista Oumou Sy, altra icona nazionale che
deve la sua fama alle rivisitazioni creative ed estrose
degli abiti tradizionali. Non ha mai voluto lasciare il
Senegal e la leggenda narra che non abbia mai impa-
rato a leggere e scrivere. Attraverso il mercato di San-
daga, il più famoso del paese, si raggiunge la Corniche
Ouest, il nuovo lungomare cittadino che ha il suo pun-
to culminante nell’avveniristica Porte Millènaire. È