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ttualità

A

6

Attualità

uno sbarramento che si attesterà verosimilmente al 5%del-

la forza lavoro o più probabilmente dei delegati eletti. L’ipo-

tesi di una soglia si estende anche alla contrattazione: la

firma di un accordo richiederà l’approvazione del 50% più

uno dei lavoratori o dei delegati sindacali. Ancora: si valuta

anche l’ipotesi di superare il contratto nazionale a favore di

quello aziendale, spostando la contrat-

tazione in materia di salari diret-

tamente all’interno delle aziende.

Si dovrebbe arrivare

, afferma

Pietro Ichino,

a un sistema in cui

il contratto aziendale può sosti-

tuire completamente il con-

tratto nazionale, come in

Germania

. C’è chi prefigura

un ritorno alle vecchie gab-

bie salariali, ritenute discri-

minatorie e comunque ini-

que. C’è chi, invece, ritiene

legittimo parametrare la re-

tribuzione in base al costo

della vita delle diverse regioni

e zone.

Del resto

, ribadisce Ichino,

avere una

busta paga da 800 euro a Reggio Calabria si-

gnifica vivere abbastanza bene mentre con quei sol-

di a Milano si fa la fame. Oggi non si tratta di ripristinare

le vecchie gabbie ma, al contrario, di liberare la contrat-

tazione aziendale dalla gabbia del contratto nazionale

.

Inoltre, Palazzo Chigi potrebbe disciplinare la materia in

assenza di un accordo delle parti sociali:

è auspicabile che

le parti sociali trovino l’accordo tra di loro. Certo, se que-

sto non accadrà, diventerà inevitabile un intervento ex

cathedra,

sostiene il sottosegretario all’Economia Pier-

paolo Baretta su

la Repubblica

. Le barriere non si esauri-

scono qui: Cesare Damiano ritiene

immaginabile che si

possa stabilire una soglia di approvazione tra il 30 e il

40 per cento dei lavoratori coinvolti

per il diritto di scio-

pero. Un’ulteriore soglia di sbarramento, dunque, rivolta

ai lavoratori dei servizi pubblici, ad esempio nel settore

dei trasporti, con l’esclusione delle aziende private sprov-

viste di un ruolo nei pubblici servizi, che vincolerà il diritto

di sciopero a un

referendum

.

Dopo un’estate cocente, le ultime ipotesi di riforma ci la-

sciano presagire un autunno molto caldo.

n

COME CI SI REGOLA

NEL SETTORE

DEL CREDITO

Ricordiamo a tutti che, nel nostro set-

tore, ci sono già stati diversi accordi per

regolamentare la rappresentanza.

Ad esempio:

z

Con l’accordo 24 ottobre

2011, le organizzazioni sin-

dacali si sono impegnate

al rispetto, ad ogni livel-

lo, del CCNL,

“qualora

il relativo accordo di

rinnovo sia sottoscritto

da organizzazioni sinda-

cali che rappresentano il

55% dei lavoratori iscritti,

destinatari del CCNL mede-

simo”

;

z

La rappresentatività di ciascuna organiz-

zazione sindacale ha già una forma chiara

di CERTIFICAZIONE. Infatti, in relazione

all’accordo 7 luglio 2010,

“il numero dei

lavoratori da considerarsi iscritti a cia-

scuna delle organizzazioni destinatarie

del presente accordo si determina sulla

base del numero complessivo delle dele-

ghe per l’esazione dei contributi sindacali

che risultino rilasciate, presso le singole

imprese, in favore dell’organizzazione

medesima”

;

z

Sempre nell’accordo 24 ottobre 2011, le or-

ganizzazioni sindacali firmatarie dell’ac-

cordo

“dichiarano che intendono sotto-

porre ad un percorso di assemblee dei la-

voratori, chiamate ad esprimersi con voto

certificato, le ipotesi di piattaforma e l’ac-

cordo per il rinnovo del ccnl”

.