di
Alessio Maniscalco
RSA FABI Bologna
5
Settembre
/
Ottobre 2015
N
on solo
jobs act
: si prosegue, infatti, sulla stra-
da delle riforme.
Noi ci siamo. E spero che sta-
volta i sindacati accettino la sfida: una buona
legge sulla rappresentanza potrebbe aiutarli a vin-
cere la crisi che sta fortemente minando la rappre-
sentatività delle organizzazioni.Oggi anche nel sin-
dacato c’è troppa burocrazia. E girano più tessere
che idee
. Così Matteo Renzi ha scritto di recente sul
quotidiano
l’Unità
, rispondendo a un lettore che invi-
tava il Governo a varare al più presto una buona legge
sulla rappresentanza sindacale. Le intenzioni del pre-
mier non si fermano qui: l’idea di un cambiamento
non si rivolge difatti solo alla rappresentanza sinda-
cale, ma anche alle regole in materia di contrattazione
e sciopero. Al contrario, il modello di un sindacato
unico che Renzi auspicava lo scorso maggio, ovvero
un’unica organizzazione delegata a trattare sul mo-
dello di quello tedesco (IgMetall) e americano (Uaw),
sembra essere stato scartato, nonostante siano già
all’opera nel nostro Paese tentativi di sdoganare la
formazione di un unico polo sindacale (il caso Fiat è
un esempio). Una tale ipotesi è, difatti, esclusa dal
Presidente della Commissione lavoro Cesare Damia-
no, favorevole al pluralismo sindacale, e dal Senatore
e giuslavorista Pietro Ichino, che la ritiene
poco adat-
ta alla situazione italiana
.
Per quanto concerne il tema della rappresentanza sin-
dacale, il metro da seguire sarà quello della soglia, con
Attualità
ttualità
A
SINDACATO
ERIFORMADELLA
RAPPRESENTANZA